pnrr italia raffaele fitto giancarlo giorgetti christine lagarde

TASSI AMARI PER IL PNRR ITALIANO – L'AUMENTO DEI TASSI D'INTERESSE DECISO DALLA BCE INGUAIA ANCORA DI PIÙ LA SITUAZIONE ITALIANA SUL RECOVEY, PERCHÉ PESA SUI 122 MILIARDI DI EURO PRESI A DEBITO DA BRUXELLES – LANCIANDO IL PIANO, L’UE AVEVA STIMATO UN COSTO DEL DENARO ALL’1,1%, MENTRE ORA È AL 4% – FITTO CHIEDE ALLA COMMISSIONE DI RIMPINGUARE LE CASSE DEL FONDO EUROPEO ISTITUITO PER COPRIRE I COSTI DI FINANZIAMENTO DEL PNRR...

Estratto dell’articolo di Giuseppe Colombo per “la Repubblica”

 

christine lagarde

È una doppia morsa, quella in cui rischia di finire il Pnrr. Da una parte l’aumento dei tassi d’interesse, dall’altra le difficoltà legate al nuovo Patto di stabilità. Un incrocio pericoloso che può scaricare problemi aggiuntivi sull’Italia. E appesantire così il carico che grava sul governo, già alle prese con l’affanno per la revisione dei progetti e con la questione della terza rata, ancora congelata a Bruxelles.

 

[...]  l’esecutivo ha già messo in conto quali possono essere gli effetti collaterali. E per questo sta provando a giocare d’anticipo. Con un documento, consultato da Repubblica, che il ministro con la delega al Piano Raffaele Fitto ha consegnato qualche giorno fa al commissario europeo per il Bilancio Johannes Hahn.

 

RAFFAELE FITTO E PAOLO GENTILONI

L’oggetto è il Quadro finanziario 2021-2027, il maxi bilancio europeo da circa mille miliardi a cui è agganciato il Recovery da 750 miliardi, a sua volta la fonte di finanziamento dei Piani dei diversi Paesi, tra cui c’è anche il Pnrr italiano.

 

Scorrendo il testo, che Fitto ha messo a punto insieme al titolare del Mef Giancarlo Giorgetti, c’è un passaggio che inquadra un’urgenza: «L’aumento dei tassi di interesse rende più oneroso il servizio del debito: in questo senso sarà indispensabile il rafforzamento della linea Euri, legata agli interessi sul debito Next Generation Eu».

 

raffaele fitto giancarlo giorgetti paolo gentiloni

In pratica il governo chiede di mettere mano al bilancio e di rimpinguare le casse del fondo che la Commissione europea ha istituito per coprire i costi di finanziamento del Recovery. Aveva messo a bilancio 12,9 miliardi, stimando un aumento contenuto dei tassi , dallo 0,55% nel 2021 all’ 1,15% nel 2027. Una previsione di spesa che però è saltata perché il rialzo dei tassi è stato decisamente più forte, arrivando al 4%.

 

Risultato: la Commissione Ue dovrà pagare molto di più per contrarre sui mercati quei prestiti che poi finiscono nelle casse dei singoli Paesi. Per l’Italia ammontano a 122,6 miliardi. L’esborso è caricato sull’Europa, ma come coprire i costi aggiuntivi è una questione che riguarda tutti i Paesi.

 

[…]

 

raffaele fitto giancarlo giorgetti paolo gentiloni 1

E poi c’è il Patto di stabilità. Da mesi Giorgetti chiede di tenere conto di un principio: l’esclusione delle spese per gli investimenti, a iniziare da quelle del Pnrr per il digitale e il green, dal calcolo del debito. La Francia è interessata, gli altri Paesi sono però scettici, la Germania è contraria. Un bel problema per il Pnrr se la proposta italiana non dovesse trovare spazio nelle nuove regole fiscali. Perché molti progetti, finanziati con i prestiti, non ingranano. Altri ancora non producono effetti positivi sul Pil.

 

E però tutti i 122,6 miliardi di prestiti, a cui vanno aggiunti i 30,6 miliardi del Piano nazionale complementare (a tassi di mercato, non “scontati” come quelli del Pnrr), sono debito. […]

giorgia meloni e raffaele fittoraffaele fitto giorgia meloni christine lagarde davos

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI - LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UN AVVERTIMENTO ALL’AMICO-GARANTE LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?