
IN COSA CONSISTE IL PIANO “REARM EUROPE”? - LA RISOLUZIONE NON VINCOLANTE, APPROVATA DAL PARLAMENTO UE, SOSTIENE CHE GLI STATI MEMBRI DEBBANO AUMENTARE I FINANZIAMENTI PER LA DIFESA E LA SICUREZZA ALMENO AL 3% DEL PIL - URSULA VON DER LEYEN E’ STATA CRITICATA PER AVER USATO L’ARTICOLO 122 DEL TRATTATO UE, QUELLO CHE, IN CASO DI EMERGENZA, CONSENTE DI NON PASSARE DALL’ESAME DEL PARLAMENTO - PINA PICIERNO, TRA LE PIÙ FAVOREVOLI AL PIANO DI DIFESA, STRONCA LA POLEMICA: “SIA LA CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA, SIA IL PROGETTO SAFE COMPORTANO MODIFICHE DEI TRATTATI. QUINDI COMUNQUE IL PARLAMENTO LI DOVRÀ DISCUTERE E VOTARE”
SÌ AL PIANO VON DER LEYEN L’ITALIA VA IN ORDINE SPARSO
Estratto dell’articolo di Francesca Basso per il “Corriere della Sera”
ursula von der leyen - 100 giorni della nuova commissione ue
Dopo il sostegno unanime dei leader europei al piano di riarmo da 800 miliardi di euro presentato da Ursula von der Leyen, è stata ieri la plenaria del Parlamento Ue a voler mandare un segnale forte con l’approvazione di una risoluzione non vincolante sul Libro bianco della difesa, con la consapevolezza che «l’Unione europea si trova ora a un punto di svolta nella sua storia e nella sua costruzione». […]
Il testo con cui il Parlamento europeo «accoglie con favore» il piano ReArm Europe, sostiene «fermamente l’idea che gli Stati membri dell’Ue debbano aumentare i finanziamenti per la difesa e la sicurezza a nuovi livelli» e insiste sulla necessità che gli Stati membri aumentino la spesa per la difesa almeno al 3% del pil, è passato con 419 voti a favore, 204 voti contrari e 46 astensioni. […]
ursula von der leyen volodymyr zelensky
L’EUROPA VOTA SÌ AL RIARMO L’ITALIA VA IN ORDINE SPARSO
Estratto dell’articolo di Francesco Bei per “la Repubblica”
[…] L’aula di Strasburgo ha approvato con 419 voti favorevoli, 204 contrari e 46 astenuti, il Libro bianco Ue sulla difesa, un testo molto ampio che contiene un sì politico anche al piano RearmEu. Ma sulla difesa comune europea e sul sostegno all’Ucraina la maggioranza di governo — unico caso di un Paese del G7 — non riesce a trovare una posizione comune e si spacca in tre: Forza Italia sempre a favore, Lega sempre contro e Fratelli d’Italia un po’ di qua e un po’ di là. Divise però anche le opposizioni, con il Pd che affronta una frattura a metà tra favorevoli alla linea della segretaria Schlein e sostenitori del piano Ursula.
antonio costa e ursula von der leyen a kiev - 24 febbraio 2025
La giornata inizia presto, con l’Ue che risponde baldanzosa ai dazi trumpiani con una raffica di contro-dazi. […] Con l’aula piena di deputati, le ore scorrono macinando decine di emendamenti sull’altro testo politicamente più delicato, quel Libro bianco che contiene anche il piano RearmEu. […] Bocciato l’emendamento di FdI che, come chiesto da Giorgia Meloni, proponeva di cambiare nome al piano Ursula, ribattezzandolo Defend Europe (curiosità: vota a favore, stavolta compatto, anche il gruppo del Pd).
Bocciati vari emendamenti che provano a introdurre qualche elemento di difesa realmente comune. Il voto finale è comunque un passo storico per l’Unione che finora è stata l’ultimo erbivoro in un mondo popolato da carnivori: il Parlamento dà luce verde al riarmo. […]
[…] Da Madrid si fa sentire il ministro degli Esteri José Manuel Albares, che sembra rispondere ai dubbi dell’ala pacifista dei dem: «Nelle prossime settimane tutti dovremo prendere una posizione: o stiamo con l’Europa o con chi la vuole indebolire, o con il progetto europeo e la democrazia o con gli autocrati e con l’estrema destra». […]
Tra i contrari al piano, von der Leyen viene molto criticata per la decisione di ricorrere all’articolo 122 del trattato Ue, quello che, in caso di emergenza, consente di non passare dall’esame del Parlamento. «Con questa decisione — tuona Ignazio Marino di Avs — von der Leyen impedisce a un organismo democraticamente eletto di votare il piano di riarmo».
DONALD TRUMP VS URSULA VON DER LEYEN - IMMAGINE CREATA CON L INTELLIGENZA ARTIFICIALE DI GROK
Pina Picierno, tra le più favorevoli al piano di difesa, la considera una polemica inutile: «Sia la clausola di salvaguardia, sia il progetto Safe comportano modifiche dei trattati.
Quindi comunque il Parlamento li dovrà discutere e votare. Ma senza procedura di urgenza si sarebbero persi mesi e la crisi ha bisogno di risposte immediate».