IN EUROPA CI SONO DA FARE LE NOMINE E... TAC: RISPUNTA DRAGHI – “MARIOPIO” HA RICEVUTO IL PREMIO EUROPEO CARLO V DAL RE FELIPE VI DI SPAGNA, AL MONASTERO DI SAN JERONIMO DE YUSTE. E NE HA APPROFITTATO PER FARE UN DISCORSO SULL’UNIONE EUROPEA: “DOVRÀ CRESCERE PIÙ VELOCEMENTE E MEGLIO. LE SFIDE FONDAMENTALI CHIEDONO UN'INEDITA COOPERAZIONE TRA I 27. IO OTTIMISTA? SONO FIDUCIOSO SUL FUTURO DELL'UE..."
DRAGHI, 'UE DEVE CRESCERE PIÙ RAPIDAMENTE E MEGLIO'
(ANSA) - "L'Ue dovrà crescere più velocemente e meglio. E il modo principale per ottenere una crescita più rapida è aumentare la nostra produttività". Lo ha detto l'ex premier ed ex presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, nel suo discorso di ringraziamento per il Premio Europeo Carlo V, che ha ricevuto oggi dal re Felipe VI di Spagna, in una cerimonia al monastero di San Jeronimo de Yuste.
"Dobbiamo anche far fronte a nuove esigenze: adeguarci ai rapidi cambiamenti tecnologici, aumentare la capacità di difesa e realizzare la transizione verde", ha segnalato Draghi.
UE: DRAGHI, AFFRONTA SFIDE CRUCIALI SU SUO FUTURO, SERVE AUMENTO PRODUTTIVITÀ
(Adnkronos) - Il "processo di costruzione europea è durato secoli" ma "oggi dobbiamo affrontare sfide fondamentali sul nostro futuro". Lo ha sottolineato l'ex premier Mario Draghi nel discorso tenuto in occasione del conferimento del premio Carlo V per mano del re di Spagna Felipe VI presso il Monastero di San Jerónimo de Yuste, nell'Estremadura. Lex presidente della Bce ha spiegato che "l'invecchiamento delle nostre società fa crescere le esigenze del nostro modello sociale. Ma al tempo stesso per gli europei mantenere alti livelli di protezione sociale e di ridistribuzione non è negoziabile".
mario draghi con re felipe vi di spagna
Draghi - che si è detto "toccato" dalla cerimonia - ha sottolineato che l'Ue dovrà "crescere più velocemente e meglio e la maniera principale per ottenere una crescita più rapida è aumentare la nostra produttività" che "sta rallentando da molto tempo" e negli ultimi decenni è stata di un terzo inferiore a quella degli Stati Uniti.
Ricordando come il gap di produttività con gli Usa sia legato soprattutto alla tecnologia ("senza di questa saremmo alla pari" ha ricordato) l'ex premier ha evidenziato le "nuove esigenze" come appunto l'adeguamento ai cambiamenti tecnologici, con la necessità di affrontare la gestione dell'intelligenza artificiale.
DRAGHI, 'SFIDE UE CHIEDONO INEDITA COOPERAZIONE TRA I 27'
(ANSA) - "Il mantenimento di alti livelli di protezione sociale e di ridistribuzione non è negoziabile. La lotta all'esclusione sociale sarà fondamentale non solo per preservare i valori di equità sociale della nostra Unione, ma anche per far sì che il nostro viaggio verso una società più tecnologica abbia successo". Lo ha detto Mario Draghi intervenendo al Monastero di San Jeronimo de Yuste in Estremadura, dove riceverà dal re Felipe VI di Spagna il Premio Europeo Carlos V. "Queste decisioni richiedono un grado ancora inedito di cooperazione e coordinamento tra gli Stati membri dell'Unione Europea", ha aggiunto.
"Queste decisioni saranno anche importanti dal punto di vista politico e finanziario. E potrebbero anche richiedere un grado ancora inedito di cooperazione e coordinamento tra gli Stati membri dell'Unione Europea. Oggi questo passo appare scoraggiante. Tuttavia, sono fiducioso che abbiamo la determinazione, la responsabilità e la solidarietà per affrontarlo, per difendere la nostra occupazione, il nostro clima, i nostri valori di equità e inclusione sociale e la nostra indipendenza", ha concluso Draghi.
DRAGHI, IO OTTIMISTA? SONO FIDUCIOSO SUL FUTURO DELL'UE
(ANSA) - Non ottimista bensì "fiducioso" rispetto al futuro della Ue, in un momento di grande cambiamento. Così si è detto Mario Draghi, rispondendo all'ANSA dopo aver ricevuto il premio Carlo V nel Monastero de Yuste.
"Ottimista non è la parola giusta - ha osservato -, sono fiducioso che troveremo le energie, la solidarietà, la responsabilità per agire tutti insieme e affrontare questi anni che sono davanti con decisioni che sono urgenti, significative dal punto di vista finanziario e da un punto di vista politico ancora di più", ha rilevato. "Perché è un periodo di grandi cambiamenti quello che abbiamo davanti", ha aggiunto.