KARMA GOOGOOSHA - LA FIGLIA-POPSTAR DEL DITTATORE DELL’UZBEKISTAN SEGREGATA E MALMENATA - MA NESSUNO SI FILA LE SUE GRIDA DI AIUTO: FINCHÉ È STATA LA COCCA DEL PADRE, HA ACCUMULATO DENARO E APPOGGIATO LE VIOLENZE SUL POPOLO. CHE ORA HA LA SUA VENDETTA

1. VIDEO - GOOGOOSHA - ROUND RUN

 


2. VIDEO - GOOGOOSHA - "HOW DARE"

 


2. GOOGOOSHA, LA VENDETTA - LA COCCA DEL REGIME È PRIGIONIERA IN CASA
Nicola Lombardozzi per ‘Il Venerdì - La Repubblica'

C'è una bella donna, bionda ed elegante, che grida aiuto da qualche parte di un Paese lontano e dimenticato. Qualcuno la ricorderà anche come cantante pop dal look ricercato e dall'erotismo appena accennato. Per commuoversi ancora un po' basta andare su YouTube, digitare il suo esotico nome d'arte GooGoosha e vederla nei suoi anni migliori mentre balla felice tra vallate e antichi palazzi del suo Uzbekistan.

Proprio lì, in questa repubblica centro asiatica che fu un pezzo dell'Unione Sovietica, GooGoosha è prigioniera. Segregata in casa insieme alla figlia, tenuta giorno e notte sotto controllo da telecamere piazzate ovunque, malmenata senza motivo da brutali guardiani che un tempo erano alle sue dipendenze, costretta a comunicare con il resto del mondo attraverso qualche riga su twitter o con disperati bigliettini affidati tra mille rischi a qualche domestica di fiducia.

Eppure nessuno tra le decine di migliaia di uzbeki costretti a fuggire in giro per il mondo da una dittatura spietata si preoccupa per lei. Non le perdonano di essere nientemeno che Gulnara Karimova, figlia maggiore, e fino a pochi anni fa prediletta, di Islam Karimov, presidente padrone del'Uzbekistan accusato di stragi di oppositori da tutte le organizzazioni internazionali.

Il suo grido d'aiuto non serve a riscattare agli occhi delle vittime un passato recente in cui Gulnara, 42 anni, era il volto glamour del regime, corteggiata da case di moda, banche, multinazionali attratte dalla spaventosa disponibilità di denaro della famiglia Karimov.

Destinata, si diceva, a succedere al padre, Gulnara aveva sempre ignorato le sofferenze del suo popolo. Avallando un'immagine falsa e patinata dell'Uzbekistan post sovietico, e accumulando una fortuna personale tra Ginevra e New York. In un Paese dove la polizia utilizza per i potenziali contestatori la tecnica della «bollitura a morte», la bella Gulnara non poteva che essere segretamente odiata da tutti i sudditi infelici.

E oggi che a sua volta è finita per diventare vittima di soprusi e violenze, nessuno si cura di lei. Anzi, i suoi capricci di un tempo alimentano il desiderio represso di vendetta che molti provavano quando, per esempio, i bambini delle elementari, deportati annualmente per la raccolta del cotone di Stato, venivano costretti a sentire per tutto il giorno le sue canzoni sparate a palla dagli altoparlanti.

O quando ogni Tv del Paese mandava in onda interminabili reportage sulle sue svampite esibizioni da star in celebrazioni patriottiche. Adesso GooGoosha è nel pieno di un dramma shakespeariano. Prigioniera al termine di una crudele guerra di gelosie e di potere con la madre e con la sorella minore che l'aveva sempre sofferta e invidiata. Il Padre si è convinto di non potersi fidare di lei e ne ha ordinato la segregazione. Lei scrive di aver capito: «In questo Paese la Verità non ha diritto di cittadinanza». Cauti, tra mille paure, i suoi concittadini commentano con cinismo: «Troppo tardi».

 

Sting And Gulnara Karimova googoosha Googoosha Googoosha Googoosha googoosha Gulnara Karimova googoosha con clinton

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