UN PO’ ACCA’ E UN PO’ ALLAH - INTERROGATI SULLA CRISI IN MEDIO ORIENTE, I DIS-ONOREVOLI, CHE HANNO PURE VOTATO PER SPEDIRE LE ARMI AI CURDI, RACCOLGONO SOLO FIGURACCE - CARLO SIBILIA (M5S) ”L’AVANZATA MINACCIA I CAGAI“ - STUMPO (PD) ”IL CALIFFATO? SONO SCIITI”

Tommaso Rodano e Alessio Schiesari per il “Fatto quotidiano”

 

Mercoledì mattina le commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato hanno votato la risoluzione del governo che autorizza l’invio di materiale bellico ai Peshmerga, i guerriglieri curdi che stanno contrastando l’avanzata dei jihadisti nel nord dell’Iraq. L’obiettivo è sconfiggere l’Isis (anche chiamato Isil o Is e guidato dal califfo al Baghdadi), movimento terrorista sunnita formatosi in Siria.

 

 membri curdi peshmerga contro quelli di isis membri curdi peshmerga contro quelli di isis

Isis combatte su due fronti: in Siria contro l’alawita Bashar al-Assad e in Iraq contro il governo a maggioranza sciita. Dal 2006 fino alla settimana scorsa il Paese è stato retto dal leader del partito Da’wa, Nuri al-Maliki. Secondo buona parte degli osservatori internazionali, la responsabilità della rivolta sunnita è da ascriversi al suo modo di governare, che ha privilegiato la maggioranza sciita a discapito della minoranza sunnita (Saddam Hussein, al contrario, era un dittatore laico, ma di religione sunnita e durante il suo regime i seguaci di questa confessione ricoprivano i ruoli chiave all’interno dell’organizzazione statale e delle forze armate).

ISIS DARE  6dfaabeccd132db7773bd6b70438e889ISIS DARE 6dfaabeccd132db7773bd6b70438e889

 

L’incarico di formare il nuovo governo è stato affidato ad Haider al-Abadi, anch’egli sciita. Entrambi mercoledì hanno incontrato Renzi. Abbiamo chiesto ai parlamentari delle due commissioni (più qualche esterno, che si è autoqualificato come “competente”) di spiegare ai lettori i rudimenti della situazione per la quale hanno votato: chi riceverà le armi, quali armamenti verranno inviati, chi sono i terroristi dell’Isis, in quali zone si combatte, quali sono le minoranze a rischio.

 

SERGIO DIVINA (LEGA NORD) JIHADISTI SUI BARCONI

DANIELA SANTANCHEDANIELA SANTANCHE

Senatore, chi sono i peshmerga che stiamo armando? “È difficile capire, chi sta di qua, chi di là”. Certo, ma chi sono i peshmerga? “Il pericolo è enorme. Ai jihadisti basta andare sulle coste libiche, saltare sul barcone e iniziare le azioni di disturbo”. Ok, ma chi sono i peshmerga? “Voi giornalisti avete l’obbligo di scavare oltre la superficie. Io mi fermo qui”.

 

DANIELA SANTANCHÈ (FI) TE LO DO IO, L’ISIS

 “L’Islam è violento, ho scritto due libri al riguardo. Bisogna studiare il Corano”. Mi dica cos’è l’Isis. “Fa paura quello che insegnano nelle scuole. Nel Corano c’è scritto che bisogna decapitare gli infedeli”. D’accordo, ma cos’è, quest’Isis di cui parlano tutti? “Il fondamentalismo dilaga. La political correct (sic) sta facendo danni pazzeschi. È normale che ci sia un presidente della commissione Esteri come Di Battista?”. Le chiedevo dell’Isis. “Chieda a Di Battista”. Abbiamo dato le armi ai peshmerga. Chi sono? “Siamo tutti in pericolo, tutti. Loro vogliono uccidere. Mare Nostrum è una porcata. Le moschee in Italia sono califfati sotto la nostra giurisdizione”.

giuseppe fioronigiuseppe fioroni

 

GIUSEPPE FIORONI (PD)  IL TAUTOLOGICO FANTASIOSO

Perché avete votato per armare i peshmerga? “La posizione è quella assunta con la risoluzione del governo”. Ma chi sono questi peshmerga? “Passiamo tramite il governo iracheno che si farà carico di individuare gli interlocutori, al quale i curdi hanno dato la disponibilità”. Sarà. Ma i peshmerga? “Sono quelli sottoposti agli attacchi, al genocidio: il governo curdo”.

 

MICHAELA BIANCOFIORE (FI) ”SALVIAMO I COPTI IRACHENI”

Qual è la minoranza cattolica più a rischio in Iraq? “I copti sono originari di quell’area, quindi sono i più a rischio” (i copti in realtà sono i cristiani egiziani. In Iraq ci sono i cattolici caldei, ndr). Cos’è l’Isis? È difficilmente identificabile. Oriana Fallaci l’aveva teorizzato anni fa: l’Eurabia. Noi siamo uno stato cuscinetto tra l’Europa del nord in cui non arrivano i clandestini e il Califfato”.

michaela biancofioremichaela biancofiore

 

NICOLA STUMPO (PD) ”IL CALIFFATO? SONO SCIITI”

 “L’Isis? Meglio non definire niente con termini nuovi. È una nuova evoluzione dei fondamentalisti islamici”. Ma sono sciiti o sunniti? “Al di là del fatto se siano sciiti o sunniti, il problema non è aiutare gli sciiti a far fronte ai sunniti o viceversa. Credo sciiti, ma non sono sicuro”. Chi è il premier iracheno? “Non lo ricordo. Prima c’era al-Maliki. A prescindere dal nome, speriamo sia la persona giusta.

 

FABIO RAMPELLI (FDI) ”MA CHI SIETE, LE IENE?”

 “Che io sappia c’è un accordo col governo iracheno, che deciderà a chi dare le armi”. Le darà ai peshmerga. “Non saprei”. Cos’è l’Isis? “Ma chi siete Le Iene? È una specie di neocaliffato, autoproclamato da una settantina di giorni”. L’Isil è la stessa cosa? “È simpatico, il Fatto Quotidiano, non è un interlocutore abituale”. Chi è il premier iracheno? “Al Maliki è quello appena... vediamo... no, è che c’hanno i nomi abbastanza simili. Dunque...” (passano un po’ di secondi, ndr)Rampelli, non è che controlla sullo smartphone? “No, no, sto parlando con lei. Aspetti. (ancora secondi) No, non me lo ricordo”.

NICO STUMPO NICO STUMPO

 

CARLO SIBILIA (M5S) ”L’AVANZATA MINACCIA I CAGAI“

Cos’è l’Isis? “L’Isis non è una cosa semplice da spiegare. Nel 2007 cresce questa forza, l’Isis, che faceva gli spot su Al Jazeera. Gli Usa lo hanno finanziato e anche l’Italia, attraverso l’associazione Amici della Siria”. Chi è il nuovo premier iracheno? “Su questo non ci siamo soffermati: ci sono stati troppi avvicendamenti in questi anni”. (al-Maliki è stato premier ininterrottamente dal maggio 2006 all’11 agosto scorso, ndr). Quali sono le minoranze a rischio? “Molte: gli yazidi, i cagai e altri”. Chi sarebbero i cagai? “Soffermarsi sulle singole minoranze è riduttivo, lo faccia la destra o Scelta Civica.

 

MAURIZIO GASPARRI (FD’I) ISIS? OLTRE SCIITI E SUNNITI

CARLO SIBILIA MATRIMONIO GAY DI GRUPPO E TRA SPECIE DIVERSE CARLO SIBILIA MATRIMONIO GAY DI GRUPPO E TRA SPECIE DIVERSE

Chi sono i peshmerga? “C’è una situazione poco chiara. Capisco cos’è insito nella domanda: si rischiano di armare gli stessi soggetti che poi usano le munizioni contro l’Occidente”. Chi è il premier iracheno? “Non conosco i vari personaggi della guerra. Dopo la caduta di Saddam non ci sono state leadership stabili” (al-Maliki è durato 8 anni, ndr).

 

ROBERTO GIACHETTI (PD) ”NO, IL QUIZ NO!”

“Un quiz, no ti prego! (Ride, ndr) Stroncami, non ne so un cazzo, sono assolutamente non in grado. Il premier iracheno? C’è quello nuovo, che deve arrivare e quell’altro che l’appoggia. Non so manco i nomi italiani. Già con l’inglese non sono capace, figurati con gli iracheni...”

 

Antonio Razzi Antonio Razzi

ANTONIO RAZZI STRATEGIA DELLA CONFUSIONE

 “Serve dialogo, non armi: io parlo abruzzese, lei italiano, ma poi ci capiamo. L’Isis? Non so chi siano. Ogni tanto esce un gruppo nuovo e si dà un nome, per confondere le idee”.

 

In questo quadro desolante, alcuni parlamentari hanno risposto in modo competente.

Su tutti: Edmondo Cirielli (FdI), Luis Orellana (ex M5s), Emanuele Fiano e Marina Sereni (Pd)

Ultimi Dagoreport

woody allen ian bremmer la terrazza

FLASH! – A CHE PUNTO E' LA NOTTE DELL’INTELLIGHENZIA VICINA AL PARTITO DEMOCRATICO USA - A CASA DELL'EX MOGLIE DI UN BANCHIERE, SI È TENUTA UNA CENA CON 50 OSPITI, TRA CUI WOODY ALLEN, IMPEGNATI A DIBATTERE SUL TEMA: QUAL È IL MOMENTO GIUSTO E IL PAESE PIÙ ADATTO PER SCAPPARE DALL’AMERICA TRUMPIANA? MEGLIO IL CHIANTISHIRE DELLA TOSCANA O L’ALGARVE PORTOGHESE? FINCHE' IL POLITOLOGO IAN BREMMER HA TUONATO: “TUTTI VOI AVETE CASE ALL’ESTERO, E POTETE FUGGIRE QUANDO VOLETE. MA SE QUI, OGGI, CI FOSSE UN OPERAIO DEMOCRATICO, VI FAREBBE A PEZZI…”

meloni musk trump

DAGOREPORT – TEMPI DURI PER GIORGIA - RIDOTTA ALL'IRRILEVANZA IN EUROPA  DALL'ENTRATA IN SCENA DI MACRON E STARMER (SUBITO RICEVUTI ALLA CASA BIANCA), PER FAR VEDERE AL MONDO CHE CONTA ANCORA QUALCOSA LA STATISTA DELLA GARBATELLA STA FACENDO IL DIAVOLO A QUATTRO PER OTTENERE UN INCONTRO CON TRUMP ENTRO MARZO (IL 2 APRILE ENTRERANNO IN VIGORE I FOLLI DAZI AMERICANI SUI PRODOTTI EUROPEI) - MA IL CALIGOLA A STELLE E STRISCE LA STA IGNORANDO (SE NE FOTTE ANCHE DEL VOTO FAVOREVOLE DI FDI AL PIANO “REARM EUROPE” DI URSULA). E I RAPPORTI DI MELONI CON MUSK NON SONO PIÙ BUONI COME QUELLI DI UNA VOLTA (VEDI IL CASO STARLINK), CHE LE SPALANCARONO LE PORTE TRUMPIANE DI MAR-A-LAGO. PER RACCATTARE UN FACCIA A FACCIA CON "KING DONALD", L'ORFANELLA DI MUSK (E STROPPA) E' STATA COSTRETTA AD ATTIVARE LE VIE DIPLOMATICHE DELL'AMBASCIATORE ITALIANO A WASHINGTON, MARIANGELA ZAPPIA (AD OGGI TUTTO TACE) - NELLA TREPIDANTE ATTESA DI TRASVOLARE L'ATLANTICO, OGGI MELONI SI E' ACCONTENTATA DI UN VIAGGETTO A TORINO (I SATELLITI ARGOTEC), DANDO BUCA ALL’INCONTRO CON L'INDUSTRIA DELLA MODA MILANESE (PRIMA GLI ARMAMENTI, POI LE GONNE)... 

elly schlein luigi zanda romano prodi - stefano bonaccini goffredo bettini dario franceschini

DAGOREPORT: ELLY IN BILICO DOPO LA VERGOGNOSA SPACCATURA DEL PD ALL’EUROPARLAMENTO (UNICA VOCE DISSONANTE NEL PSE) SUL PIANO "REARM" DELLA VON DER LEYEN – SENZA LE TELEFONATE STRAPPACUORE DI ELLY AI 21 EUROPARLAMENTARI, E LA SUCCESSIVA MEDIAZIONE DI ZINGARETTI, CI SAREBBERO STATI 16 SÌ, 2 NO E TRE ASTENUTI. E LA SEGRETARIA CON 3 PASSAPORTI E UNA FIDANZATA SI SAREBBE DOVUTA DIMETTERE – NEL PD, CON FRANCESCHINI CHE CAMBIA CASACCA COME GIRA IL VENTO E COL PRESIDENTE BONACCINI CHE VOTA CONTRO LA SEGRETARIA, E’ INIZIATA LA RESA DEI CONTI: PER SALVARE LA POLTRONA DEL NAZARENO, SCHLEIN SPINGE PER UN CONGRESSO “TEMATICO” SULLA QUESTIONE ARMI - ZANDA E PRODI CONTRARI: LA VOGLIONO MANDARE A CASA CON UN VERO CONGRESSO DOVE VOTANO GLI ISCRITTI (NON QUELLI DEI GAZEBO) – A PROPOSITO DI "REARM": IL PD DI ELLY NON PUÒ NON SAPERE CHE, VENENDO A MANCARE L'OMBRELLO PROTETTIVO DEGLI STATI UNITI TRUMPIANI, CON QUEL CRIMINALE DI PUTIN ALLE PORTE, IL RIARMO DEI PAESI MEMBRI E' UN "MALE NECESSARIO", PRIMO PASSO PER DAR VITA A UNA FUTURA DIFESA COMUNE EUROPEA (PER METTERE D'ACCORDO I 27 PAESI DELLA UE LA BACCHETTA MAGICA NON FUNZIONA, CI VUOLE TEMPO E TANTO DENARO...)

davide lacerenza giuseppe cruciani selvaggia lucarelli

TE LO DÒ IO IL “MOSTRO”! – SELVAGGIA LUCARELLI, CHE SBATTE AL MURO GIUSEPPE CRUCIANI, REO DI ESSERE NIENT’ALTRO CHE IL “MEGAFONO” DI LACERENZA, DIMENTICA CHE L’AUTORE DEL PRIMO ARTICOLO CHE HA PORTATO ALLA RIBALTA LE NEFANDEZZE DELLO SCIROCCATO DELLA GINTONERIA E’ PROPRIO LEI, CON UNA BOMBASTICA INTERVISTA NEL 2020 SULLE PAGINE DI T.P.I. (“LA ZANZARA” ARRIVA SOLO NEL 2023) – POI TUTTI I MEDIA HANNO INZUPPATO IL BISCOTTO SULLA MILANO DA PIPPARE DI LACERENZA. IVI COMPRESO IL PALUDATO “CORRIERE DELLA SERA" CHE HA DEDICATO UNA PAGINATA DI INTERVISTA AL "MOSTRO", CON VIRGOLETTATI STRACULT (“LA SCOMMESSA DELLE SCOMMESSE ERA ROMPERE LE NOCI CON L’UCCELLO, VINCEVO SEMPRE!”) - ORA, A SCANDALO SCOPPIATO, I TRASH-PROTAGONISTI DELLE BALORDE SERATE MILANESI SPUNTANO COME FUNGHI TRA TV E GIORNALI. SE FILIPPO CHAMPAGNE È OSPITE DI VESPA A “PORTA A PORTA”, GILETTI RADDOPPIA: FILIPPO CHAMPAGNE E (DIETRO ESBORSO DI UN COMPENSO) LA ESCORT DAYANA Q DETTA “LA FABULOSA”… - VIDEO

andrea scanzi

DAGOREPORT - ANDREA SCANZI, OSPITE DI CATTELAN, FA INCAZZARE L’INTERA REDAZIONE DEL “FATTO QUOTIDIANO” QUANDO SPIEGA PERCHÉ LE SUE “BELLE INTERVISTE” VENGONO ROVINATE DAI TITOLISTI A LAVORO AL DESK: “QUELLO CHE VIENE CHIAMATO IN GERGO ‘CULO DI PIETRA’ È COLUI CHE NON HA SPESSO UNA GRANDE VITA SOCIALE, PERCHÉ STA DENTRO LA REDAZIONE, NON SCRIVE, NON FIRMA E DEVE TITOLARE GLI ALTRI CHE MAGARI NON STANNO IN REDAZIONE E FANNO I FIGHI E MANDANO L'ARTICOLO, QUINDI SECONDO ME C'È ANCHE UNA CERTA FRUSTRAZIONE” - “LO FANNO UN PO’ PER PUNIRMI” - I COLLEGHI DEL “FATTO”, SIA A ROMA CHE A MILANO, HANNO CHIESTO AL CDR DI PRENDERE INIZIATIVE CONTRO SCANZI - CHE FARA’ TRAVAGLIO? - LE SCUSE E LA PRECISAZIONE DI SCANZI - VIDEO!