GRILLINI BIFRONTE - MENTRE JUNCKER E DI MAIO SI MENANO (''I NAZIONALISTI STUPIDI VANNO OSTACOLATI''), FICO A BRUXELLES CAREZZA MOSCOVICI: ''ABBASSIAMO I TONI, NO A PREGIUDIZI ANTI-EUROPEI, LAVORIAMO INSIEME SULLA MANOVRA''. IL COMMISSARIO: ''APPREZZO IL SUO DISCORSO EUROPEISTA'' - MA OGGI CI SI È MESSO ANCHE IL CAPO DEL FONDO SALVA-STATI: ''L'ITALIA PREOCCUPA, SPECIALMENTE LE BANCHE'' - VIDEO: JUNCKER BALLA E PRENDE PER IL CULO LA MAY (POI NON VI LAMENTATE SE VI CHIAMANO UBRIACONE)
- JUNCKER, OSTACOLARE MARCIA DEI NAZIONALISTI STUPIDI
(ANSA) - "Opero un distinguo tra gli euroscettici, che hanno delle domande, ed i populisti limitati con i nazionalisti stupidi. Non sono la stessa cosa. Dobbiamo ostacolare questa marcia verso la non Europa ispirata dai populisti stupidi e dai nazionalisti limitati". Così il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, spiegando che "bisogna rispettare coloro che sono scettici, che nutrono un certo scetticismo nei confronti dell'Europa, e questo deve alimentare un dibattito".
- JUNCKER, DOBBIAMO DIRE NO A TUTTI MOVIMENTI POPULISTI
(ANSA) - "Dobbiamo dire no a tutti i movimenti populisti". Così il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker parlando dal podio, in occasione dell'apertura della Settimana europea delle città e delle regioni. "Ai partiti tradizionali dico che non devono" copiare "i partiti populisti. Perché gli elettori sceglieranno gli originali, invece dobbiamo dire no a tutti i movimenti populisti", ha affermato.
- JUNCKER ARRIVA SUL PODIO E ACCENNA QUALCHE PASSO DI DANZA
(ANSA) - Arrivando sul podio del Comitato europeo delle Regioni il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker ha accennato qualche passo di danza, sulle note di un pianoforte. Alcuni giorni fa Theresa May aveva fatto altrettanto, arrivando al congresso dei Tories sulla colonna sonora degli Abba.
- JUNCKER, I MIEI PASSI DI DANZA? UN COMPLIMENTO A THERESA MAY
(ANSA) - "Un complimento" alla premier britannica Theresa May: così il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker ha motivato, parlando con l'ANSA, i passi di danza che ha accennato arrivando sul podio, per la sessione di apertura della Settimana delle Regioni a Bruxelles. Alla domanda se i suoi passi di danza fossero da considerare un'imitazione del primo ministro della Gran Bretagna, Juncker ha risposto: "Sì. Era un complimento a Theresa May". Alcuni giorni fa il primo ministro britannico aveva accennato passi di danza arrivando al congresso dei Tories, sulla colonna sonora di Dancing Queen degli Abba.
- JUNCKER SALUTA, 'NON VI DICO DOVE VADO O EFFETTI SU BORSE'
(ANSA) - "Mi avrebbe fatto piacere restare ancora ma devo andar via, però non vi dico dove vado altrimenti si rischia di animare le borse". Con questo saluto tra l'ironico e il sibillino il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker si è congedato dalla sessione di apertura della Settimana delle Regioni. Precedentemente aveva già imitato la premier britannica Theresa May arrivando sul palco a passi di danza, e poi aveva invitato a bloccare l'avanzata dei "populisti stupidi".
- REGLING (ESM), SITUAZIONE ITALIA PREOCCUPA, SPECIE BANCHE
(ANSA) - La situazione dell'Italia "è preoccupante", con una rottura con "la cornice di bilancio che i Paesi dell'euro si sono dati all'unanimità, Italia inclusa": c'è "il potenziale per una situazione di conflittualità". A parlare è Klaus Regling, direttore del fondo di salvataggio europeo Esm, che in un'intervista a Bloomberg Tv individua nelle banche l'anello debole della situazione venuta a crearsi con uno spread a 300 punti base.
"C'è un problema" complessivo per l'Italia, spiega Regling, che è la crescita pari alla metà di quella dell'EUrozona da vent'anni ad oggi, e che risale "alla mancanza di riforme convincenti". Allo stesso tempo - spiega il politico ed economista tedesco - l'Italia ha alcuni punti di forza: non ha mai perso l'accesso ai mercati, ha un surplus corrente, e un debito in buona parte in mani nazionali. La situazione dei mercati, secondo Regling, non impatta velocemente il finanziamento del settore pubblico, grazie alla durata media dei bond elevati.
"Ma vediamo che il settore bancario ne soffre quasi immediatamente, per il legame delle banche con il debito sovrano. Il costo di approvvigionamento sale" e dunque "è un punto debole e spero che il governo italiano ne tenga conto". Quanto al braccio di ferro con Bruxelles, l'Italia "sottoporrà il suo piano" entro il 15 ottobre, come previsto, e "solo allora conosceremo tutti i dettagli al di là delle proiezioni, cosa importante per avere un quadro completo. A quel punto la COmmissione Ue valuterà la situazione".
- DI MAIO, SINGOLARI INTERVENTI REGLING E COMMISSARI UE
(ANSA) - "Prima di tutto permettetemi di dire che in questo momento vedere il presidente del fondo salva-stati fare interviste a Bloomberg e dire che ha forti preoccupazioni per le banche italiane è singolare. Così come è singolare che in questi giorni quando lo spread non raggiungeva quota 300 qualche commissario si metteva a parlare...". Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Mario parlando fuori dall'ambasciata italiana a Berlino.
- FICO, NO A PREGIUDIZI UE-ITALIA, LAVORARE SU MANOVRA
(ANSA) - "Abbiamo convenuto tutti di abbassare i toni il commissario si è detto d'accordo anche rispetto alla lotta alla povertà". Lo afferma il presidente della Camera Roberto Fico in un punto stampa da Bruxelles dopo aver visto il commissario Ue per gli Affari Economici Pierre Moscovici. Il dialogo è appena iniziato, con il commissario ci siamo detti che il dialogo è fondamentale che non c'è nessun motivo da parte della commissione di andare contro qualcuno ma di elaborare la strada migliore sulla manovra. Nessuno deve avere pregiudizi, bisogna lavorare sui contenuti".
- MOSCOVICI, APPREZZABILE DISCORSO EUROPEISTA DI FICO
(ANSA) - "Discussione positiva con Roberto Fico: discorso europeista apprezzabile. Un primo contatto che ha permesso di capire meglio le rispettive posizioni. Più il clima sarà disteso, più il nostro dialogo potrà essere costruttivo": così il commissario agli Affari economici Pierre Moscovici in un tweet dopo l'incontro con il presidente della Camera.