daniela santanche visibilia federica bottiglione

PROVACI ANCORA, SANTANCHÈ – LA POSIZIONE PREVIDENZIALE DI FEDERICA BOTTIGLIONE, L’EX DIPENDENTE DEL GRUPPO VISIBILIA CHE HA DENUNCIATO DI AVER LAVORATO PER LE SOCIETÀ DEL MINISTRO DEL TURISMO MENTRE ERA UFFICIALMENTE IN CASSA COVID, NON È STATA SANATA – I LEGALI DEL GRUPPO DICONO DI AVER REGOLARIZZATO LA SITUAZIONE. IL PROBLEMA È CHE I PAGAMENTI DOVEVANO ESSERE EFFETTUATI NON DA “VISIBILIA EDITRICE SRL” MA DA “VISIBILIA EDITORE” – ORA LA PROCURA CHE INDAGA PER TRUFFA...

Estratto dell’articolo di Antonio Fraschilla, Sandro De Riccardis per https://milano.repubblica.it/

 

 

federica bottiglione - inchiesta report su visibilia

La posizione previdenziale di Federica Bottiglione, la ex dipendente del gruppo Visibilia che con la sua denuncia ha portato all’apertura di un fascicolo per truffa (al momento senza indagati), non è stata sanata. La lavoratrice aveva sporto querela denunciando di aver continuato a lavorare per le società del ministro del Turismo Daniela Santanchè, nonostante risultasse in cassa integrazione a zero ore e il datore di lavoro incassasse i contributi della cassa Covid.

 

I difensori di Visibilia hanno replicato, depositando la documentazione da cui emerge che i pagamenti dei contributi (14.431 euro) sono stati versati – a titolo risarcitorio nel marzo 2023 - da Visibilia editrice srl (e non da Visibilia editore, che aveva utilizzato lo strumento della cassa integrazione), intendendo in questo modo di aver sanato la posizione di Bottiglione.

 

DANIELA SANTANCHE MOSTRA IL DITO MEDIO

Ora la procura, con il procuratore aggiunto Laura Pedio e il pm Maria Giuseppina Gravina, sulla base della documentazione fornita dall’Inps, hanno depositato una nota in cui ricostruiscono la storia professionale della dipendente, e in cui ribadiscono la mancata regolarizzazione della dipendente. Questo perché, scrivono i responsabili del supporto operativo ispettivo e dell’unità organizzativa Vigilanza ispettiva, “l’aver effettuato un pagamento con flussi ordinari nel corso del mese di marzo 2023 da parte di un altro datore di lavoro rispetto a quello che ha richiesto e usufruito delle integrazioni salariali – scrivono i pm – non determina non determina alcuna regolarizzazione”.

 

daniela santanche in senato

Non c’è stata, scrivono ancora i funzionari Inps, “preventiva comunicazione da parte della sede Inps competente”, così come “documentazione inesistente e mancanza delle specifiche relative ai mesi di riferimento e alle relative contribuzioni”. In più, è mancata la “titolarità del soggetto regolarizzante che, all’atto dell’omissione, non era il datore di lavoro”, così che l’Inps non ha potuto “quantificare le sanzioni dovute per la regolarizzazione”. E tantomeno “conoscere la natura della corresponsione dell’importo dichiarato che, prima della comunicazione del 19 settembre 2023, per l’Istituto rappresentava una ordinaria erogazione di retribuzione alla lavoratrice”.

 

Insoddisfazione esprimono gli azionisti di minoranza, che con il loro esposto avevano dato avvia alla causa civile al tribunale di Milano, che celebrerà giovedì l’udienza in cui si deciderà il destino della società. “Gli Amministratori non hanno risposto ad alcuno dei rilievi mossi”, scrive nella propria memoria l’avvocato Antonio Piantadosi, in rappresentanza di nove imprenditori che avevano investito in Visibilia editore. [...]

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