barack e michelle obama - kamala harris

KAMALA, IL BURATTINO DEL CLAN OBAMA – CON I DISCORSI DI STANOTTE ALLA CONVENTION DEMOCRATICA, BARACK E MICHELLE HANNO RESO EVIDENTE CHE SONO LORO I VERI “KING-MAKER” DEL PARTITO. SPERIAMO PER LORO CHE VADA MEGLIO RISPETTO AL 2016, QUANDO BARACK APPOGGIÒ HILLARY CLINTON,  CHE FINÌ UMILIATA DA TRUMP – L’EX CONSIGLIERE DI BARACK, DAVIDE PLOUFFE, CHE ORA LAVORA CON KAMALA (NEL MEZZO, UNA RICCA CONSULENZA CON I CINESI DI TIKTOK): “CI GIOCHIAMO TUTTO IN SETTE STATI…” – VIDEO: LA BATTUTA DI MICHELLE SUI “BLACK JOBS”

@msnbc Former President Barack Obama tells the crowd not to boo Donald Trump, but to instead vote during his speech at the DNC. #obama #barackobama #trump #donaldtrump #kamalaharris #dnc #election #2024 #politics #news #fyp ? original sound - MSNBC

 

1. “È IL MOMENTO DI KAMALA” OBAMA GIOCA LA CARTA DEL 2008

Estratto dell’articolo di Paolo Mastrolilli per “la Repubblica”

 

barack e michelle obama convention nazionale democratica di chicago 5

David Plouffe che aveva guidato la corsa di Barack alla Casa Bianca: «Siamo già riusciti - ha detto a Axios - a ridisegnare la geografia della campagna. Un mese fa Nevada, Arizona, Georgia e North Carolina sembravano perduti, ora sono nuovamente in gioco insieme al Blue Wall di Michigan, Pennsylvania e Wisconsin».

 

Ieri sera, mentre usciva la notizia dei 500 milioni di dollari raccolti da Harris in un solo mese, il compito di Obama è stato assai più complesso di fornire un po’ di consiglieri e suggerimenti. Quando Biden ha annunciato il ritiro, lui è stato fra gli ultimi del partito ad appoggiarla. Ha detto di averlo fatto perché voleva svolgere il compito del padre nobile che riunificava i democratici, ma i maligni avevano sospettato altro. Dopo aver preferito Hillary Clinton al suo vice Biden nel 2016, non voleva interpretare ancora il ruolo dell’accoltellatore.

 

 

KAMALA HARRIS JOE BIDEN - CONVENTION DEMOCRATICA A CHICAGO

Allora aveva commesso un errore fatale, perché magari Joe non avrebbe perso gli Stati del Blue Wall e la Casa Bianca, e ora non intendeva ripeterlo. Altri poi sostenevano che volesse mini-primarie per selezionare un altro candidato, magari sua moglie, perché non aveva molta fiducia in Kamala.

 

Tutte queste speculazioni, o gratuite malignità, sono scomparse ieri sera, quando prima Michelle ha usato la sua popolarità per presentare Barack, e poi lui ha cercato di ricostruire per Harris il movimento che lo aveva portato alla Casa Bianca, mentre lei teneva un comizio in Wisconsin.

David Plouffe

 

Non solo un discorso di appoggio, e magari riconoscimento dei risultati di Biden, volato nel frattempo in California per una vacanza forse suggerita dal rancore. E neppure uno scontato attacco a Trump, che se era una minaccia nel 2016 e nel 2020, ora è un criminale condannato e deciso a prendersi la rivincita a spese dell’America.

 

Molto di più. Obama ieri sera ha separato Harris da Biden, per proiettarla verso il futuro. Ne ha fatto il rinascimento della speranza generata dalla sua candidatura nel 2008, con l’aggiunta del fatto non insignificante di essere donna, e quindi magari sfondare quel soffitto di vetro che Hillary non era riuscita ad infrangere. […]

 

 

2. ESCLUSIVO: IL PRINCIPALE CONSIGLIERE DI HARRIS DICE CHE LA SUN BELT È DI NUOVO IN GIOCO

KAMALA HARRIS E BARACK OBAMA

Traduzione dell’articolo di Erin Doherty per www.axios.com

 

David Plouffe, consigliere senior della campagna presidenziale di Kamala Harris, ha dichiarato martedì, durante un evento di Axios House, che il vicepresidente ha “migliorato notevolmente” la posizione del Partito Democratico in vista di novembre.

 

Perché è importante: Plouffe ha detto a Mike Allen di Axios che i campi di battaglia della Sun Belt sono di nuovo in gioco per i Democratici, dopo essere stati ampiamente considerati fuori portata per il Presidente Biden.

David Plouffe

 

La notizia: “Un mese fa, credo che sarebbe stato difficile per i Democratici competere in Nevada, Arizona, Georgia o North Carolina per vincere”, ha detto Plouffe, che è stato il manager della campagna del Presidente Obama nel 2008.

 

“Penso che questi siano tutti Stati credibili in cui Kamala Harris potrebbe vincere”. Ha detto che le elezioni si ridurranno probabilmente ai sette principali campi di battaglia - Arizona, Nevada, Georgia, Michigan, Wisconsin, Pennsylvania e North Carolina - e al secondo distretto congressuale del Nebraska. “Ci stiamo preparando per una gara che si ridurrà a uno o due voti per distretto”, ha detto.

 

barack obama convention nazionale democratica di chicago

Cosa sta dicendo: “Abbiamo tutti un lavoro da fare. Il 16 è stato molto vicino, il 20 è stato molto vicino, il 24 sarà molto vicino.

 

“Ci stiamo preparando per una gara che si ridurrà a uno o due voti per distretto”, ha detto.

 

“Stiamo parlando di Minnesota, New Mexico, New Jersey, New York, tutti questi Stati che sono ormai fuori portata per Trump”, ha detto. “Penso che siano sette Stati e questo è importante, perché dà a Kamala Harris molti percorsi per arrivare a 270 voti elettorali”.

 

Stato di avanzamento dei lavori: All'inizio di questo mese Harris ha portato una serie di veterani di alto profilo di Obama in ruoli di consulenza senior per la campagna.

 

barack e michelle obama convention nazionale democratica di chicago 1

L'anno scorso Plouffe ha aiutato a consigliare l'amministratore delegato di TikTok su come gestire gli sforzi per vietare l'applicazione negli Stati Uniti. Ha tagliato i ponti con TikTok quando ha assunto il ruolo di consulente per la campagna di Harris.

ABBRACCIO TRA KAMALA HARRIS E JOE BIDEN ALLA CONVENTION NAZIONALE DEL PARTITO DEMOCRATICO A CHICAGOmichelle obama convention nazionale democratica di chicago KAMALA HARRIS E BARACK OBAMAmichelle e barack obama convention nazionale democratica di chicago barack e michelle obama convention nazionale democratica di chicago 3michelle obama convention nazionale democratica di chicago 2michelle obama convention nazionale democratica di chicago 1barack e michelle obama convention nazionale democratica di chicago barack e michelle obama convention nazionale democratica di chicago 2barack e michelle obama convention nazionale democratica di chicago 4

 

michelle obama convention nazionale democratica di chicago barack obama convention nazionale democratica di chicago

 

.

barack e michelle obama convention democratica a chicago 4barack e michelle obama convention democratica a chicago 5KAMALA HARRIS JOE BIDEN - CONVENTION DEMOCRATICA A CHICAGO

Ultimi Dagoreport

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NIN CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...