L’85ENNE GÜNTER GRASS, INVECE DI RILASSARSI AI GIARDINETTI, ANCORA TROMBONEGGIA DI POLITICA: “LA SPD MAI IN UNA COALIZIONE CON LA MERKEL”

Andrea Tarquini per "la Repubblica"

«No, il partito del mio cuore non deve piegarsi a una grande coalizione col centrodestra. Qualsiasi altra soluzione è meno peggio per la Germania, persino un governo di minoranza di Angela Merkel, la cancelliera politicamente vile, priva di coraggio». L'appello alla base viene da Günter Grass, massimo scrittore tedesco vivente e coscienza critica a suo modo della sinistra di Germania, in un'intervista all'agenzia di stampa tedesca
Dpa.

Proprio mentre Spd e Cdu/Csu sono a un passo dall'accordo di governo, avendo già deciso la ripartizione dei ministeri: sei alla Cdu di Angela Merkel, 6 alla Spd, 3 alla Csu bavarese. Ancora una volta, Grass incarnazione germanica scomoda dell'intellettuale
engagé, scende in campo.

«Io consiglio alla Spd e ai suoi membri di non accettare questa Grosse Koalition», dice Grass. L'appello è lanciato agli iscritti al partito, chiamati nei prossimi giorni (probabilmente dal 12 al 16 dicembre) a un voto-referendum interno al partito, che sarà vincolante per il vertice, a dire se accettano o no il patto di legislatura con il centrodestra guidato dalla "donna più potente del mondo".

Perché non bisogna piegarsi alla voglia di potere di Angela Merkel, ma anche perché una maggioranza così vasta non lascia spazio all'opposizione, e ciò danneggia la democrazia. Grass interviene in extremis, per la Grosse Koalition restano da definire intese sulla doppia cittadinanza o il matrimonio gay.

Ma i grandi punti sono definiti: sì al salario minimo chiesto dalla Spd, rigore in politica europea come vuole la Cdu/Csu. E anche: niente nuove tasse ma risanamento duro del bilancio, col pareggio a fine anno prossimo e niente nuovi debiti pubblici a partire dal 2015. Tutto dipende ora dal "sì" o dal "no" vincolante dei militanti Spd. Ecco alcuni passi dell'intervista di Grass alla Dpa:

Che cosa si aspetta dalla prevedibile grande coalizione?
«Posso solo consigliare alla Spd e ai suoi iscritti di non accettare questa Grosse Koalition, e lo dico per molti motivi. Una coalizione dei maggiori partiti è così onnipotente da non lasciare spazio all'opposizione. Ciò danneggia il nostro sistema democratico: Verdi e Linke hanno gruppi parlamentari così piccoli da non poter guidare neanche una commissione parlamentare d'inchiesta».

Quali alternative sarebbero allora possibili?
«Un governo di minoranza Cdu/Csu. Funziona in molte democrazie europee. Nell'ultima legislatura abbiamo anche visto che la Cdu/Csu è stata lasciata sola su questioni-chiave di politica europea dai suoi alleati liberali, ma Spd e Verdi hanno votato insieme alla Cdu/Csu».

Nel datagate pensa che Merkel si sia comportata in modo credibile?
«La signora Merkel è politicamente vile, manca di coraggio. A paragone, ricordo che Schröder disse no alla guerra in Iraq». Grass invita duramente Merkel a difendere i cittadini e la loro privacy dallo spionaggio americano, «cosa che non sta facendo ». E invita Berlino a concedere asilo al whistleblower Edward Snowden: «Io sono a favore, naturalmente ciò andrebbe unito alla concessione di adeguate garanzie di sicurezza per Snowden sul nostro territorio».

 

 

Gunter GrassANGELA MERKEL E IL TELEFONINO EVENTO ELETTORALE MERKEL BRINDISI OBAMA MERKEL FOTO LAPRESSE

Ultimi Dagoreport

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…