“SALVINI E CONTE HANNO UNA CULTURA ISTITUZIONALE PARI A QUELLA DEI GORMITI” – RENZI AFFONDA CONTRO I DUE CIUCCI PRESTATI ALLA POLITICA E STRONCA L’IPOTESI BELLONI AL COLLE: “IL CAPO DEI SERVIZI NON DIVENTA CAPO DELLO STATO È UN FATTO DI DECORO ISTITUZIONALE” – ANCHE DI MAIO È SCONCERTATO DI FRONTE ALLA STRATEGIA SUICIDA DEL “CAPITONE” E DEL FU AVVOCATO DEL POPOLO: “INDECOROSO CHE SIA STATO BUTTATO IN PASTO UN ALTO PROFILO COME QUELLO DI ELISABETTA BELLONI. COSÌ NON VA BENE…”
URGE UN T.S.O. PER SALVINI: IN UNA SOLA GIORNATA È STATO CAPACE DI BRUCIARE LA SECONDA CARICA DELLO STATO, POI DI ANNUNCIARE CHE IL CENTRODESTRA NON VUOLE IL BIS DI MATTARELLA; INFINE, IN DUPLEX CON CONTE, PROPORRE ELISABETTA BELLONI PRESIDENTE. L’INTESA TRA I DUE CIUCCI FA FELICE GRILLO E LA MELONI, FA INCAZZARE DI MAIO, TAGLIANDO FUORI PD, LEU, ITALIA VIVA E FORZA ITALIA: MANCO IN NICARAGUA CON ORTEGA IL CAPO DEI SERVIZI SUL COLLE E UN DUPLEX DRAGHI-BELLONI, DUE TECNICI AI MASSIMI VERTICI DELLO STATO
https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/urge-salvini-nbsp-sola-giornata-stato-capace-297860.htm
MATTEO RENZI ALLA MARATONA MENTANA
1 - RENZI CONTRO L'IPOTESI BELLONI AL QUIRINALE: "SALVINI E CONTE HANNO UNA CULTURA ISTITUZIONALE PARI A QUELLA DEI GORMITI"
Da www.la7.it
Matteo Renzi contro l'ipotesi Elisabetta Belloni al Quirinale: "Matteo Salvini e Giuseppe Conte hanno una cultura istituzionale pari a quella dei Gormiti"
2 - L'ASSE CONTE-SALVINI TRA I SOSPETTI DI DI MAIO
Luca Mazza per “Avvenire”
Quando poco dopo le 20 Giuseppe Conte esce da Montecitorio ha l'aria sollevata di chi si sente vicino a centrare un doppio obiettivo politico che, soltanto poche ore prima, sembrava insperato: mantenere Mario Draghi a Palazzo Chigi e impedire una spaccatura fragorosa del Movimento 5 stelle sul voto del nuovo capo dello Stato.
Anzi, sulla prossima presidente della Repubblica. «Ho l'impressione che ci sia la sensibilità di Salvini, spero di tutto il Parlamento, per la possibilità di una presidente donna - afferma il leader dei pentastellati -. Alla fine vedrete che il M5s sarà la forza più compatta se riusciremo a portare tutte le altre forze politiche verso un presidente donna, che mi farebbe tanto piacere ».
ELISABETTA BELLONI LUIGI DI MAIO
Al tavolo delle trattative con Matteo Salvini ed Enrico Letta c'è stato «non solo un nome femminile, ma più d'uno. Perché l'Italia ha tantissime risorse che meritano di essere elevate a quest' alta carica», precisa il capo politico. Nonostante il tentativo di tenere coperta la carta e non svelare un nome, è evidente che in pole c'è Elisabetta Belloni. Come alternative femminili si ragiona anche su Paola Severino (considerata 'votabile' dal M5S) e Marta Cartabia.
GIUSEPPE CONTE CON ENRICO LETTA
Sulla direttrice generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, tuttavia, si consolida l'asse gialloverde, mentre il Pd è più scettico. Se a Salvini la scelta di Belloni consentirebbe di salvaguardare l'alleanza con Giorgia Meloni (la numero uno del Dis piace a Fratelli d'Italia), per Conte rappresenta forse una delle poche candidature non divisive tra i 236 grandi elettori. Beppe Grillo, con un tweet, si schiera apertamente: Benvenuta Signora Italia, ti aspettavamo da tempo. #ElisabettaBelloni.
«Voi parlate sempre di divisioni tra i partiti e anche dentro il M5s - fa notare l'avvocato pugliese ai cronisti - mentre io ho sempre detto che le valutazioni si fanno alla fine, le chiacchiere le porta via il vento».
Luigi Di Maio, però, non gradisce il metodo e i modi utilizzati: «Trovo indecoroso che sia stato buttato in pasto al dibattito pubblico un alto profilo come quello di Elisabetta Belloni. Senza un accordo condiviso - tuona il ministro degli Esteri - Lo avevo detto ieri: prima di bruciare nomi bisognava trovare l'accordo della maggioranza di governo. Tutto ciò, inoltre, dopo che oggi è stata esposta la seconda carica dello Stato. Così non va bene, non è il metodo giusto».
MATTEO RENZI ALLA MARATONA MENTANA
Del resto a tarda sera, dalle reazioni politiche, è evidente che non mancano gli ostacoli ad un punto di caduta che preveda la salita al Colle per la guida del Dis. Dal 'no' di Renzi alla contrarietà di Forza Italia, passando per la diffidenza di parte del Pd e dei centristi, il fronte anti-Belloni è numeroso, anche se Conte continua a crederci e sul suo profilo Instagram lancia l'hashtag #Una-DonnaPresidente. Se ai piani alti del Movimento si tifa per il piano A (Belloni), rassicura anche il fatto che l'opzione B permetterebbe a Conte di 'cadere in piedi'.
elisabetta belloni foto di bacco
Quei 336 voti all'attuale presidente della Repubblica nella sesta votazione (in cui si è astenuto tutto il centrodestra) fanno lievitare ancora le quotazioni per un 'Mattarella bis'. Il messaggio fatto filtrare in serata dal Pd autorizza a non escludere la rielezione: «Invitiamo tutti a prendere atto della spinta che da due giorni e in modo trasversale in Parlamento viene a favore della riconferma del presidente Mattarella». Dal M5s rivendicano un primato: «Non lo dicano a noi - commentano fonti interne -. Siamo stati tra i primi a crederci, anche quando tutti pensavano fosse impossibile».
Enrico Letta, Giorgia Meloni, Patrizia de Luise, Luigi Contu, Giuseppe Conte, Matteo Salvini - FOTO ANSAgiuseppe conte e matteo salvini alla confesercenti