macron e la moglie

L’AMOR FOU DEL MOZART DELL’ELISEO - MACRON, L’ASTRO NASCENTE DELLA GAUCHE, E’ SPOSATO DAL 2007 CON LA SUA EX INSEGNANTE (DI 20 ANNI PIU’ GRANDE) - A SCUOLA LUI COMPONEVA POESIE E LEI LE LEGGEVA A TUTTI AD ALTA VOCE

EMMANUEL MACRON BRIGITTE TROGNEUXEMMANUEL MACRON BRIGITTE TROGNEUX

Stefano Montefiori per il “Corriere della Sera”

 

Dopo oltre un anno di grande discrezione, il ministro dell’Economia Emmanuel Macron, 37, appare ormai nelle occasioni ufficiali con la moglie, Brigitte Trogneux, 57. 
Alla serata di gala all’Eliseo per il re di Spagna, all’inizio di giugno, e alle celebrazioni per la festa nazionale del 14 luglio, la stella — per competenza e ambizione — del governo francese si è presentato al fianco della donna conosciuta da ragazzo, sui banchi di scuola, e sposata nel 2007. 
 

Un amore fuori dal comune: prima di tutto perché solido, duraturo, e poi perché quando si sono incontrati al liceo lui era uno studente 16enne, e lei la professoressa di francese, di vent’anni più grande, già sposata con tre figli. Non si sono più lasciati. 
 

All’epoca, ad Amiens, fu un piccolo scandalo di provincia. Oggi che i settimanali francesi li fotografano sorridenti, belli, lei che ricorda un po’ Jane Fonda, lui che la bacia sulla spiaggia di Le Touquet in Normandia dove si sono sposati, più che scandalo fanno invidia. Negli stessi giorni, il 13 giugno scorso, si sono celebrate a Parigi le nozze tra il commissario europeo ed ex ministro delle Finanze Pierre Moscovici, 57 anni, e l’ispettrice delle Finanze Anne-Michelle Bastéri, 35. Ventidue anni di differenza, che suscitano meno curiosità. 
 

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La famiglia Trogneux ad Amiens è molto conosciuta, una facoltosa dinastia borghese di produttori di cioccolato, praline e macaron da cinque generazioni. Brigitte ha preferito non seguire la strada già tracciata e, appassionata di letteratura, si dedica all’insegnamento al liceo dei gesuiti «La Providence» della piccola città della Piccardia, a un’ora di treno da Parigi. 
 

Anche Emmanuel Macron, figlio di medici, ama la letteratura. La nonna direttrice di scuola media — e figlia di analfabeti — gli trasmette il valore degli studi e il gusto per la cultura: il risultato è che il giovane Emmanuel è sempre il primo della classe. Non presuntuoso tanto da infastidire i compagni, ma così brillante da colpire l’attenzione della professoressa. «Era un genio, non c’è alcun dubbio — ha raccontato al Parisien un suo compagno di scuola, Albert —. In classe lei lo portava continuamente a esempio, era soggiogata dal suo talento. 
 

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Lui componeva poesie, lei le leggeva a tutti ad alta voce». Brigitte Trogneux tiene poi un atelier di teatro, Emmanuel Macron si iscrive e l’insegnante e l’allievo cominciano a frequentarsi al di fuori della classe. La loro intesa fa parlare, forse anche per questo l’anno successivo lui lascia Amiens per preparare il baccalauréat al liceo più prestigioso di Parigi, l’Henri IV. Poco dopo anche lei lascia Amiens (e il marito e i tre figli), per raggiungerlo nella capitale e cominciare a insegnare in un istituto cattolico, dove è professoressa tuttora. Quando il futuro ministro compie 18 anni, Brigitte e Emmanuel vivono la loro relazione allo scoperto. 
 

Un divorzio e oltre un decennio dopo, nel 2007, i due si sposano al Touquet, con l’ex premier Michel Rocard tra gli invitati, nella villa dove ancora oggi trascorrono i weekend.

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Nel frattempo Macron, chiamato «il Mozart dell’Eliseo» quando diventerà consigliere di Hollande, ottiene il terzo premio di pianoforte al conservatorio di Amiens, è l’ultimo assistente del filosofo Paul Ricœur che aiuta nella stesura dell’opera «La memoria, la storia, l’oblio» (Cortina, 2003), si iscrive 24enne al partito socialista, frequenta l’Ena (la scuola delle élite francesi), e un anno dopo il matrimonio diventa banchiere d’affari da Rothschild.

 

Nel 2012 conduce la trattativa Nestlé-Pfizer, affare da 9 miliardi di euro che lo rende milionario («ma i soldi non fanno la persona, sono solo uno strumento di libertà, niente di più», dirà poi al Nouvel Obs ). Brigitte è sempre al suo fianco. 
 

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Emmanuel Macron con lei balla anche il tango, che una volta ha usato come metafora parlando di Merkel a Hollande: «Vuole ballare il tango con te, e pensa che spetti a lei mettere la gamba destra. Ma lo pensiamo anche noi». I fine settimana, Emmanuel li passa talvolta con i tre figli di Brigitte, e i suoi sei nipotini. Nonno, e pur sempre enfant prodige . 
 

 

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