silvio berlusconi jole santelli

TANTO TUONÒ CHE JOLE – CHI È, CHI NON È E CHI SI CREDE DI ESSERE JOLE SANTELLI, LA “PREVITIANA” CANDIDATA DEL CENTRODESTRA IN CALABRIA – CARA AMICA DI FRANCESCA PASCALE, HA AVUTO UNA CARRIERA FULMINANTE. NEL 2001 DIVENTÒ SOTTOSEGRETARIO DI CASTELLI E DA ALLORA HA SEMPRE MESSO A DISPOSIZIONE DEL PARTITO LA SUA ESPERIENZA GIURIDICA – IL RITRATTO VELENOSETTO DEL “FATTO”

Lucio Musolino per “il Fatto quotidiano”

 

jole santelli 3

La previtiana all' assalto della Calabria. Durante la conferenza stampa di presentazione, Jole Santelli si era definita "candidata per fato". In realtà il destino c' entra poco con le fortune dell' ex sottosegretario alla Giustizia. Piuttosto sono state le relazioni, politiche e non, che ha coltivato sin da ragazza, ad avergli aperto qualsiasi porta. Parlamentare dal 2001 (cinque legislature), la candidata del centrodestra in Calabria è stata deputata per quasi la metà dei suoi 51 anni, festeggiati proprio ieri, nel giorno della presentazione delle liste che la sosterranno alle elezioni del 26 gennaio.

previti berlusconi

 

Dagli anni Novanta, la Santelli vive di "pane e politica" nei salotti romani, sponda Cesare Previti e Marcello Pera, e in quelli con vista Arcore, dalle parti di Casatenovo e precisamente a Villa Maria, dove vive la sua cara amica Francesca Pascale, la fidanzata di Silvio Berlusconi.

 

jole santelli marcello pera

A dispetto della storica scarsa empatia tra la Calabria e Santelli, la sua è stata una carriera fulminante: iscritta a Forza Italia dalla sua fondazione, è subito entrata nell' ufficio legislativo del partito. Erano gli anni in cui, come avvocato, collaborava con lo studio di Cesare Previti: 8 mesi fondamentali per entrare nel cerchio magico di B. Finì a coordinare il dipartimento giustizia di Forza Italia, a stretto contatto con Marcello Pera che assunse proprio la sorella minore di Jole, Roberta Santelli, come assistente parlamentare, prima nella sua segreteria particolare e poi in quella della presidenza del Senato.

jole santelli

 

maria vittoria brambilla beatrice lorenzin nunzia de girolamo jole santelli

Un incarico che la più giovane delle Santelli mantenne fino al 2016, quando fu assunta nello staff del sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, la cui vice era proprio Jole: è ancora lì, Roberta, nonostante la sorella si sia dimessa dopo che Berlusconi l' ha indicata, proprio al posto di Occhiuto, come candidata governatrice.

 

ROBERTO CASTELLI UMBERTO BOSSI

Tornando indietro, va ricordato che quello di Jole Santelli nella politica nazionale fu un debutto col botto: nel 2001, neoeletta nel collegio di Paola, finì in via Arenula come sottosegretario del Guardasigilli leghista Roberto Castelli. Da allora ha sempre messo a disposizione del partito, per così dire, la sua esperienza giuridica.

 

jole santelli 12

Quando ci sono condanne la sua dichiarazione non manca mai: Previti? "Processo mediatico e politico"; Dell' Utri? "Sentenza che provoca sconcerto"; e via così. Quando esce dallo spartito, peraltro, incorre in qualche infortunio: mirabile, a suo modo, l' intervista rilasciata nel 2014 alle Iene quando definì l' Isis "un progetto anti-terrorismo".

 

silvio berlusconi jole santelli

Mai sfiorata da guai giudiziari, il nome della candidata Jole Santelli comparì solo in una vecchia intercettazione all' interno dello studio di Paolo Romeo, ex parlamentare del Psdi condannato per concorso esterno con la 'ndrangheta e oggi imputato nel maxi-processo "Gotha". Era il 5 agosto 2003 quando una donna, probabilmente una dipendente del ministero della Giustizia, si lamentava con Romeo dicendo di aver "contattato la segreteria dell' onorevole Valentino per un trasferimento in Calabria". Il tentativo non funzionò e "insieme al fidanzato - è scritto nell' informativa della polizia - cercava un' altra raccomandazione attraverso l' onorevole Santelli, la quale si è prodigata ed è riuscita ad ottenere il trasferimento".

jole santelli 1

 

LA CONDANNA DI BERLUSCONI PELLEGRINAGGIO A PALAZZO GRAZIOLI JOLE SANTELLI E ROBERTO FORMIGONI

Negli ultimi anni, tra i fedelissimi della Santelli c' era Luca Mannarino, ex tesoriere di Forza Italia in Calabria del quale la candidata ha sottolineato più volte "la competenza e la cultura manageriale". È lo stesso Mannarino che da ex presidente di Fincalabra nel 2017 è finito al centro di un' inchiesta per peculato sui fondi comunitari che la Regione doveva spendere per lo sviluppo delle Pmi. Da domani inizia la campagna elettorale e la squadra è già pronta: tra i candidati nella lista "Santelli Presidente" c' è pure un transfuga del Pd di Vibo Valentia, Vito Pitaro, non indagato ma citato più volte nelle carte dell' inchiesta "Rinascita".

jole santelli 6jole santelli e antonino carusojole santelli nunzia de girolamojole santelli 7jole santelli 11jole santelli 4

Ultimi Dagoreport

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…