IN ATTESA DI CAPIRE COSA FARÀ BIDEN, MEGLIO ALZARE LA CORNETTA - DRAGHI E PUTIN HANNO AVUTO UNA CONVERSAZIONE TELEFONICA SULLA CRISI UCRAINA - IL PREMIER ITALIANO E IL PRESIDENTE RUSSO HANNO CONCORDATO L’IMPEGNO COMUNE PER UNA SOLUZIONE “SOSTENIBILE” DELLA CRISI E “MARIOPIO” HA AUSPICATO UNA DE-ESCALATION - I MEDIA SI SONO CONCENTRATI SULLE FORNITURE DI GAS E SULLA SODDISFAZIONE DELLO “ZAR” PER LA VIDEOCONFERENZA CON LE IMPRESE ITALIANE…
Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha avuto stamattina una conversazione telefonica con il presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin. Al centro del colloquio la crisi in Ucraina.
I due leader hanno concordato l’impegno comune per una soluzione sostenibile e durevole della crisi e l'esigenza di ricostruire un clima di fiducia. Mario Draghi ha sottolineato l'importanza di adoperarsi per una de-escalation delle tensioni, per via delle gravi conseguenze che avrebbe un inasprimento della crisi.
L’agenzia russa Tass, riporta che Vladimir Putin ha ha affermato che Mosca continuerà a «garantire forniture stabili di gas all'Italia». Il Cremlino ha fatto sapere che Putin ha anche espresso soddisfazione per i risultati del suo incontro in videoconferenza con i principali imprenditori italiani. Inoltre, ha aggiunto che «i leader hanno concordato di continuare il dialogo per sviluppare relazioni russo-italiane reciprocamente vantaggiose».
Intanto, l’ambasciata russa a Washington, precedendo il colloquio tra il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov e il segretario di Stato Usa Antony Blinken, ha scritto in un post su facebook: «Non ci tireremo indietro e staremo sull'attenti, ascoltando le minacce delle sanzioni statunitensi» ripetendo che «è Washington, non Mosca, a generare tensioni».
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