ali khamenei benjamin netanyahu

KHAMENEI, IL SOLITO GUAPPO DI CARTONE – LA GUIDA SUPREMA IRANIANA MINACCIA: “IL MALEVOLO REGIME DI ISRAELE SARÀ PUNITO” DOPO IL RAID A DAMASCO, IN CUI È MORTO IL GENERALE MOHAMAD REZA ZAHEDI. MA TEHERAN NON HA INTENZIONE DI FARSI TRASCINARE IN UNA GUERRA CHE PUÒ SOLO PERDERE – IL SOSTEGNO AMERICANO A ISRAELE, AL DI LÀ DELLE CONDANNE FORMALI, È SOLIDO: ARRIVANO NUOVI F-35, BOMBE E 2,5 MILIARDI DI AIUTI (ALTRO CHE UCRAINA) LA TENTAZIONE DI NETANYAHU PER SALVARE LE PENNE: COSTRINGERE HEZBOLLAH E L’IRAN A INTERVENIRE...

ali khamenei

1. KHAMENEI, PUNIREMO ISRAELE PER L'ATTACCO A DAMASCO

(ANSA) - Il malevolo regime di Israele sarà punito per mano dei nostri coraggiosi uomini. Lo ha affermato la Guida suprema dell'Iran, Ali Khamenei, promettendo una reazione di Teheran per il raid contro l'edificio consolare dell'ambasciata iraniana a Damasco, attribuito a Israele. Li faremo pentire per questo crimine, ha aggiunto Khamenei, come riporta la tv di Stato iraniana.

 

2. CREMLINO, 'A DAMASCO ATTO DI AGGRESSIONE DI ISRAELE'

(ANSA) - "Un atto di aggressione" e una "violazione della legge internazionale: così il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dalla Tass, ha definito il bombardamento israeliano di ieri sul consolati iraniano a Damasco.

 

3. IDF, 'DRONE HA COLPITO A NORD DI EILAT, FUORI DA ISRAELE'

raid israeliano contro l ambasciata iraniana a damasco, in siria 8

(ANSA) - TEL AVIV, 02 APR - Un drone, di origine sconosciuta, ha colpito un'area aperta - probabilmente in Giordania - al di fuori del territorio israeliano a nord di Eilat. Lo ha fatto sapere il portavoce militare. Una fonte ufficiale del comune di Eilat ha spiegato che il drone ha colpito un'area a circa 200 metri dal confine. L'Autorità israeliana aeroportuale ha precisato che l'aeroporto di Ramon non è stato colpito.

 

4. L'ULTIMA TRAPPOLA DI BIBI APRIRE UN NUOVO FRONTE PER NON PERDERE IL POTERE

Estratto dell’articolo di Giordano Stabile per “la Stampa”

 

Vladimir Putin Ali Khamenei Ebrahim Raisi

Il ministro della Difesa Yoav Gallant è tornato dalla sua ultima missione a Washington con il massimo dei risultati. Un nuovo pacchetto di aiuti da 2,5 miliardi di dollari che fornirà a Israele nuovi cacciabombardieri F-35 e soprattutto munizioni e bombe per proseguire l'offensiva. Anzi le offensive. Su Gaza, con l'incombente assalto a Rafah, e a Nord, contro le milizie sciite in Libano e Siria, e contro gli ufficiali iraniani che le coordinano.

 

netanyahu biden

Alla fine dei colloqui alla Casa Bianca Gallant aveva sottolineato come avrebbe «ampliato» le operazioni proprio su questo fronte. Ne è seguito il più pesante raid sull'aeroporto di Aleppo da anni, con una cinquantina di militari siriani e combattenti di Hezbollah uccisi e poi, ieri, il colpo al consolato di Teheran a Damasco, con l'eliminazione del generale Mohamad Reza Zahedi, che certo non è il comandante Qassem Suleimani ma resta un bersaglio di altissimo livello in un luogo simbolico. Come dire, non ci sono più linee rosse.

 

Il premier Benjamin Netanyahu ha incassato quello che voleva sul fronte internazionale, che per lui significa soltanto una cosa. Continuare a godere dell'appoggio incondizionato degli Stati Uniti. Dopo il mancato veto alla risoluzione dell'Onu […], il presidente Joe Biden si è quasi voluto scusare.

Lloyd Austin Yoav Gallant

 

L'inquilino della Casa Bianca è un convinto sostenitore dello Stato ebraico, ha ripetuto più volte che uno degli incontri che più lo hanno segnato è stato quello con Golda Meir. È pressato sul fronte interno dalla fronda propalestinese nel partito democratico e nell'elettorato più giovane, ma non cede sui suoi principi.

 

A Israele non mancheranno mai le munizioni, come invece accade all'Ucraina. Washington ha solo dilazionato l'operazione su Rafah, sostituita dalla «bonifica» definitiva dell'ospedale di Al-Shifa.

 

Il fronte Nord non può invece ancora essere aperto, per quanto riguarda le operazioni di terra. Un numero troppo elevato di militari di qualità è tuttora impegnato nella Striscia. […]

raid israeliano contro l ambasciata iraniana a damasco, in siria 15

Per adesso un segnale forte a Teheran comunque va dato. E i raid si alzano di livello un gradino alla volta.

 

L'Iran, hanno spiegato più volte i dirigenti della Repubblica islamica, reagirà soltanto con lanci di missili e droni da parte delle milizie alleate, come quello iracheno che l'altro ieri ha colpito una base di Eilat, sul Mar Rosso. È questo il fronte che dà più grattacapi a Israele. Il porto di Eilat è desertificato, gli attacchi alle navi mercantili da parte degli Houthi yemeniti hanno azzerato i traffici.

 

Bisogna circumnavigare l'Africa e arrivare fino ad Haifa, sul Mediterraneo, con un aumento dei costi terrificante e ulteriori danni all'economia, che nell'ultimo trimestre del 2023 ha visto una caduta del Pil, annualizzata, del 12 per cento.

 

vladimir putin ali khamenei

Se per la distruzione della forza bellica di Hamas bisognerà attendere mesi, l'Iran rimane lì. Tutti i tentativi di farlo crollare dall'interno sono falliti. La guerra in Ucraina lo ha messo al centro di un'alleanza euroasiatica con Russia e Cina. Lo stop Onu all'acquisto di armi da parte degli ayatollah è scaduto e Vladimir Putin è pronto a cedere alcuni dei non moltissimi cacciabombardieri moderni che riesce a produrre.

 

L'eredità lasciata da Suleimani […] è molto ricca. La rete di milizie sciite nella regione è in grado di colpire Israele da quattro diversi Paesi, senza che Teheran venga coinvolta direttamente. La scelta di investire sulla "causa palestinese" ha attirato simpatie nel mondo sunnita e permesso di stoppare le normalizzazioni tra Stato ebraico e monarchie arabe. L'Iran ha riavviato nell'ultimo anno le relazioni diplomatiche e commerciali sia con l'Arabia Saudita che con gli Emirati, i due pesi massimi nel Golfo.

 

raid israeliano contro l ambasciata iraniana a damasco, in siria 14

Ed ecco che Netanyahu […] si trova in un passaggio difficile. Sul fronte interno deve gestire proteste sempre più aggressive, dall'alto potenziale simbolico. […] L'ala centrista del governo chiede di arruolare i figli degli Haredim, gli ultraortodossi, in quanto non si capisce perché debbano stare al caldo e al sicuro, mentre gli altri giovani rischiano la pelle nel dedalo di macerie e tunnel nella Striscia. I partiti della destra minacciano di uscire dalla maggioranza se cederà. I parenti degli ostaggi esigono che in un modo o nell'altro liberi i prigionieri. Ma se l'esercito assalta quel campo profughi di oltre un milione di disperati che è diventata Rafah, all'Aja le accuse sul presunto genocidio rischiano di diventare incalzanti.

 

JOE BIDEN - BENJAMIN NETANYAHU

E allora può esserci la tentazione di alzare talmente il tiro a Nord da trascinare le milizie sciite e con esse l'intera Repubblica islamica nel conflitto. Non si può far fuori un primo ministro in un Paese che si difende su due fronti. Ma come ha spiegato uno degli spin doctor di Ali Khamenei in politica estera, Sayyed Marandi, questo è l'errore che Teheran "proprio si rifiuta di fare".

 

In lontananza, a novembre, c'è ancora la carta Donald Trump. Forse il suo sostegno andrà oltre quello di Biden, ma non di molto par di capire dalle ultime dichiarazioni del tycoon. Impegnata su un fronte che voleva evitare, l'Ucraina, impelagata contro voglia in un altro che voleva lasciare, il Medio Oriente, l'America che teme l'ascesa cinese lotta con tutte le sue forze contro l'allargamento del conflitto. Le munizioni a Israele non mancheranno mai. Ma per difendersi, non per incendiare l'intera regione.

JOE BIDEN - BENJAMIN NETANYAHU biden netanyahu 2raid israeliano contro l ambasciata iraniana a damasco, in siria 7raid israeliano contro l ambasciata iraniana a damasco, in siria 10raid israeliano contro l ambasciata iraniana a damasco, in siria 2raid israeliano contro l ambasciata iraniana a damasco, in siria 3raid israeliano contro l ambasciata iraniana a damasco, in siria 12raid israeliano contro l ambasciata iraniana a damasco, in siria 13raid israeliano contro l ambasciata iraniana a damasco, in siria 11

 

JAKE SULLIVAN YOAV GALLANTraid israeliano contro l ambasciata iraniana a damasco, in siria 6raid israeliano contro l ambasciata iraniana a damasco, in siria 1

Ultimi Dagoreport

jd vance roma giorgia meloni

DAGOREPORT – LA VISITA DEL SUPER CAFONE VANCE A ROMA HA VISTO UN SISTEMA DI SICUREZZA CHE IN CITTÀ NON VENIVA ATTUATO DAI TEMPI DEL RAPIMENTO MORO. MOLTO PIÙ STRINGENTE DI QUANTO È ACCADUTO PER LE VISITE DI BUSH, OBAMA O BIDEN. CON EPISODI AL LIMITE DELLA LEGGE (O OLTRE), COME QUELLO DEGLI ABITANTI DI VIA DELLE TRE MADONNE (ATTACCATA A VILLA TAVERNA, DOVE HA SOGGIORNATO IL BUZZURRO), DOVE VIVONO DA CALTAGIRONE AD ALFANO FINO AD ABETE, LETTERALMENTE “SEQUESTRATI” PER QUATTRO GIORNI – MA PERCHÉ TUTTO QUESTO? FORSE LA SORA “GEORGIA” VOLEVA FAR VEDERE AGLI AMICI AMERICANI QUANTO È TOSTA? AH, SAPERLO...

giovanbattista fazzolari giorgia meloni donald trump emmanuel macron pedro sanz merz tusk ursula von der leyen

SE LA DIPLOMAZIA DEGLI STATI UNITI, DALL’UCRAINA ALL’IRAN, TRUMP L’HA AFFIDATA NELLE MANI DI UN AMICO IMMOBILIARISTA, STEVE WITKOFF, DALL’ALTRA PARTE DELL’OCEANO, MELONI AVEVA GIÀ ANTICIPATO IL CALIGOLA DAZISTA CON LA NOMINA DI FAZZOLARI: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO (2018) CHE GESTISCE A PALAZZO CHIGI SUPERPOTERI MA SEMPRE LONTANO DALLA VANITÀ MEDIATICA. FINO A IERI: RINGALLUZZITO DAL FATTO CHE LA “GABBIANELLA” DI COLLE OPPIO SIA RITORNATA DA WASHINGTON SENZA GLI OCCHI NERI (COME ZELENSKY) E UN DITO AL CULO (COME NETANYAHU), L’EMINENZA NERA DELLA FIAMMA È ARRIVATO A PRENDERE IL POSTO DEL MINISTRO DEGLI ESTERI, L’IMBELLE ANTONIO TAJANI: “IL VERTICE UE-USA POTREBBE TENERSI A ROMA, A MAGGIO, CHE DOVREBBE ESSERE ALLARGATO ANCHE AGLI ALTRI 27 LEADER DEGLI STATI UE’’ – PURTROPPO, UN VERTICE A ROMA CONVINCE DAVVERO POCO FRANCIA, GERMANIA, POLONIA E SPAGNA. PER DI PIÙ L’IDEA CHE SIA LA MELONI, OSSIA LA PIÙ TRUMPIANA DEI LEADER EUROPEI, A GESTIRE L’EVENTO NON LI PERSUADE AFFATTO…

patrizia scurti giorgia meloni giuseppe napoli emilio scalfarotto giovanbattista fazzolari

QUANDO C’È LA FIAMMA, LA COMPETENZA NON SERVE NÉ APPARECCHIA. ET VOILÀ!, CHI SBUCA CONSIGLIERE NEL CDA DI FINCANTIERI? EMILIO SCALFAROTTO! L’EX “GABBIANO” DI COLLE OPPIO VOLATO NEL 2018 A FIUMICINO COME ASSESSORE ALLA GIOVENTÙ, NON VI DIRÀ NULLA. MA DAL 2022 SCALFAROTTO HA FATTO IL BOTTO, DIVENTANDO CAPO SEGRETERIA DI FAZZOLARI. “È L’UNICO DI CUI SI FIDA” NELLA GESTIONE DI DOSSIER E NOMINE IL DOMINUS DI PALAZZO CHIGI CHE RISOLVE (“ME LA VEDO IO!”) PROBLEMI E INSIDIE DELLA DUCETTA - IL POTERE ALLA FIAMMA SI TIENE TUTTO IN FAMIGLIA: OLTRE A SCALFAROTTO, LAVORA PER FAZZO COME SEGRETARIA PARTICOLARE, LA NIPOTE DI PATRIZIA SCURTI, MENTRE IL MARITO DELLA POTENTISSIMA SEGRETARIA-OMBRA, GIUSEPPE NAPOLI, È UN AGENTE AISI CHE PRESIEDE ALLA SCORTA DELLA PREMIER…

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEL PIÙ GRANDE RISIKO BANCARIO D’ITALIA? L’ASSEMBLEA DI GENERALI DEL 24 APRILE È SOLO LA PRIMA BATTAGLIA. LA GUERRA AVRÀ INIZIO DA MAGGIO, QUANDO SCENDERANNO IN CAMPO I CAVALIERI BIANCHI MENEGHINI - RIUSCIRANNO UNICREDIT E BANCA INTESA A SBARRARE IL PASSO ALLA SCALATA DI MEDIOBANCA-GENERALI DA PARTE DELL’”USURPATORE ROMANO” CALTAGIRONE IN SELLA AL CAVALLO DI TROIA DEI PASCHI DI SIENA (SCUDERIA PALAZZO CHIGI)? - QUALI MOSSE FARÀ INTESA PER ARGINARE IL DINAMISMO ACCHIAPPATUTTO DI UNICREDIT? LA “BANCA DI SISTEMA” SI METTERÀ DI TRAVERSO A UN’OPERAZIONE BENEDETTA DAL GOVERNO MELONI? O, MAGARI, MESSINA TROVERÀ UN ACCORDO CON CALTARICCONE? (INTESA HA PRIMA SPINTO ASSOGESTIONI A PRESENTARE UNA LISTA PER IL CDA GENERALI, POI HA PRESTATO 500 MILIONI A CALTAGIRONE…)

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - LA DUCETTA IN VERSIONE COMBAT, DIMENTICATELA: LA GIORGIA CHE VOLERA' DOMANI A WASHINGTON E' UNA PREMIER IMPAURITA, INTENTA A PARARSI IL SEDERINO PIGOLANDO DI ''INSIDIE'' E "MOMENTI DIFFICILI" - IL SOGNO DI FAR IL SUO INGRESSO ALLA CASA BIANCA COME PONTIERE TRA USA-UE SI E' TRASFORMATO IN UN INCUBO IL 2 APRILE QUANDO IL CALIGOLA AMERICANO HA MOSTRATO IL TABELLONE DEI DAZI GLOBALI - PRIMA DELLE TARIFFE, IL VIAGGIO AVEVA UN SENSO, MA ORA CHE PUÒ OTTENERE DA UN MEGALOMANE IN PIENO DECLINO COGNITIVO? DALL’UCRAINA ALLE SPESE PER LA DIFESA DELLA NATO, DA PUTIN ALLA CINA, I CONFLITTI TRA EUROPA E STATI UNITI SONO TALMENTE ENORMI CHE IL CAMALEONTISMO DI MELONI E' DIVENTATO OGGI INSOSTENIBILE (ANCHE PERCHE' IL DAZISMO VA A SVUOTARE LE TASCHE ANCHE DEI SUOI ELETTORI) - L'INCONTRO CON TRUMP E' UN'INCOGNITA 1-2-X, DOVE PUO' SUCCEDERE TUTTO: PUO' TORNARE CON UN PUGNO DI MOSCHE IN MANO, OPPURE LEGNATA COME ZELENSKY O MAGARI  RICOPERTA DI BACI E LODI...

agostino scornajenchi stefano venier giovanbattista fazzolari snam

SNAM! SNAM! LA COMPETENZA NON SERVE - ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ DI CDP, CHE SI OCCUPA DI STOCCAGGIO E RIGASSIFICAZIONE DEL GAS NATURALE, SARÀ UN MANAGER CHE HA SEMPRE RICOPERTO IL RUOLO DI DIRETTORE FINANZIARIO, AGOSTINO SCORNAJENCHI – MA DAL GAS ALLA FIAMMA, SI SA, IL PASSO È BREVE: A PROMUOVERE LA NOMINA È INTERVENUTO QUELLO ZOCCOLO DURO E PURO DI FRATELLI D’ITALIA, GIÀ MSI E AN, CHE FA RIFERIMENTO A FAZZOLARI. E A NULLA È VALSO IL NO DELLA LEGA - LA MANCATA RICONFERMA DI STEFANO VENIER, NOMINATO 3 ANNI FA DAL GOVERNO DRAGHI, È ARRIVATA PROPRIO NEL GIORNO IN CUI STANDARD & POOR HA PROMOSSO IL RATING DELLA SNAM…