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“SIAMO DELUSI DALL'ITALIA” – A BRUXELLES HANNO INTENZIONE DI TORNARE ALL'ASSALTO DI GIORGETTI, LUNEDÌ, ALLA RIUNIONE DELL'EUROGRUPPO: "SENTIREMO LA SUA SPIEGAZIONE E INTERPRETAZIONE. RISPETTIAMO LA DECISIONE DEL PARLAMENTO, MA AVREMMO SPERATO IN UN RISULTATO DIVERSO" - UN ALTO FUNZIONARIO UE STRONCA L’IPOTESI DI PROCEDERE CON IL FONDO SALVA STATI SENZA LA PARTE NON RATIFICATA DALL’ITALIA: "MES RIFORMATO? È IMPENSABILE ANDARE AVANTI” – IN PISTA C’È SEMPRE LA VENDETTA IMMAGINATA DA MACRON: SBATTERE L’ITALIA DIRETTAMENTE FUORI DAL MES…

1. FONTI UE, 'IMPENSABILE MES RIFORMATO AVANTI SENZA ITALIA'

giorgia meloni contro il mes

(ANSA) - 'È del tutto impensabile' avere un Mes che per la parte della riforma non approvata dall'Italia venga attuato dagli altri 19 Paesi aderenti. Lo ha detto un alto funzionario Ue in vista della riunione lunedì dell'Eurogruppo che affronterà anche la mancata ratifica del Mes in Italia.

 

Ci sono 'difficoltà ad andare avanti con un club più piccolo', ha spiegato: 'Il fondo unico di risoluzione copre l'intera unione bancaria ed è del tutto impensabile che il sostegno venga fornito da un sottoinsieme più piccolo di Paesi, quindi non penso che sarà in cima all'elenco delle opzioni, ma lasciatemi non fare ulteriori speculazioni'.

 

MES: FONTI UE, 'DELUSI DA MANCATA RATIFICA, SENTIREMO SPIEGAZIONE GIORGETTI'**
(Adnkronos)
- La mancata ratifica del trattato che riforma il Mes sarà all'ordine del giorno della riunione dell'Eurogruppo di lunedì prossimo a Bruxelles, tra le varie ed eventuali. "Sentiremo dal ministro Giancarlo Giorgetti - ha spiegato un alto funzionario Ue - la sua spiegazione e interpretazione della situazione, dopo il voto negativo da parte del Parlamento italiano", che il mese scorso ha respinto la ratifica. Come ha detto il presidente dell'Eurogruppo Paschal Donohoe, "è una delusione. Rispettiamo la decisione del Parlamento italiano, ma avremmo sperato in un risultato diverso".

Il lato positivo, ha spiegato ancora, è che "non c'è alcuna ragione di essere allarmati: la situazione è molto calma e gli strumenti non sono immediatamente necessari". Insomma, per la fonte "non è successo nulla di drammatico: siamo in una posizione molto buona e stabile. Il Fondo di risoluzione unico rimane pienamente operativo", all'interno delle sue originali prerogative, cioè senza il backstop del Mes. Tuttavia, ha aggiunto, "avremmo sperato di essere nella posizione di celebrare il rafforzamento del quadro: non sarà così. Sentiremo cosa ci dirà il ministro Giorgetti. E' presto per trarre delle conclusioni, ma dovremo discutere di cosa fare. Avremo quella discussione, ma servirà un po' più di tempo", ha concluso.

 

2. DAGOREPORT - MACRON PREPARA LA VENDETTA CONTRO LA DUCETTA, CHE HA OSATO APRIRE LA PORTA A MARINE LE PEN: SBATTERE FUORI L’ITALIA DAL MES E NOMINARE SUBITO DRAGHI COME PRESIDENTE DEL CONSIGLIO EUROPEO

Estratto dal Dagoreport di mercoledì 10 gennaio 2024

DECIMA MES - MEME BY EMILIANO CARLI

 

[…] In più, Giorgia Meloni dovrà affrontare il suo principale antagonista in Europa: Emmanuel Macron. Quando, nei giorni scorsi, la premier ha chiuso all’ipotesi di un dialogo con le svastichelle tedesche di Alternative fur Deutschland, è stata bene attenta a non escludere una possibile alleanza con Marine Le Pen.

 

Un clamoroso autogol per la premier turbo-atlantista, visto che la valchiria francese ha da sempre un legame speciale con Putin (ha ricevuto più di 9 milioni di euro dalla Russia per finanziare le proprie campagne elettorali).

 

Non è a conoscenza, la Meloni, della corrispondenza di amorosi sensi tra Le Pen e Putin? Da amica della Nato e di Zelensky, ora vuole dialogare con gli amici di Mosca in Europa? Poteva non sapere, inoltre, che tendere la mano alla leader del Rassemblement National avrebbe mandato su tutte le furie quel virile galletto di Macron? Il presidente francese, in modalità pazzariella del Moulin Rouge, ha iniziato a scalciare e a preparare la sua “vendetta”.

 

GIORGIA MELONI - VIGNETTA DI MANNELLI PER IL FATTO QUOTIDIANO

Macron, da sette anni nel Consiglio europeo, è ormai un navigato manovratore: conosce tutti, ha coltivato relazioni, sa bene come esercitare la sua influenza. Sa anche come “inchiodare” un avversario al muro.

 

Il corpo contundente con cui colpire l’Italia potrebbe essere il Mes: l’idea del presidente francese, che sarà proposta al prossimo Ecofin del 16 gennaio (i tecnici sono al lavoro per valutarne la fattibilità), è di restituire a Roma i miliardi versati per il Fondo salva Stati (come si legge sul sito di Bankitalia, abbiamo "sottoscritto il capitale del MES per 125,3 miliardi, versandone oltre 14) e creare un Mes a 19, senza l’Italia (che si è autoesclusa, non ratificando il nuovo accordo). […]

s-fascio tutto io - poster by macondoil documento di luigi di maio sul mes che smentisce giorgia meloniLA DATA SUL FAX DI LUIGI DI MAIO SVENTOLATO DA GIORGIA MELONIgiorgia meloni sventola il fax di luigi di maio sul mes in senato MES KETA - MEME BY EMILIANO CARLI

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