fratelli di rai - vignetta by macondo giorgia meloni carlo fuortes bruno vespa pino insegno monica setta

“ER GRUPPO JEDI SE’ RIPOSIZIONA. CREDIMI, STANNO A M’PAZZI” – NUOVA PUNTATA DELLE “CONFESSIONI” DEL PRESUNTO GIORNALISTA “TALPA” DI “FRATELLI D’ITALIA” AL “FOGLIO”: “A GGIORGIA, DE FAZIO, UN GLIE’ FREGAVA NULLA. SARVINI, INVECE, UN TE STO ‘A DÌ. ER SOGNO SE CHIAMA NICOLA PORRO. MA TIENI D’OCCHIO BONOLIS” – “GIUSEPPE CONTE È IL VERO PROTAGONISTA. L’OFFERTA È QUESTA: CARBONI + SIMONA SALA, DIRETTRICE DI RADIO 2 + PROGRAMMA A LUISELLA COSTAMAGNA. MA MO’, BASTA. ATTACCATE!”

Estratto dell’articolo di Carmelo Caruso per “il Foglio”

ROBERTO SERGIO

 

Fabio Fazio via dalla Rai, Roberto Sergio nuovo ad della Rai. E’ il primo giorno di Rai Melonissima. Il cda ha votato a favore di Sergio (anche la presidente Rai, Marinella Soldi) e Sergio si è “votato” a Giampaolo Rossi, il signor Rai di Meloni (nominato ieri dg).

 

Siamo rigorosamente a Viale Mazzini per raccontare il lungo viaggio dal fazismo all’antifazismo e lo facciamo ancora con Talpa d’Italia, il giornalista Rai, patriota di FdI: “[...]A Ggiorgia, de Fazio, un glie’ fregava nulla. Sarvini, invece, un te sto ‘a dì. Ora er sogno se chiama Nicola Porro su Rai 2. Ma tieni d’occhio Paolo Bonolis”.

 

[...] La Talpa d’Italia ci racconta il retroscena che ha portato alla fuga di Fazio, il lingotto di Rai 3, il campione di ascolti. “Er Fazio, [...] da dicembre chiedeva all’ex ad Rai, Fuortes, de firmà er rinnovo. Er lenza, Fuortes, per ingraziarsi Salvin, faceva l’obiezzzione de coscienza. Non firmava. Fazio voleva tre anni di contratto. Fuortes non rispondeva. Faceva lo gnorri. Ecco che Fazio, già a gennaio, se mette a tratta’ e prepara l’evacuazione su Nove. Voleva la stabbilità. Me pare giusto”.

 

SALVINI MELONI IRONIA SU FAZIO

Sergio, il generale Patton della Rai, l’ad anglomeloniano, è ferito da questa uscita di Fazio e non può godere appieno del momento magico, e lampadato, che la sorte, e Meloni, gli hanno regalato. Pochi lo sanno ma Sergio, quando lavorava a Lottomatica (quando distribuiva biglietti gratuiti e costruiva la Sergioragnatela) aveva chiamato Fazio come testimonial.

 

Lo strappo Rai-Fazio si è consumato prima del suo insediamento. Sergio-Patton cosa poteva offrire a Fazio? Poteva offrire un anno di contratto. […] Che esordio gramo. Fazio, dice er talpa, “pijava circa 3.3 milioni di euro a biennio e la puntata costava 450 k (in gergo 450 mila euro)”. Replichiamo alla Talpa che erano tutti meritati e che Fazio generava incassi record e che, col cavolo, Rai 3 farà quegli ascolti.

roberto sergio giampaolo rossi

 

[…] Talpa risponde che “er Fazio, se sentiva er Macron della Rai. […] per accontentarlo, a Milano, sono stati sfonnati due studi. ‘O studio de Fazio come quello de Fellini, ‘o studio 5 de Cinecittà. E poi devi sapere pure che Fazio non dava la scaletta a nessuno. Si sentiva Re Sole. […]”. La fuga di Fazio […] ha in realtà fatto irritare Ggiorgia perché “er bambinone de Sarvini ha twittato ‘belli ciao’. E nun molla, nun molla. Vuole Giletti in Rai”.

 

Giletti è un problema serissimo per Meloni e “Gp” (Giampaolorossi). L’eventuale passaggio di Giletti, in Rai, ferirebbe Silvio Berlusconi, ma anche Marcello Dell’Utri. […] Sarebbe un’ignominia. Ma Salvini è troppo euforico. Angela Mariella, quota Lega, a Rai Sport è quasi fatta. Da domenica sera, Salvini ascolta “Voglio vederti danzare” di Franco Battiato e gira tondo-tondo come Nanni Moretti, il campione del Sol dell’avvenire (a proposito, sabato, al cinema Barberini di Roma, a vedere il film di Moretti, c’era un commosso Italo Bocchino).

 

luca barbareschi

In Rai, dopo la “dismissione” di Fazio, la sinistra morettiana ha cambiato linea. Su Rai 3, Lucia Annunziata ha intervistato Luciano Violante, grande amico de Ggiorgia. Hanno parlato di riforme condivise. Annunziata resterà sulla tolda di Rai 3 insieme a “Report” e “Cartabianca”. Secondo la Talpa ci sono segnali chiarissimi: “Er gruppo Jedi, di cui Annunziata è punta, se’ riposiziona. Credimi, stanno a m’pazzi’ ”.

 

La Talpa fa riferimento ai due pezzi di Repubblica su Jeanmarc Chiocci, Gian Marco Chiocci, direttore dell’AdnKronos, ma futuro direttore del Tg1 e loro beniamino. “Innanzitutto, er direttore Jeanmarc se veste come Ezio Mauro. Secondo, sai perché lo puntano? Perché ai cronisti di giudiziaria, de er Jedi, je dava er buco, er buco. E te dico de più. Anche Jeanmarc parla con er Papa Francesco come faceva l’invitto Eugenio Scalfari. Ce semo’ presi pure er Vaticano”.

 

marinella soldi carlo fuortes roberto sergio

La Talpa, che continua ad avercela con er Jedi, dice che er Jedi ha la faccia come Barbareschi. “A ipocritiiiii! Prima fanno l’intervista a Luca Barbareschi, quella sporcacciona, e ce montano ‘a polemica. Poi, scrivono che Ggiorgia vuole Barbareschi in Rai. Ma ‘o sai che Barbareschi è amico de Bob Molinari, er direttore de Repubblica-Jedi? Io ormai, su quel giornale, leggo solo Matteo Pucciarelli, compagno vero, e la posta de Francesco Merlo, er temibile, che infatti hanno messo in gabbia. Se spaventano pure loro de er Merlo Jedi. A pavidiii”.

 

[…]   “Giuseppe Conte è il vero protagonista di questo passaggio storico. Sta facendo cose turche”. Sergio-Patton e Rossi “Gp” devono in pratica fare i conti con la presidente Soldi (il suo voto è stato ieri decisivo, ma si parla di “Soldi exit”) e inoltre devono occuparsi del governo gialloverde che rivive in Rai.

 

GIORGIA MELONI LUCIA ANNUNZIATA

Salvini chiede infatti Giletti. Conte chiede invece per Giuseppe Carboni, […] ex direttore del Tg1, la direzione di Rai News, perché non gli basta Rai Parlamento. L’offerta a Conte è questa: “Carboni + Simona Sala, direttrice di Radio 2 + programma a Luisella Costamagna. Ma mo’, basta. Attaccate!”.

 

Conte non si accontenta e ha pure puntato il Tg3 di Rai Orfeo, […] tanto che per Talpa, Mario Orfeo, ora diventa “Er Russellcrowe de’ Viale Mazzini, Er gladiatore”. FdI vorrebbe trattare con il Pd ma l’incaricato Rai di Elly Schlein è Ciccio Boccia che, ovviamente, tratta prima per la moglie Nunzia De Girolamo, conduttrice Rai.

MELONI CONTE

 

[…] Pietro Castellitto è […] l’attore più amato da tutta FdI, partito che vedrebbe bene lo sbarco in Rai di Capezzone, Telese e Antonello Piroso, tre esempi “de libbertà intellettuale” conferma Talpa, che scopriamo essere fan della grandissima Giuni Russo. Quando i patrioti non lo vedono canta a squarciagola la canzone “Alghero” e la rimodula così: “Ggiorgia, Ggiorgia, non lo deve sapere/ non lo deve sapere/ che: voglio andare ad Alghero in compagnia di uno straniero”.

giuseppe carboniNUNZIA DE GIROLAMO FRANCESCO BOCCIA FRATELLI DI RAI - VIGNETTA BY MACONDO fabio fazio 1

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)