SOCHI VERDI PER PUTIN – L’AVVOCATO DELLE ATTIVISTE: ‘’SI AVVICINANO LE OLIMPIADI E AVERE IN GALERA LE PUSSY RIOT SAREBBE STATO SCOMODO” - ‘PUTIN E’ NERVOSO, MOLTI LEADER HANNO GIÀ BOICOTTATO I GIOCHI’

Pietro Del Re per ‘La Repubblica'

Mark Fejgin, lei è stato sin dalla prima ora uno degli avvocati delle Pussy Riot. Qual è il vero motivo della scarcerazione di Nadia e Maria?
«È palesemente un motivo politico. Si avvicinano le Olimpiadi invernali di Sochi e avere in galera detenute del genere sarebbe stato scomodo per le autorità russe. Già alcuni leader mondiali hanno boicottato i Giochi, rifiutandosi di partecipare alla cerimonia d'inaugurazione e rendendo molto nervoso il Cremlino».

Si può parlare di un'amnistia fatta su misura per le Pussy Riot e pochi altri?
«Dal punto di vista formale loro non dovevano essere scarcerate in quanto nella prefazione al testo della legge si dice che l'amnistia non si estende ai trasgressori fraudolenti del regime carcerario.

E, in apparenza, "trasgressori fraudolenti" Nadia e Maria lo sono state più volte, perché le autorità carcerarie le hanno inflitto diverse sanzioni. Ovviamente non hanno trasgredito affatto: ma venivano ugualmente punite per non lasciarle uscire in anticipo, per evitare una scarcerazione per buona condotta».

Perché a suo avviso sono state scarcerate così in fretta, mentre altri detenuti che possono beneficiare dell'amnistia sono ancora dentro?
«La fretta è dovuta al puro interesse e all'opportunità politica: bisognava farlo adesso, prima che la società entri nel lungo letargo delle feste natalizie, con i giornali non escono e le tv che non trasmettono programmi politici».

Si direbbe che le ragazze vogliano ricominciare a provocare il potere.
«Il potere non è cambiato ed è sempre pronto a perseguitarle. Se le autorità vedranno in loro un pericolo politico, le ritorsioni saranno immediate. Quindi al posto di Nadia e Maria eviterei di ripetere quella forma di attività politica che hanno praticato nel passato, tipo entrare in chiesa per maledire Putin. Direi che per loro si è creata una situazione abbastanza comoda per fare qualsiasi cosa tranne che quello che facevano prima».

E adesso potranno rientrare in Russia le altre ragazze del gruppo che riuscirono a sfuggire e a nascondersi all'estero?
«Non mi risulta che siano all'estero. Secondo me è solo una voce che è stata lanciata per depistare le forze dell'ordine. So che l'inchiesta in merito alle altre due partecipanti non ancora identificate non è mai cessata. Ma credo che le autorità non siano più interessate a fermarle, perché frastornate dall'eco della condanna di Nadia e Maria».

 

 

PUSSY RIOT DOCUMENTARIO AL SUNDANCE LE PUSSY RIOT IN TRIBUNALE LE PUSSY RIOT IN AZIONE protesta a Zurigo a favore delle Pussy Riotvladimir putin e xi jinping VLADIMIR PUTIN

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