“MUCCA PAZZA” ALL’ARREMBAGGIO! L’ERETICO MUCCHETTI, COME LE ALTRE PENNE ALL’ARRABBIATA MINEO, SPINELLI E MALTESE, SI SENTE INVESTITO DI SACRO FURORE CONTRO IL BULLO DI PONTASSIEVE - ORMAI LA VERA TESTA DEI DISSIDENTI PD, E’ LUI

S.D.M. per "il Foglio"

 

Roberto Speranza e Massimo Mucchetti Roberto Speranza e Massimo Mucchetti

Cerca cerca, dopo quello del Corriere Massimo Mucchetti ha trovato il Baco.2: Renzi. Più che baco, quasi tentatore serpente biblico, così da far impennare Mucchetti stesso e il manipolo dei senatori piddì ribelli al grido già eroicamente di Totò: “Siamo uomini o caporali?”. E perciò, si porge la testa alla sorte e il petto alla lotta: “Essere uomini può anche portare alla sconfitta, ma che ci vogliamo fare? Neanche volendo, riusciremmo a entrare nel mondo dei caporali”.

 

Pure perché, quando si mette in politica, il giornalista pare sentirsi sempre chiamato almeno allo Stato Maggiore – Mucchetti come Mineo, Maltese piuttosto che Spinelli: fosse il baco da scovare, il Cav. da stanare, il Bullo da rieducare. Soprattutto Mucchetti procede con metodo e rigore quasi scientifico (ad personam, si potrebbe dire, per antiche vicedirezioni) nei confronti di Renzi, mentre gli altri paiono più orientati verso “star wars” globali: l’Europa, il socialismo, il Peloponneso di Tsipras. Mucchetti no: da alcuni considerato la vera testa pensante del gruppo dei rivoltosi, va di rasoio più che di sciabola, sarà forse per antica disciplina appresa da fresco redattore presso la rivista Orientamenti nuovi per la piccola e media industria, elaborato che s’intuisce di uggiosa lettura oltre che di perigliosa fattura.

Massimo Mucchetti Massimo Mucchetti

 

Lui circoscrive, evidenzia, incide. Già nel settembre scorso, ponendosi avanti col lavoro, sul Corriere presentava “dieci idee per il leader che verrà”, non una di meno, “dieci punti che sfidano la cultura di governo”, fornendo a Renzi, che andava ancora rottamando via camper, un pregevolissimo manufatto dove ogni aspetto era dottamente illustrato e scientificamente risolto, ferrovie e Finmeccanica, energia e previdenza, burocrazia e partito.

 

Però si sa com’è Matteo: tu gli dai dieci punti di programma e quello, politicamente, te ne dà dieci di sutura. Più che un baco, praticamente una biscia. Da allora, moltissime perplessità Mucchetti ha avuto, e consolazioni nessuna. Così all’ormai glorioso putto di Pontassieve ha cominciato a cantarle in tutti i modi – sempre con paragoni che farebbero leccare i baffi a Flores d’Arcais (che di punti, se gli gira, te ne indica venti a occhi chiusi).

 

Chicco Testa Massimo Mucchetti Roberto Speranza Chicco Testa Massimo Mucchetti Roberto Speranza

Per esempio, la settimana scorsa sull’Unità: “Certo, quando tanti giovani leoni riformisti salgono sul carro del vincitore, come 35 anni fa fece la sinistra socialista con Craxi…”. Renzi si pavoneggia coi voti ammassati alle europee? “C’è già stato un altro che parlava di otto milioni di baionette”. Segretario e premier? “Ricorda momenti della storia sovietica”.

 

E ascolta “un ringhio” da cotanta belva. E sfotte: “Bum! Che macho!”, mentre crudeli accoliti “sparano con il cannone contro una frotta di rondinelle” (lui e Mineo, in primaverile volo), “c’è arroganza”, si capisce, “epurazione”, “volgare propaganda”, si avverte (nel suo blog “Vado al Massimo”) che “al Pd non serve il Sant’Uffizio”, fotomontaggio dove Renzi è abbigliato da cardinal Bellarmino (citato Galilei, ma per risaputa modestia né a lui né a Corradino viene abbinato). Però attenzione: Mucchetti ebbe il Premiolino, con meritata lode al “coraggio, spesso eretico, delle sue proposte”. Così un pensiero, quasi quasi, vista tanta e tale nobiltà di eresia… 

RENZI VIETNAMRENZI VIETNAMrenzi in vietnam con il presidente truong tan sang renzi in vietnam con il presidente truong tan sang CORRADINO MINEO CORRADINO MINEO CORRADINO MINEO RICCARDO JACONA E MARIA CUFFARO CORRADINO MINEO RICCARDO JACONA E MARIA CUFFARO BERSANI E MINEO ALLA FESTA DEL PD DA YOUDEMBERSANI E MINEO ALLA FESTA DEL PD DA YOUDEMrenzi biciclettarenzi bicicletta

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – COME MAI IMPROVVISAMENTE È SCOPPIATA LA PACE TRA JOHN ELKANN E FRATELLI D’ITALIA? IL MINISTRO DELLE IMPRESE, ADOLFO URSO, SI È SPINTO A DEFINIRE L’AUDIZIONE DI YAKI ALLA CAMERA COME “UN PUNTO DI SVOLTA NETTO” – AL GOVERNO HANNO FATTO UN BAGNO DI REALISMO: INNANZITUTTO LA CRISI DELL’AUTOMOTIVE È DRAMMATICA, E I GUAI DI STELLANTIS NON DIPENDONO SOLO DAI DANNI FATTI DA TAVARES - E POI CI SONO I GIORNALI: ELKANN È PROPRIETARIO DI “STAMPA” E “REPUBBLICA”. MOSTRARSI CONCILIANTI PUÒ SEMPRE TORNARE UTILE…

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...

giorgia meloni donald trump

DAGOREPORT – AIUTO! TRUMP CONTINUA A FREGARSENE DI INCONTRARE GIORGIA MELONI - ANCORA ROSICANTE PER LE VISITE DI MACRON E STARMER A WASHINGTON, LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SI ILLUDE, UNA VOLTA FACCIA A FACCIA, DI POTER CONDIZIONARE LE SCELTE DI TRUMP SUI DAZI ALL'EUROPA (CHE, SE APPLICATI, FAREBBERO SALTARE IN ARIA L'ECONOMIA ITALIANA E IL CONSENSO AL GOVERNO) - LA DUCETTA NON HA ANCORA CAPITO CHE IL TYCOON PARLA SOLO IL LINGUAGGIO DELLA FORZA: SE HAI CARTE DA GIOCARE, TI ASCOLTA, ALTRIMENTI SUBISCI E OBBEDISCI. QUINDI: ANCHE SE VOLASSE ALLA CASA BIANCA, RITORNEREBBE A CASA CON UN PUGNO DI MOSCHE...