LA VITTORIA IN SARDEGNA NON HA INSEGNATO NULLA: IL CAMPO LARGO TORNA AD ESSERE UN CAMPO SANTO – NON C'E' SOLO IL PASTICCIO IN BASILICATA: IN PIEMONTE PARTITO DEMOCRATICO E MOVIMENTO 5 STELLE PRESENTERANNO DUE CANDIDATI DISTINTI PER LE ELEZIONI REGIONALI - DOPO IL PASSO INDIETRO DI DANIELE VALLE E CHIARA GRIBAUDO, LA SCELTA DEL PD È RICADUTA SU GIANNA PENTENERO, MA NON È PIACIUTA AI GRILLINI CHE HANNO ANNUNCIATO DI STAR CERCANDO UN CANDIDATO – DA MESI PD E M5S BRIGAVANO PER PRESENTARE UNA LISTA COMUNE PER BATTERE ALBERTO CIRIO…
Estratto dell’articolo di Andrea Joly, Paolo Varetto per www.lastampa.it
È Gianna Pentenero la candidata del Partito Democratico alle prossime elezioni regionali. Dopo due ore di mediazione con l’emissario del Pd nazionale Igor Taruffi, alle 11,40 l’assemblea regionale del partito (presenti 250 componenti su 315) convocata all’Hotel del Fortino ha maturato il suo nome per sfidare Alberto Cirio.
Una «proposta unitaria, come auspicavamo», dice il segretario del partito regionale Domenico Rossi dopo 29 minuti di discorso. Il Nazareno aveva chiesto di non arrivare alla conta dei voti, allo scontro tra i due autocandidati, e così è stato.
Non sarà Daniele Valle, vicepresidente del Consiglio regionale e alfiere di una tradizione governista di centrosinistra che a Torino dura ormai da quasi 30 anni. Né Chiara Gribaudo, deputata di Borgo San Dalmazzo in provincia di Cuneo che in Piemonte rappresenta la segretaria del partito Elly Schlein di cui è vicepresidente nazionale.
Il Pd invece schiera l’assessora al lavoro e alla sicurezza del Comune di Torino, educatrice, con una lunga esperienza come assessora regionale nelle giunte Bresso e Chiamparino. […]
L’annuncio della candidata Pentenero di voler subito mettersi al lavoro per il campo largo è stato subito stoppato dalla reazione del M5S, in questi mesi impegnato in una spinosa trattativa con il Pd per un’alleanza anti Cirio in Piemonte. Arrivati sul filo di lana, i due partiti non sembravano ancora aver trovato una quadra ma la candidatura ufficiale dell’assessore al lavoro di Torino per il Pd ha fatto rompere gli indugi anche ai pentastellati che, per bocca della vicepresidente nazionale Chiara Appendino, ha fatto sapere che il metodo non è piaciuto e dunque che ora i Cinquestelle si concentreranno nella predisposizione del programma elettorale e nell’individuazione di un candidato per poter correre da soli.
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