lavoratori stranieri lavoro extracomunitari

SENZA IMMIGRATI ’STO PNRR NON LO PORTIAMO A CASA – ALLE IMPRESE CHE SI SONO AGGIUDICATE GLI APPALTI DELLE OPERE FINANZIATE DAL RECOVERY MANCA LA MANODOPERA. E IL GOVERNO È COSTRETTO A RIVEDERE LA BOSSI-FINI – UN EMENDAMENTO DI FDI, APPROVATO ALLA CAMERA, PREVEDE CHE GLI STRANIERI POSSANO OTTENERE UN VISTO DI INGRESSO PER LAVORO ANCHE SENZA UN CONTRATTO GIÀ STIPULATO, BASTA CHE SIANO STATI DIPENDENTI DI AZIENDE ITALIANE ALL'ESTERO – E CON IL DECRETO FLUSSI 500 MILA INGRESSI LEGALI NEL GIRO DI TRE ANNI...

Estratto dell’articolo di Francesco Grignetti per “la Stampa”

 

LAVORATORI STRANIERI

Sorpresa: per la maggioranza la legge Bossi-Fini è un inciampo. Quello che è stato un tabù per molti anni, ma che già il potente sottosegretario alla Presidenza, Alfredo Mantovano, dava per «superata e invecchiata» diverse settimane fa, è picconato da un emendamento di Tommaso Foti, il capogruppo di Fratelli d'Italia. Secondo la proposta di Foti, votata in commissione alla Camera addirittura all'unanimità, andrà concesso il visto di ingresso per lavoro in Italia agli stranieri che sono stati dipendenti di aziende italiane operanti in Paesi extracomunitari per almeno 12 mesi nei precedenti 4 anni.

 

Pnrr Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

È un notevole strappo perché il caposaldo della Boss-Fini è che non si può entrare senza contratto di lavoro già stipulato. Un paradosso, perché non si capisce come sia possibile che uno straniero, mai passato prima per l'Italia, possa avere un contratto di lavoro.

 

La legge concedeva ingressi "al buio" solo per figure professionali altamente specializzate come i docenti universitari. Ora si introduce la possibilità anche per figure di livello professionale inferiore. Unico limite: che siano stati dipendenti di società italiane operanti in Paesi extracomunitari.

 

DECRETO FLUSSI LAVORATORI STRANIERI

[…] Matteo Mauri, Pd, già viceministro all'Interno ed esperto di immigrazione: «[…] Vedo con piacere che il governo fa la faccia feroce, descrivendo l'immigrazione come una sostituzione etnica, poi agisce in modo incoerente anche se in modo giusto, e per noi va bene così».

 

La novità è figlia di un'esigenza molto concreta che il governo di destra-centro ha recepito con una buona dose di pragmatismo. «Se una azienda italiana ha bisogno di personale specializzato che ha formato all'estero, è giusto che possa farlo venire in Italia, specie ora che c'è bisogno per realizzare le opere del Pnrr», spiega Foti.

 

PNRR – GIORGIA MELONI URSULA VON DER LEYEN - VIGNETTA BY LE FRASI DI OSHO

[…] Siccome per le grandi opere previste dal Pnrr, e su cui sono impegnate grandi imprese del settore, serve manodopera specializzata, ecco la necessità di far arrivare anche quegli operai operanti in Paesi extracomunitari «nell'ottica di favorire, con le procedure semplificate di ingresso previste dal regolamento di attuazione del Testo unico Immigrazione, i fabbisogni di manodopera rilevati dai settori, quale ad esempio quello dell'edilizia, con la garanzia della loro occupabilità nelle imprese italiane, tenuto conto che, per i suddetti lavoratori, è stata già testata competenza lavorativa e affidabilità degli stessi».

 

tommaso foti

[…] E d'altra parte che le cose con il governo Meloni stiano cambiando sul versante dell'immigrazione è chiaro da settimane. C'è quel decreto-flussi che prevede ben 500mila ingressi legali nel giro di tre anni. C'è l'annuncio di una trattativa bilaterale con il Bangladesh per uno scambio tra ingressi legali e riammissione di clandestini. […]

MATTEO SALVINI GIORGIA MELONIpnrr

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