ITALIA, ARRIVA LA RIPRESA... PER I FONDELLI - NEL PRIMO TRIMESTRE IL PIL TORNA IN NEGATIVO, DELLO 0,1%, E I FALLIMENTI AZIENDALI RAGGIUNGONO UN NUOVO RECORD A 3.811 UNITA'. E POI CI PROPINANO LA BALLA DELLA RIPARTENZA ECONOMICA

1-IL PIL ITALIANO TORNA IN NEGATIVO
Da "La Stampa.it"

La ripresa in Europa corre a due velocità. I paesi più forti lasciano indietro i più deboli. L'Italia torna a veder il segno meno davanti al dato del Prodotto Interno lordo. Il Pil italiano risulta negativo nel primo trimestre del 2014,segnando un calo dello 0,1% rispetto al trimestre precedente che si era chiuso con una crescita dello 0,1%. L'Istat, inoltre, precisa che su base annua il Pil è diminuito dello 0,5%.

L'ultimo trimestre 2013, con un +0,1% congiunturale, aveva interrotto nove trimestri consecutivi di segni negativi. Il Pil acquisito per l'anno in corso è pari a -0,2%. Il calo congiunturale è la sintesi di un incremento del valore aggiunto nel settore dell'agricoltura, di un andamento negativo nell'industria e di una variazione nulla nel comparto dei servizi, spiega l'Istat.

Nello stesso periodo il Pil, in termini congiunturali, è aumentato dello 0,8% nel Regno Unito e ha segnato una variazione nulla negli Stati Uniti. In termini tendenziali, si è registrato un aumento del 3,1% nel Regno Unito e del 2,3% negli Stati Uniti.

Tra i big che fanno bene non manca la Germania. L'economia tedesca è cresciuta nel primo trimestre del 2014 dello 0,8% rispetto ai tre mesi precedenti, registrando l'espansione più forte da tre anni a questa parte. La crescita supera le stime (0,7%) e segna una netta accelerazione dal quarto trimestre 2013 (0,4%). Su base annua il Pil tedesco segna +2,3% destagionalizzato.

La crescita francese invece si arresta nel primo trimestre. Le attese degli analisti sono andate deluse: il Pil segna crescita zero rispetto ai tre mesi precedenti, contro attese per un'espansione dello 0,1% e rispetto al +0,3% dei tre mesi precedenti. Su base annua, invece, il Pil francese è cresciuto dello 0,8%, meno dello 0,9% atteso dagli economisti.


2-AZIENDE, NUOVO RECORD DI FALLIMENTI
Da "La Stampa.it"

Tra gennaio e marzo i fallimenti aziendali sono stati 3.811, il 4,6% in più rispetto allo stesso periodo del 2013. Secondo i dati del Cerved analizzati dall'ANSA è un nuovo record, anche se nei trimestri precedenti i default crescevano a doppia cifra e si registra un calo delle chiusure aziendali con forme diverse dal fallimento.

«Nel primo trimestre 2014 si contano in tutto 23mila chiusure aziendali - commenta Gianandrea De Bernardis, amministratore delegato del Cerved, primo gruppo in Italia nel "credit information" - il 3,5% in meno rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Questo miglioramento è attribuibile alla diminuzione delle liquidazioni volontarie, che hanno fatto registrare un calo del 5%, e delle procedure non fallimentari (-1,4%)», che hanno compensato il continuo aumento dei fallimenti.

In particolare, dopo i correttivi portati dal "decreto del fare" alle normative sui concordati in bianco con l'introduzione della possibilità per i tribunali di nominare un commissario giudiziale che monitori la condotta del debitore, si è fortemente ridotto il ricorso al pre-concordato: nei primi tre mesi si contano circa 800 domande, in calo del 48% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Per quel che riguarda i soli fallimenti, questi crescono in tutto il territorio ad eccezione del Nord-Est, in cui si registra un calo dell'1,8% e dove però nei quattro trimestri precedenti si è registrato un boom con tassi molto più elevati rispetto al resto della penisola. La crescita dei default è continuata nel Nord-Ovest (+3,7%), nel Mezzogiorno e nelle Isole (+5,7%), ma soprattutto nel Centro con un incremento del 10,3%.

«A soffrire maggiormente è il settore dei servizi (+7,3%) e quello delle costruzioni (+6,3%). Ancora in leggero rialzo la manifattura (+0,8%), anche se segna una decisa frenata rispetto ai dati dell'ultimo trimestre 2013», conclude De Bernardis.

 

Veltroni Giannini Saccomanni SACCOMANNI E LETTA MATTEO RENZI E PIERCARLO PADOAN Il fallimento individuale a tutela dei mutuatari h partb RENZI E PADOAN

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…