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I CAZZONI SONO (ALMENO) DUE! - LE INTERCETTAZIONI GEMELLI-GUIDI RIVELANO UNA SPACCATURA TOTALE NEL GOVERNO: IL GIGLIO MAGICO CONTRO IL “QUARTIERINO” PADOAN-DE VINCENTI - GEMELLI: “FEDERICA C’HA QUELL’ALTRO CAZZONE DI LOTTI ADDOSSO”
Tommaso Montesano per “Libero quotidiano”
Il «quartierino» di Gianluca Gemelli contro il «Giglio magico» di Matteo Renzi. E lei, l' ex ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi, in mezzo. Stretta tra il desiderio di accontentare il compagno e i controlli dei fedelissimi del premier.
Le intercettazioni della procura di Potenza nell' ambito dell' inchiesta sui subappalti Total in Basilicata, svelano la guerra intestina nel governo per la gestione degli affari industriali. Una lotta portata avanti a colpi di insulti e finti dossier.
Un' immagine negativa dell' esecutivo che Renzi, in serata, ha provato a cancellare spiegando che «Guidi ha sbagliato, ma non c' è nulla di illecito». Quanto al governo schiavo delle lobby, «è una barzelletta». Fatto sta che i due blocchi se le danno di santa ragione.
Così non stupisce che al compagno di Guidi qualcuno offra un' arma da usare contro Graziano Delrio, fedelissimo di Renzi, ministro delle Infrastrutture. È il 29 gennaio 2015 e Walter Pastena, ex funzionario della Ragioneria generale dello Stato e consulente dello Sviluppo economico, informa Gemelli che nel braccio di ferro con l' universo renziano si può «togliere pure qualche sfizio».
Laddove lo «sfizio» altro non è che una presunta fotografia di Delrio «con i mafiosi» di Cutro, un Comune calabrese effettivamente visitato dal ministro nel 2009, al tempo del suo incarico da sindaco di Reggio Emilia. Un viaggio, però, da cui non emerse alcunché nei confronti di Delrio.
maria elena boschi e luca lotti 6
L' ex ministro Guidi arruola i colleghi Pier Carlo Padoan (Economia) e Claudio De Vincenti (all' epoca dei fatti viceministro dello Sviluppo economico, ora sottosegretario di Palazzo Chigi) rispettivamente nel «clan» e nel «quartierino» di Gemelli. Dall' altro fronte, adesso il sottosegretario Simona Vicari esprime tutte le sue perplessità sull' emendamento Tempa Rossa, per lo meno «sulla compatibilità di materia».
«Non hanno messo lì Pier Carlo per fare un favore a Matteo, perché Pier Carlo è bravo», dice Guidi al compagno a proposito di Padoan. «Gianluca, ma sai chi glielo ha messo lì?
Te lo devo spiegare io? Glielo ha messo sempre quel quartierino lì». Stessa musica per De Vincenti, per il quale l' ex ministro ha una vera e propria ossessione.
«Mi ha preso per il culo per sette mesi», dice di lui Guidi, imbufalita per essere stata scavalcata dal vice in occasione della convocazione di un tavolo su Finmeccanica. Quando si parla di De Vincenti, l' ex ministro non si tiene: «Io ho in casa un pezzo di merda».
Il guaio, per lei, è che però De Vincenti sia in ottimi rapporti con il compagno. «È, diciamo, amico di quel tuo clan lì», dice Guidi al telefono con Gemelli. «Sempre quel quartierino lì». Del resto i due, Padoan e De Vincenti, «si conoscono perché andavano a scalare insieme da vent' anni».
Su Finmeccanica, l' ex ministro marca la distanza anche da Anna Finocchiaro, presidente della commissione Affari costituzionali del Senato, ma soprattutto «fida amica» di Gemelli: «Io non vado a chiamare Anna, non sono io che devo andare a spiegare alla Finocchiaro».
Guidi sta tra l' incudine e il martello. A fare da contraltare a quello che l' ex ministro definisce, in successione, «combriccola», «clan», «quartierino», c' è il «Giglio magico» di Palazzo Chigi. I fedelissimi di Renzi marcano da vicino Guidi. Lei si deve lamentare parecchio con il compagno del pressing, visto che Gemelli in una conversazione con Franco Broggi, capo dell' ufficio appalti di Tecnimont, riferisce una confidenza della fidanzata.
andrea guerra matteo renzi leopolda
«Gianlu', io c' ho Luca Lotti (sottosegretario di Palazzo Chigi, renziano della prima ora)ndr) che mi sta massacrando. Su ogni cosa di queste ci mette il becco». Il «Giglio magico» si affida a più occhi. Oltre a quelli di Lotti, renziano della prima ora, ci sono quelli di Andrea Guerra, l' ex amministratore delegato di Luxottica diventato, alla fine del 2014, consigliere di Renzi per le politiche industriali. E Guidi non lo regge.
«L' hanno fatta incazzare», rivela Gemelli al solito Broggi: «C' è 'sto testa di c...., come si chiama, Andrea Guerra, che glielo hanno messo a controllare la cosa dell' acciaieria, l' Ilva, e le stanno rompendo...». Una presenza, a detta di Gemelli, asfissiante: «Federica c' ha quell' altro cazzone di Lotti addosso».
Guidi non perde occasione di esprimere giudizi tranchant sui colleghi di governo. Il 30 gennaio 2015, ad esempio, al culmine di una discussione con il fidanzato lo apostrofa con un «però Gianluca, sei come Alfano». Il ministro si barcamena. Per Marco Carrai, amico di Renzi, presidente degli Aeroporti di Firenze, si batte. Evidentemente per coprirsi le spalle con il premier. Questo, almeno, è quello che Gemelli rimprovera alla compagna: «Per lui ti sei esposta, per me no».