“TRUMP PUÒ ESSERE RICATTATO DAI RUSSI" - L'EX CAPO DELL'FBI LICENZIATO DALLA CASA BIANCA, JAMES COMEY, CONTINUA A LEGNARE “THE DONALD” PER IL LANCIO DEL SUO LIBRO “HIGHER LOYALTY”: “NON E’ ALL’ALTEZZA DEL COMPITO PER RAGIONI MORALI, E’ PORTATO A MENTIRE SU TUTTO E TRATTA LE DONNE COME PEZZI DI CARNE. GLI INCONTRI CON LE PROSTITUTE A MOSCA? E’ POSSIBILE CHE SIA ACCADUTO…”
Paolo Mastrolilli per “la Stampa”
Donald Trump «potrebbe essere ricattabile dai russi», e nei suoi comportamenti ci sono gli elementi per provare il reato di ostruzione della giustizia. A lanciare questi sospetti è stato l'ex direttore dell' Fbi James Comey, nell' intervista trasmessa domenica sera dalla televisione Abc con cui ha lanciato il suo libro «Higher Loyalty».
Il capo della Casa Bianca ha risposto con un tweet, in cui ha accusato Comey, il suo vice McCabe, e i loro collaboratori di aver «commesso molti crimini». Lo scontro tra l' ex direttore dell' Fbi e il presidente che lo ha licenziato diventa quindi una battaglia pubblica, proprio mentre il «Russiagate» si complica con l' inchiesta sull' avvocato di Trump, Michael Cohen, comparso ieri davanti al tribunale di New York.
Nell' intervista concessa al George Stephanopoulos, Comey ha detto che il capo della Casa Bianca non è all' altezza del suo ufficio, «per ragioni morali». In particolare perché «è portato a mentire su tutto», e «tratta le donne come fossero pezzi di carne».
L'ex direttore dell' Fbi ha affermato di non poter smentire il dossier che accusava Trump di aver incontrato prostitute a Mosca, per compiere atti perversi: «È possibile che sia accaduto, non lo so». Questo, secondo Comey, lo porta a non escludere che «il presidente sia compromesso», nel senso che potrebbe essere ricattabile da parte dei russi.
Poi ha affrontato il tema delle richieste di fedeltà, le pressioni per salvare il consigliere per la sicurezza nazionale Flynn incriminato, e il suo stesso licenziamento. Tutti questi atti, a suo giudizio, «potrebbero contenere le prove dell' ostruzione della giustizia». L' ex capo dell' Fbi, però, si è augurato che l'impeachment non avvenga: «Lascerebbe sempre una sensazione di incertezza. Trump non è adatto a fare il presidente, ma questo lo devono decidere gli elettori americani, mobilitandosi quando andranno alle urne».
Il capo della Casa Bianca, che nei giorni scorsi aveva definito Comey un bugiardo in cerca di vendette personali, ha risposto con un tweet, in cui lo ha accusato di aver commesso reati, legati alla gestione dell' inchiesta sulle mail private di Hillary.
Lo scontro avviene sullo sfondo del «Russiagate», che ieri ha coinvolto l' avvocato personale di Trump, costretto a comparire in tribunale dove c' era anche Stormy Daniels, la pornostar che aveva pagato affinché tacesse sulla sua relazione con Donald. Cohen ha dovuto rivelare che tra i suoi clienti c' era anche il conduttore della Fox Sean Hannity, per difendere la riservatezza delle loro comunicazioni. Così spera che i giudici vietino l' uso dei materiali sequestrati dall' Fbi nel suo ufficio, che potrebbero contenere informazioni pericolose per Trump.