VATICANO, TUTTO IL POTERE A BERTONE - PARTONO LE NOMINE-SILURO PREANNUNCIATE DAL "CORVO" NELLA LETTERA MINATORIA AL SEGRETARIO DI STATO - AL VERTICE DEL GOVERNATORATO (LA CASSAFORTE DEL VATICANO) ARRIVANO L’ARCIVESCOVO BERTELLO (PRESIDENTE) E MONSIGNOR SCIACCA (SEGRETARIO GENERALE) - L’ADDIO DEL DEFENESTRATO VIGANÒ DESTINAZIONE WASHINGTON NON È STATO PERÒ ANCORA ANNUNCIATO…
Da "il Messaggero"
Ha un'improvvisa accelerazione la partita degli avvicendamenti nella Curia vaticana, che ieri ha visto, da parte di Benedetto XVI, la nomina del nuovo vertice del Governatorato e della Pontificia Commissione per la Città del Vaticano: l'arcivescovo Giuseppe Bertello, finora nunzio in Italia, ne diventa nuovo presidente, anche se entrerà in carica solo dal prossimo primo ottobre al posto del dimissionario cardinal Giovanni Lajolo; monsignor Giuseppe Sciacca, finora uditore alla Rota Romana, è stato nominato invece nuovo segretario generale, anche se lo spostamento del predecessore monsignor Carlo Maria Viganò, destinato alla Nunziatura di Washington, non è stato ancora ufficializzato.
Una partita a incastri che si era dimostrata particolarmente complicata conosce ora, quindi, una prima soluzione con il rinnovo al completo del Governatorato, l'ente che gestisce lo Stato della Città del Vaticano, anche se al momento non è ancora formalizzato l'invio a Washington di Viganò, peraltro negli ultimi giorni al centro anche della vicenda della lettera anonima con minacce di morte ricevuta dal cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, su cui ora indaga la Gendarmeria vaticana.
L'estensore della lettera - di cui ha riferito nei giorni scorsi il settimanale Panorama -, mostrando di essere assai ben informato sulle vicende interne alla Curia, critica pesantemente l'operato di Bertone e lo accusa di scegliere i collaboratori solo sulla base delle simpatie o antipatie personali.
Il «corvo» fa riferimento in particolare proprio alla decisione di rimuovere Viganò dall'incarico di segretario del Governatorato: un ruolo che di fatto è quello di custode della cassaforte del Vaticano, cui fanno capo 1.897 dipendenti e un bilancio che nel 2010 ha registrato quasi 256 milioni di euro di entrate, quasi 235 milioni d'uscite, un attivo di 21 milioni.





