IVANA GLORIA - LA TRUMP STASERA A 'BALLANDO' CON RUBICONDI: ''DONALD MI DISSE 25 ANNI FA CHE SI SAREBBE CANDIDATO. IO E LUI SAREMO AMICI PER SEMPRE. ERA ASSOLUTAMENTE UN BUON MARITO''. NON DICEVA PROPRIO COSÌ DURANTE IL DIVORZIO, MA ORA È PRESIDENTE E NON STIAMO A GUARDARE IL CAPELLO... - ''AMO L'ITALIA E GLI ITALIANI: DUE NE HO SPOSATI E CON UNO MI SONO FIDANZATA. MA ORA NON AVREI ALTRI FIGLI''. GRAZIE DELLA PRECISAZIONE, A 69 ANNI...
Chiara Maffioletti per il ''Corriere della Sera''
Mentre parla, torna di continuo l' immagine della sua America. Quella degli anni Ottanta, del lusso sfacciato, dei Martini con l' oliva obbligatori a ogni party, dei capelli cotonati e dei gioielli mai troppo esosi.
Ma nel tono di Ivana Trump non c' è spocchia. Anzi, la naturalezza quasi ingenua di una ragazza di 69 anni («i miei nipoti hanno il divieto di chiamarmi nonna, al massimo Ivana-ma»), che da aspirante sciatrice in Cecoslovacchia è diventata una delle donne più potenti e ricche del mondo.
Questa sera, parteciperà su Rai1 a Ballando con le stelle.
«Sono arrivata mercoledì da New York, un viaggio lungo. Ma a Roma sono all' Hotel de Russie, tra i miei preferiti. E così, dopo una cena adorabile e una bella dormita sono venuta da Milly: ballerò e poi mi intervisterà, non vedo l' ora».
È stata la prima moglie di Trump: è ancora in contatto con il presidente?
«Sono in rapporti cordiali con tutti i miei ex. C' è una chimica tra due persone, o non ci faresti figli, non li sposeresti. Con Donald ci sentiamo una volta al mese: si immagina quanto è impegnato. Sta facendo un gran lavoro».
Si fida di lui come presidente?
«Sì, sta gestendo il Paese come una delle sue imprese. Era quello di cui l' America aveva bisogno».
ivana e donald trump con il padre fred
È vero che è stata lei a infondere a Trump la passione per l' oro?
«Appartiene a entrambi. Quando abbiamo preso il Plaza Hotel, un albergo vecchia maniera, abbiamo adorato i capitelli, le colonne. Amiamo lo stile napoleonico: quello che non luccica non fa per me».
Aveva mai parlato dell' idea di fare politica quando eravate sposati?
«In effetti sì. Più o meno 25 anni fa aveva detto: forse dovrei candidarmi. Ma allora eravamo molto impegnati con gli hotel, i casinò, io gestivo quello di Atlantic City, ci andavo ogni giorno in elicottero da New York. Non avevamo tempo per la politica. Poi è arrivato. Anche io, come tutti, non mi aspettavo la sua vittoria».
Come era come marito?
«Era assolutamente un buon marito. Molto impegnato, ma anche io lo ero. E nel mentre abbiamo cresciuto tre figli meravigliosi (da poco è uscito il suo libro Crescere un Trump, ndr). Donald è stato leale e un grande lavoratore: non fumava, non beveva e non si drogava di certo».
È orgogliosa di sua figlia Ivanka?
«Molto. Si è trasferita a Washington, sta aiutando suo padre e trovando il tempo per i suoi figli. Ormai ho tanti nipoti, però, lo ripeto, nessuno mi può chiamare nonna. Detto questo, i miei bambini si stanno comportando benissimo e i rapporti con i miei ex vanno a gonfie vele: non ho nulla di cui lamentarmi».
Cambierebbe niente del suo passato?
«Non ho ripianti, ho avuto una vita fantastica, dei bellissimi figli, una gran carriera.
Ora apprezzo la libertà, la possibilità di fare quello che voglio quando voglio. Mi è stato offerto di diventare ambasciatrice americana in Repubblica Ceca: ho rifiutato perché è un lavoro a tempo pieno e avrei dovuto dire arrivederci a New York, alla Florida e a Saint Tropez».
La libertà è una sua conquista anche nelle relazioni?
«Non penso mi sposerò ancora e sono sicura che non avrò altri figli: ho chiuso bottega in quel senso».
Cosa pensa del movimento «Mee too»?
«Lo comprendo anche se non mi è mai successo niente del genere: non sono mai stata anche solo toccata in modo inappropriato. Immagino come si sentano le donne il cui capo fa qualcosa di sbagliato: terrorizzate. Ora gli uomini sanno che non è giusto relazionarsi così alle donne: siamo uguali e io non tocco un uomo con cui lavoro. Gli stringo al mano, al massimo. Più donne ne parleranno e più uomini saranno costretti a riflettere sulle loro azioni».
Riguarda anche i politici?
«Sì, anche i politici e nessuno può essere scusato».
Nessuno, nessuno?
«Nessuno».
È felice di scendere in pista questa sera?
«Non son certa di essere felice di quello: non ballo da quando ero bambina... poi solo in discoteca, alla John Travolta. Ma amo la televisione e Ballando è un programma elegante: ho accettato di partecipare perché è per una notte. Più di tutto sono felice di essere a Roma: amo l' Italia e gli italiani, specie gli uomini.
Ne ho sposati due e sono stata fidanzata con uno per anni. L' iniziale del loro nome era sempre la erre: Riccardo (Mazzucchelli, sposato nel 1995), Roffredo (Gaetani, suo compagno dal 1997) e Rossano (Rubicondi, sposato nel 2008: questa sera ballerà con lui). Se avrò un prossimo uomo, dovrà avere un nome che ha a che fare con l' arte: Raffaello o qualcosa del genere».
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