big guidi de giorgi

L’AFFARE S’INGROSSA - NUOVI INDAGATI A POTENZA NEL FILONE NAVALE DEL “GUIDI-GATE”: GEMELLI ERA RIUSCITO A METTERE LE MANI (SECONDO I PM GRAZIE ALL’APPOGGIO DI DE GIORGI) SULLA GESTIONE DEL PONTILE MILITARE DEL PORTO DI AUGUSTA, DOVE FACEVA ATTRACCARE LE PETROLIERE

Emanuele Lauria e Marco Mensurati per “la Repubblica

 

GIUSEPPE DE GIORGI GIUSEPPE DE GIORGI

In una procura vuota, di lunedì mattina, con tutti i pm dell’inchiesta in trasferta a Roma, c’è comunque qualcuno che continua a lavorare febbrilmente. «L’inchiesta sulla Legge Navale è arrivata a un momento cruciale», borbotta uno degli investigatori rimasti a Potenza.

 

de giorgi 1de giorgi 1

L’inchiesta sulla “legge navale” è terzo filone dello scandalo che ha portato nei giorni scorsi alle dimissioni del ministro Guidi, quello che riguarda il “traffico di influenze” attraverso il quale Gianluca Gemelli – il compagno dell’ex ministro – era riuscito a mettere le mani su parecchi business nel porto di Augusta, dove la società di Gemelli ha la sede, proprio nello stesso edificio dell’azienda (non operativa da qualche anno) in cui è socio insieme a Ivan Lo Bello, presidente di Unioncamere e mentore del giovane imprenditore.

 

Le ministre Federica Guidi e Maria Elena Boschi alla Camera   Le ministre Federica Guidi e Maria Elena Boschi alla Camera

In particolare, sostengono i pm, Gemelli avrebbe ottenuto, grazie all’appoggio del capo di stato maggiore della Marina Giuseppe De Giorgi, la gestione di uno dei due pontili militari del porto (Augusta è il principale scalo petrolifero del paese).

 

Ma soprattutto avrebbe ottenuto il permesso di far attraccare a quel molo le petroliere, trasformando così la zona in un punto strategico per l’altro suo business, quello del petrolio subappaltato da Total a Tempa Rossa. Ecco perché la polizia giovedì ha acquisito, dalla Marina e alla Port Authority di Augusta, i documenti delle 90 concessioni date a privati nell’intera zona portuale.

 

federica guidi e gianluca gemellifederica guidi e gianluca gemelli

Per ottenere quegli affari Gemelli avrebbe offerto ai suoi interlocutori, e in particolare a De Giorgi, la “solita contropartita”, la stessa che aveva offerto alla Total in cambio del subappalto di Tempa Rossa: un rapporto privilegiato con il ministero della compagna, che proprio nel periodo al centro dell’indagine, autunno-inverno del 2014, ha dato un’importante accelerazione al programma di rinnovamento della flotta della Marina (“Programma navale per la tutela della capacità marittima della difesa”).

 

renzi federica guidirenzi federica guidi

Programma che era stato fortemente voluto da De Giorgi che voleva dare il commiato dalla Marina, prima della pensione, lasciando il segno. Di fatto, lo Stato stanziava 5,4 miliardi di euro in vent’anni per sostituire la flotta.

 

Inizialmente, questi soldi il Mise li avrebbe dovuti ottenere tramite un mutuo. Alla fine si decise per un finanziamento diretto (in maniera tale da poter investire nel programma il capitale risparmiato degli interessi).

federica e guidalberto guidifederica e guidalberto guidi

 

Nel mirino dei magistrati – che hanno iscritto al registro degli indagati numerosi “nuovi” soggetti – non c’è tanto la legge in sé, quanto tutta la rete di relazioni e pressioni indebite che, in quel periodo, ne ha indirizzato l’iter, abbreviandolo.

 

Federica Guidi Federica Guidi

In cambio dei favori ad Augusta, secondo l’ipotesi dei pm, sia De Giorgi sia l’uomo che aveva guidato il governo nell’accelerazione dell’iter della “legge navale”, il burocrate di Stato Valter Pastena (anch’egli indagato per traffico di influenze), avrebbero tratto, «o cercato di trarre», vantaggi personali per ottenere, una volta andati in pensione, prestigiosi ruoli di consulenza.

Ultimi Dagoreport

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...