IMPEACHMENT PER NAPOLITANO E IMPICCI PER DI PIETRO - ENTRAMBI VENGONO DALL’EURODEPUTATA SONIA ALFANO, CHE ATTACCA IL CAPO DELLO STATO PER IL CASO MANCINO: “INTERFERENZE INSOPPORTABILI, DEVE ANDARSENE. LA VICENDA È APPRODATA ANCHE ALLA COMMISSIONE PARLAMENTARE EUROPEA” - L’ALFANO È STATA ESPULSA DALL’IDV CON UN COMUNICATO STAMPA: “EPURATA PERCHÉ NELL’ITALIA DEI VALORI IL SISTEMA DI VALORI È ORMAI QUELLO DI RAZZI E SCILIPOTI”…
1- MANCINO-COLLE, SONIA ALFANO: "PER NAPOLITANO CI VUOLE L'IMPEACHMENT"
Lorenzo Lamperti per www.affaritaliani.it
"Per Napolitano chiederei l'impeachment". Sonia Alfano, europarlamentare, attacca molto duramente il Presidente della Repubblica in un'intervista ad Affaritaliani.it: "Il capo dello Stato non ha capito quali sono le sue prerogative costituzionali. Risponde a persone processate mentre fa orecchie da mercante con i parenti delle vittime di mafia". Secondo Alfano, "siamo in un cortocircuito istituzionale. Napolitano dovrebbe dimettersi, ha dimostrato di non essere imparziale. Se fossero accertate sue pressioni? Non è solamente un problema etico".
Sonia Alfano, che cosa ne pensa del caso Mancino?
La cosa non mi stupisce per niente visto che anni fa ho definito Mancino come uno "smemorato ad arte". Lui ha risposto dicendo che ero come una "interferenza sgradevole". Oggi mi rendo conto che lui di interferenze se ne intende bene, visto che ne ha chiesta una al Capo dello Stato. Per quanto riguarda Napolitano, mi chiedo davvero in che Paese viviamo.
Di recente ha risposto a una lettera della moglie di Silvio Scaglia, processato per reati di natura economica. Ora di nuovo queste voci su Mancino. Se è così, evidentemente non ha capito quali sono le sue prerogative costituzionali. Risponde a una persona processata mentre fa orecchie da mercante alle suppliche quotidiane che gli vengono rivolte dalle vittime di mafia.
Chiederebbe le sue dimissioni?
Io le chiedo già da anni, perché ha dimostrato di non essere imparziale. Oppure è mal consigliato. Però non mi pare che nessuno abbia smentito quello che dice D'Ambrosio nelle intercettazioni.
E' d'accordo con la richiesta di una commissione di inchiesta avanzata da Antonio Di Pietro?
Siamo in un momento nel quale si rischia un cortocircuito istituzionale. Non si tratta semplicemente di mandare degli ispettori e istituire comitati o commissioni d'inchiesta. La prima cosa da fare sarebbe di andare dai consiglieri del capo dello Stato e chiedere conto delle interferenze.
Nel caso queste interferenze fossero accertate ritiene che si tratti solo di un problema etico?
No no, io chiederei l'impeachment. Tra l'altro le dò una notizia: questa vicenda è approdata alla Commissione Parlamentare Europea.
E che cosa ne pensano i colleghi europei?
Vorrebbero sapere, sono molto curiosi.
2- IDV: SONIA ALFANO A IRIS PRESS, ESPULSA CON UN COMUNICATO STAMPA
(IRIS) 8 giugno 2012 - E' di pochi giorni fa la notizia dell'espulsione dell'eurodeputata Sonia Alfano dall'Italia dei Valori. La decisione, secondo quanto riportano le cronache, non sarebbe avvenuta per via formale, ma solo attraverso dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa.
L'allontanamento dal partito di Antonio Di Pietro, stando alle dichiarazioni del capogruppo alla Camera Massimo Donadi, sarebbe dipeso dall'appoggio di Alfano al candidato sindaco di Palermo Fabrizio Ferrandelli, nel corso delle ultime consultazioni elettorali. Per l'eurodeputata, dallo scorso aprile Presidente della Commissione Antimafia Europea, la âquestione palermitana', invece, sarebbe solo una scusa. A spingere verso l'epurazione sarebbero state le sue posizioni circa la âquestione morale' all'interno del partito.
Iris Press ha intervistato Sonia Alfano per avere ulteriori delucidazioni.
Lei ha saputo di essere stata cacciata dell'Italia dei Valori tramite la stampa. Cosa è accaduto?
Qualche settimana fa sono venuta a conoscenza, tramite un'agenzia di stampa, di alcune dichiarazioni rilasciate dal capogruppo alla camera dell'Italia dei valori, Massimo Donadi. In occasione delle amministrative di Palermo, l'onorevole ha affermato che chi non era con Orlando, si riferiva a me, non era Italia dei Valori.
Per qualche giorno ho aspettato una smentita, una rettifica o qualche valutazione in merito. C'è stato il silenzio. E, poiché circolava la voce che me ne fossi andata, ho ritenuto doveroso spiegare che, per quanto mi riguarda, la questione di Palermo è solo una scusa. In realtà già da tempo le mie posizioni non erano ben viste. Posizioni su aspetti interni come la presenza di Razzi, di Scilipoti, di Porfidia o di Porcino.
Quindi da quella dichiarazione lei non ha avuto più contatti con i membri del partito?
Già da qualche mese non sento più nessuno.
Il capogruppo alla Camera, Massimo Donadi, sempre nella stessa dichiarazione ha affermato che bisogna condividere gli stessi valori per stare nel partito. Quali valori lei non ha condiviso?
Credo che nessuno possa avere la presunzione di sapere cosa condivido e cosa non condivido. Io stessa non mi permetterei di fare una simile affermazione. Ho accettato la proposta di candidatura che mi è stata fatta nel 2009 direttamente da Di Pietro.
I miei valori fanno sicuramente riferimento alla democrazia, al rispetto delle regole, alla coerenza, alla lealtà . Ma, siccome non voglio scadere nella demagogia, a questo punto presumo che il loro sistema di valori sia più vicino a quello di Razzi, di Scilipoti o dello stesso Porcino.
Quindi la sua âepurazione' non è da imputare esclusivamente all'appoggio di Fabrizio Ferrandelli alle amministrative di Palermo?
Quella di Ferrandelli secondo me è una scusa. Ho condiviso sempre con correttezza le mie posizioni, soprattutto con Antonio Di Pietro. Lui stesso prima delle primarie ha parlato di ânessuna spaccatura' ma âsemplicemente di democrazia'. L'importante era convergere sul vincitore delle primarie. Quello che pochi sanno è che Fabrizio Ferrandelli ha deciso di candidarsi prima di tutti e, quando ha deciso di farlo, era capogruppo al consiglio comunale di Palermo per Italia dei Valori. Quindi ho appoggiato il candidato del partito.
Nel 2008 si è candidata alla presidenza della Regione Sicilia nella lista âAmici di Beppe Grillo con Sonia Alfano presidente'. Quali sono i rapporti oggi con Beppe Grillo e con il Movimento 5 stelle?
Ho un rapporto di stretta collaborazione con diversi esponenti del movimento e proprio in questi giorni ho presentato un'interrogazione condivisa con loro. In Piemonte ho lavorato e continuo a lavorare sul fronte No Tav e con i consiglieri regionali del Movimento 5 stelle. Con le persone coerenti e che vogliono lavorare certi percorsi non si interrompono mai.
Dobbiamo aspettarci una prossima candidatura con il Movimento 5 stelle?
Il mio mandato scade nel 2014 e per almeno un altro anno e mezzo sarò Presidente della Commissione Parlamentare europea antimafia. La responsabilità è forte e questo fronte merita attenzione e tempo. Devo dire che stanno arrivando importanti risultati. Abbiamo già fatto le prime audizioni e la prossima settimana ascolteremo il capo della DIA, il procuratore Grasso, il capo di Europol. Siamo concentrati sulla lotta alle mafie a livello europeo. Mi permetto di dire che in questo momento è molto più urgente e molto più importante fare il Presidente della Commissione.
Lei recentemente ha espresso delle riserve circa il rapporto tra il sistema dei partiti e la Democrazia. Ci può spiegare meglio cosa intendeva?
Io ne sono un esempio. E' bastato un comunicato stampa, una dichiarazione di Donadi, per dire che non faccio più parte di quel partito.
Mi sarei aspettata una discussione in un contesto più ampio e una maggiore trasparenza, senza lasciare intendere, come alcuni deputati hanno fatto, che fossi stata io ad andarmene. Ciò considerando lo statuto del partito, secondo cui tutti i deputati sono membri di diritto dell'esecutivo nazionale e la mia nomina a capo di dipartimento nazionale IDV antimafia del luglio 2010. Cosi non è stato, ne prendo atto e gli auguro buon lavoro.
SONIA ALFANOSONIA ALFANO E FABRIZIO FERRANDELLIANTONIO DI PIETRO NICOLA MANCINO E GIORGIO NAPOLITANOlapresse massimo donadiANTONIO RAZZI Scilipoti SERGIO DE GREGORIOPorcino-GaetanoFABRIZIO FERRANDELLI