L’APPROVAZIONE DEL DDL SALVA-SALLUSTI SI INCAGLIA E LUI SI SCOGLIONA: “QUESTI POLITICI CIALTRONI SONO IPOCRITI E CODARDI. ORA LA PROCURA RENDA ESECUTIVA LA PENA E MI VENGA A PRENDERE” - GERARDO D’AMBROSIO (PD), UNO DEI SENATORI CHE HA “INCAGLIATO” IL DDL, LO TRANQUILLIZZA: “SALLUSTI ORA NON VA IN GALERA NEANCHE SE BUSSA AL PORTONE DI SAN VITTORE. C’È TUTTO IL TEMPO DI APPROVARE LA LEGGE”...

G. San. per il "Corriere della Sera"

Il linguaggio è quello diretto di sempre: «Questi politici cialtroni sono ipocriti e codardi». E poi, passando alla conclusione: «Ora la Procura renda esecutiva la pena e mi venga a prendere». Il primo a commentare la decisione della commissione Giustizia in Senato, alle 15 e 45 di ieri, è proprio Alessandro Sallusti, direttore del Giornale, condannato in via definitiva il 26 settembre scorso a 14 mesi per diffamazione. Ma cosa è accaduto, a Palazzo Madama?

Ieri è slittata l'approvazione del disegno di legge per la riforma del reato di diffamazione a mezzo stampa. Una riforma che avrebbe «salvato» Sallusti, perché prevede l'abolizione del carcere per i giornalisti e ciò farebbe cessare (in base al principio del favor rei), anche gli effetti sulla sentenza per il direttore del Giornale.

La commissione Giustizia avrebbe dovuto riunirsi in sede «deliberante» (quindi con la possibilità di approvare la legge senza un successivo passaggio in aula, per un diretto passaggio alla Camera), ma sei senatori hanno chiesto di far analizzare il progetto dal Senato perché «la materia è troppo complessa».

È quel che sostengono i sei firmatari della richiesta: Franco Bruno (Api-Fli), Marco Perduca (Radicali), Vincenzo Vita, Luigi Vimercati e Gerardo D'Ambrosio (Pd), Luigi Li Gotti (Idv). Risultato: i tempi della riforma si allungano, i giorni che separano Sallusti dal carcere si erodono. Il direttore commenta: «Vorrei capire chi si prende la responsabilità di tenere il mio ordine di carcerazione in un cassetto... evidentemente non hanno il coraggio di renderlo esecutivo. Si vergognano».

Ricostruzione contestata dal senatore del Pd Gerardo D'Ambrosio: «Sallusti - chiarisce - adesso non va in galera neanche se bussa al portone di San Vittore. Se, come lui dice, l'ordine di carcerazione non è stato ancora notificato, allora vuol dire che il termine di trenta giorni per la richiesta dell'affidamento ai servizi sociali deve ancora cominciare a decorrere. C'è quindi tutto il tempo di approvare la legge prima che lui vada in galera». In serata, dopo qualche incontro di aggiustamento e limatura, si è concretizzata comunque l'ipotesi di votare la legge tra oggi e domani.

 

ALESSANDRO SALLUSTI FOTOMONTAGGIO - ALESSANDRO SALLUSTI IN CARCEREalessandro-sallusti-condannatoGERARDO DAMBROSIO CI PENSA Vincenzo Vita

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…

trump musk xi

DAGOREPORT – DONALD TRUMP HA IN CANNA DUE ORDINI ESECUTIVI BOMBASTICI, CHE FIRMERÀ IL GIORNO DOPO L’INAUGURAZIONE: IL PRIMO INAUGURERÀ LA DEPORTAZIONE DI 9,5 MILIONI DI IMMIGRATI. MA IL SECONDO È ANCORA PIÙ BOMBASTICO: L’IMPOSIZIONE DEI DAZI SUI PRODOTTI CINESI - UN CLASSICO TRUMPIANO: DARE UNA RANDELLATA E POI COSTRINGERE L’INTERLOCUTORE A TRATTARE DA UNA POSIZIONE DI DEBOLEZZA. MA COME REAGIRÀ XI JINPING? CHISSÀ CHE AL DRAGONE NON VENGA IN MENTE DI CHIUDERE, PER LA GIOIA DI ELON MUSK, LE MEGAFABBRICHE DI TESLA A SHANGHAI…

salvini romeo

DAGOREPORT - CHI L'AVREBBE MAI DETTO: MASSIMILIANO ROMEO È IL PROTAGONISTA INDISCUSSO DELLA LEGA DI FINE 2024 - EX FEDELISSIMO DEL “CAPITONE”, È STATO L’UNICO A ESPORSI CONTRO IL SEGRETARIO, E OTTENERE LA LEADERSHIP IN LOMBARDIA – DOPO LA SUA SFIDA VINTA, ANCHE FEDRIGA È USCITO ALLO SCOPERTO CANNONEGGIANDO CONTRO L’EVENTUALE RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE - CHE SUCCEDERÀ AL CONGRESSO? NIENTE: SALVINI HA IN MANO LA MAGGIORANZA DEI DELEGATI, E L’ASSEMBLEA AVRÀ CARATTERE PROGRAMMATICO. MA LA DISSIDENZA CRESCE…