INCREDIBILE MA VERO: GIORGIA MELONI ESCLUDE LA STAMPA ITALIANA DAL VERTICE IN CINA E ANCHE IL DITTATORE XI JINPING RIMANE SORPRESO – PALAZZO CHIGI NON FA ASSISTERE NESSUNO DEI TRENTA CRONISTI, VOLATI CON LEI PER PECHINO, ALLE BATTUTE INIZIALI TRA LA PREMIER E IL PRESIDENTE CINESE – PRIMA LA MOTIVAZIONE È “LO ABBIAMO FATTO PER NON FARVI LITIGARE”. POI LA SCUSA RIDICOLA: “ABBIAMO SAPUTO ALL’ULTIMO MOMENTO DELLE BATTUTE INIZIALI”. MA È UN RAGIONAMENTO CHE NON REGGE - "FONTI" DI PALAZZO CHIGI: "RICOSTRUZIONI NON VERE"
CHIGI,RICOSTRUZIONI ESCLUSIONE MEDIA ITALIA IN CINA NON VERE
(ANSA) - In merito alle ricostruzioni riportate da alcuni organi di stampa sulla presunta esclusione dei media italiani dallo speech di saluto iniziale all'incontro con il presidente cinese Xi Jinping, fonti di Palazzo Chigi reputano quanto descritto non corrispondente alla realtà dei fatti. Le stesse fonti riferiscono che i vertici della stampa parlamentare sono stati invitati a Palazzo Chigi per un incontro con il capo ufficio stampa per fornire tutte le delucidazioni del caso.
PALAZZO CHIGI ESCLUDE LA STAMPA ITALIANA DAL VERTICE CON XI
Estratto dell’articolo di Gianluca Modolo per “la Repubblica”
Se fosse il titolo di un film potrebbe essere “Il mistero dei badge fantasma”. […] La “trama” è questa: lunedì, giorno del faccia a faccia tra Giorgia Meloni e Xi Jinping […] a Pechino, ai media arrivati da Roma e ai corrispondenti dalla Cina viene comunicato che non si potrà partecipare alle battute iniziali […] tra la premier italiana e il segretario generale comunista. La motivazione: impossibile entrare, non ci sono posti. Due giorni dopo si scopre che qualche posto, invece, c’era.
Nelle ore precedenti all’incontro, apprende Repubblica da più fonti, i posti disponibili (per qualcuno, non tutti) erano almeno due o tre: pochi comunque rispetto alla trentina di giornalisti che coprivano la visita. Sette i badge totali a disposizione, spiegano le fonti: quattro inizialmente (poi diventati cinque) per lo staff della premier. Gli altri […] spariti magicamente.
Lo abbiamo fatto per non farvi litigare, dicono da Palazzo Chigi. E dunque tutti fuori, questo il ragionamento. Rispondono, interpellati da Repubblica a notte fonda cinese, che nemmeno loro erano a conoscenza che ci sarebbero state alcune battute iniziali a favore di telecamera e che lo hanno appreso solo all’ultimo momento.
Ragionamento che regge poco o nulla. Come fa la delegazione italiana a non sapere che, di prassi, prima di entrare a porte chiuse ci sono dichiarazioni aperte a una parte della stampa? Succede così con tutti i leader che vengono in visita in Cina […]
C’erano invece, per accordi presi direttamente con i cinesi, a quanto si apprende, due agenzie di stampa internazionali come Reuters e Associated Press . Imbarazzante che nessun media italiano fosse lì. E imbarazzante pure perché le stesse fonti raccontano che anche la parte cinese sarebbe rimasta sorpresa dall’assenza dei media italiani […].
In cinque giorni di missione in Cina, dunque, la stampa al completo ha visto la premier italiana solo una volta: un incontro volante, meno di 20 minuti, un po’ caotico, nella hall dell’hotel Regent di Pechino. […]
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