marco bucci stefania aloia

L’ALTO CONCETTO DEMOCRATICO DI MARCO BUCCI PER LA LIBERA STAMPA. IL SINDACO DI GENOVA, CANDIDATO DEL CENTRODESTRA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE LIGURIA, HA DETTO IN PUBBLICO: “A VOI DEL 'SECOLO' NIENTE INTERVISTE ORA, NE FAREMO DI TANTE E BELLE DOPO IL 29 SETTEMBRE” – LA RISPOSTA DELLA DIRETTRICE DEL “SECOLO XIX” STEFANIA ALOIA: “ALLA FINE BUCCI DOVRÀ IMPARARE CHE I GIORNALISTI NON SONO “MAIALI CHE SALTELLANO VERSO IL CIBO” COME LUI DESCRIVEVA GLI IMPRENDITORI IN UNA INTERCETTAZIONE DELL’INCHIESTA SULLA CORRUZIONE IN PORTO - AL SINDACO LE DOMANDE NON PIACCIONO. LO INFASTIDISCONO, FORSE PERCHÉ…”

Da https://www.associazioneliguregiornalisti.org/

MARCO BUCCI

Il sindaco di Genova Marco Bucci e candidato alla presidenza della Regione Liguria si è preso gioco dei giornalisti e si è vantato di non rilasciare interviste, in particolare al Secolo XIX.
 
Tutto questo è accaduto ieri mentre decine di cronisti lo attendevano all’esterno del palazzo della Prefettura nel giorno dell’annuncio della sua candidatura. “Bucci, nel corso degli anni, ha sempre dato prova di non amare la libera informazione e di essere allergico alle domande.
 
Quelle stesse domande che gli vengono poste dai cronisti e riguardano il bene pubblico e alle quali lui continua a non rispondere. Dispiace che il primo cittadino di Genova, che ricopre un così importante incarico istituzionale e vorrebbe ora sedersi sulla poltrona di piazza De Ferrari, non abbia alcun rispetto per il lavoro dei giornalisti che, come invece dovrebbe sapere, garantiscono ai cittadini il sacrosanto diritto ad essere informati. Il sindaco di Genova, che si vanta di urlare quando non gli stanno bene le cose, dovrebbe in primis imparare l’educazione e il rispetto per i lavoratori, compresi quelli dell’informazione.

stefania aloia

 
Concetti che evidentemente non ha mai imparato neppure nei suoi tanti anni di carriera manageriale in giro per il mondo”, dicono Matteo Dell’Antico, segretario dell’Associazione Ligure dei Giornalisti, Tommaso Fregatti, presidente del Gruppo Cronisti Liguri, e Filippo Paganini, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Liguria. L’Associazione Ligure dei Giornalisti – di cui oltre al Gruppo Cronisti Liguri fanno parte anche l’Ussi Liguria e l’Unione Giornalisti Pensionati Liguri – e l’Ordine dei Giornalisti della Liguria esprimono piena e totale solidarietà ai colleghi e vigileranno perché alla stampa venga data la possibilità di svolgere il proprio lavoro anche nel corso di questa breve campagna elettorale.

 

 

Stefania Aloia per il Secolo XIX 

 

MATTEO SALVINI - MARCO BUCCI - ALDO SPINELLI

Il centrodestra ha finalmente scelto il suo candidato per le Regionali. Adesso deve scegliere che profilo assumere in questa breve ma intensa campagna elettorale. Se scrollarsi di dosso certi metodi illiberali a cui molti si sono adeguati, e in tanti abituati, o ripristinare i principi del libero confronto democratico, come la Liguria merita.

 

Continuando a far passare per decisionismo l’incapacità di mettersi in relazione con gli altri, l’arroganza del potere diventerà un boomerang. Il sindaco aspirante presidente di Regione prima o poi dovrà comprendere che per saper dare risposte ai cittadini, missione primaria di un amministratore, bisogna innanzitutto saper ascoltare le domande. Anche quelle che rivolgono i giornali.

 

MARCO BUCCI E GIOVANNI TOTI CON IL PESTO

Dovrà fare pratica nel confrontarsi con la libera stampa, se intende davvero “esercitare la leadership” come ha annunciato nel suo discorso da tribuno del popolo davanti alla Prefettura di Genova, dove i cronisti per fare domande al neo candidato si sono dovuti accalcare su una scalinata. Alla fine Bucci dovrà imparare che i giornalisti non sono “maiali che saltellano verso il cibo, quelli a cui da piccolo davo da mangiare” come lui descriveva gli imprenditori in una intercettazione annotata nelle carte dell’inchiesta sulla corruzione in porto.

 

Il campione del “modello Genova” da mesi rifiuta di rilasciare interviste al Secolo XIX, benché gli siano state chieste quasi quotidianamente. Anche quando aveva da rispondere direttamente a questioni sollevate da questo giornale ha scelto di farlo con altri interlocutori. Sui ritardi della diga foranea, ad esempio, che il Secolo XIX a giugno ha documentato con carte interne al consorzio che certificavano le difficoltà in modo incontrovertibile: il commissario dell’opera, di fronte alla richiesta di avere risposte, rilasciava interviste altrove, con domande a piacere.

 

marco bucci 1

Al sindaco, va detto, le domande non piacciono proprio. Lo infastidiscono forse perché le considera trappole. Evidentemente non gli piace neppure l’informazione libera, quella che non si adatta a fare da depliant delle iniziative dell’amministrazione (per questo ci sono i canali degli enti, qualcuno glielo spieghi). Pare non avere neppure contezza di quanto la stampa sia un bene comune salvaguardato dalla Costituzione, non una proprietà privata di chi vince le elezioni o vorrebbe farlo. È un diritto del cittadino, che nessuno può calpestare. Questo giornale, nessun giornale, è al servizio di chicchessia: è responsabile unicamente di fronte a un padrone che è il lettore. Che vuole avere risposte da chi è pagato (dalla collettività) per darle.

 

STEFANIA ALOIA 3

Quando Bucci ieri sera si è preso gioco dei giornalisti di questa testata vantandosi in pubblico, di fronte a una platea di cronisti, di non rilasciare intenzionalmente interviste al Secolo XIX in attesa di tempi migliori ha fatto un torto a sé stesso. Non rispondere a un giornale non infonde fiducia in chi è dotato d’intelletto, anzi genera sospetto.

 

Il sindaco aspirante presidente di Regione si rassegni: i direttori possono passare, gli editori pure. Ma i diritti dei cittadini lettori restano. E a un certo punto i lettori diventano elettori, e neanche loro sono “maiali che saltellano verso il cibo”. I liguri non sono disposti a farsi dare da mangiare le carrube.

STEFANIA ALOIA mauro vianello marco bucci MARCO BUCCI - ALDO SPINELLI - GIANLUIGI APONTE - GIOVANNI TOTI Marco Buccimarco bucci e giovanni toti capodanno genovamarco bucci sullo yacht di spinelli

MARCO BUCCI

 

giovanni toti marco bucci

Ultimi Dagoreport

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

FLASH – COSA FARÀ LA CAMALEONTE MELONI QUANDO DONALD TRUMP, PER L’IMPOSIZIONE DEI DAZI, DECIDERÀ DI TRATTARE CON I SINGOLI PAESI E NON DIRETTAMENTE CON BRUXELLES? LA DUCETTA, AIUTATA DAL SUO AMICO ELON MUSK, GESTIRÀ GLI AFFARI FACCIA A FACCIA CON IL TYCOON, FACENDO INCAZZARE URSULA VON DER LEYEN E MACRON, O STARÀ DALLA PARTE DELL’UNIONE EUROPEA? STESSO DISCORSO PER L’UBIQUO ORBAN, CHE OGGI FA IL PIFFERAIO DI PUTIN E L’AMICO DI TRUMP: COSA FARÀ IL “VIKTATOR” UNGHERESE QUANDO LE DECISIONI AMERICANE CONFLIGGERANNO CON QUELLE DI MOSCA?

lapo e john elkann lavinia borromeo

FLASH! - INDAGATO, GRAZIE A UNA DENUNCIA DELLA MADRE MARGHERITA AGNELLI, INSIEME AI FRATELLI GINEVRA E JOHN  NELL'AMBITO DELL'EREDITA' DELLA NONNA MARELLA CARACCIOLO, LAPO ELKANN E' STATO COSTRETTO A RASSEGNARE LE DIMISSIONI DALLA PRESIDENZA DELLA FONDAZIONE BENEFICA DE "LA STAMPA", ''SPECCHIO DEI TEMPI'', PER LASCIARE LA POLTRONA ALLA COGNATA LAVINIA BORROMEO... – LA PRECISAZIONE DELL’UFFICIO STAMPA DI LAPO ELKANN: “LAVINIA HA ASSUNTO LA PRESIDENZA, MA LAPO RIMANE NEL CONSIGLIO DI ‘SPECCHIO’”