salvini

PADANIA, ADDIO - L’IDENTITÀ TERRITORIALE DELLA LEGA ORMAI È SUPERATA - IL PARTITO DI SALVINI NON PARLA PIÙ AL NORD, NON PUNTA ALLA SECESSIONE, MA ALLA DESTRA ANTI-SISTEMA E FA CONCORRENZA AI GRILLINI - LA BATTAGLIA CONTRO BRUXELLES E GLI EUROBUROCRATI HA SPINTO IL CARROCCIO A FLIRTARE CON IL SUD

Ilvo Diamanti per “la Repubblica”

salvini al congresso della legasalvini al congresso della lega

 

Ieri, a Parma, si è svolto il congresso della Lega. Ha ratificato il risultato delle Primarie della domenica precedente, (stra)vinte da Matteo Salvini, con oltre l' 80% dei voti. È la fine della Lega di Bossi, che da ieri, nel partito, non può essere considerato neppure il "Padre nobile". Nonostante abbia rivendicato, con orgoglio: "la Lega l' ho fondata io".

 

Sollevando le proteste di una parte della platea leghista, che l'ha fischiato, inducendolo a chiudere l' intervento. A Parma, anche per questo, si è concluso il percorso della Lega Padana. Della Lega Nord. La quale, ormai da tempo, non è più un "partito di massa". Radicato e organizzato sul territorio e nella società. Nel Nord. Alle stesse Primarie, questa volta, la partecipazione è calata, rispetto al 2013: da (circa) 10 mila a (circa) 8 mila soci e militanti.

 

salvini al congresso della lega salvini al congresso della lega

La Lega è divenuta, invece, un "partito personale", ben raffigurato dalla denominazione "Noi con Salvini", adottata nel Centro-Sud. Questa definizione è stata ribadita una settimana fa dalle primarie. Che Umberto Bossi ha commentato in modo acido. "La Lega è morta". Anche Roberto Maroni, governatore della Lombardia, che, pure, ha sostenuto, a suo tempo Salvini, ora appare più distante. Distinto. D'altronde, è difficile per loro accettare un soggetto politico che li ha spinti in una posizione sempre più marginale.

SALVINI CON LA FELPA ROMASALVINI CON LA FELPA ROMA

 

Dopo esserne stati, a lungo, i leader. Tuttavia, la loro "emarginazione" è una conseguenza inevitabile del cambiamento che essi stessi hanno denunciato: questa Lega non è più quella di una volta. Non è più la "loro" Lega. Perché Salvini ne ha modificato profondamente natura e identità. L' ha, come si è detto, personalizzata. Oggi è LdS. La Lega di Salvini. Il Partito del Capo, che volge lo sguardo oltre il Po. Non per caso, due anni fa ha manifestato in Piazza del Popolo, proprio a Roma. Ieri "ladrona", ora baricentro del Paese.

 

LUMUMBA E SALVINILUMUMBA E SALVINI

Due mesi fa, inoltre, Salvini si è recato a Napoli (fino a ieri associata al "colera"). Accolto da violente contestazioni. Oggi, però, la Lega di Salvini rifiuta i confini, che hanno costituito a lungo il fondamento della sua identità. Territoriale. Non per caso, a Mantova, il segretario ha sostenuto che la battaglia della Lega "adesso è a livello nazionale, da Nord a Sud".

 

E ha promesso (minacciato): "Tornerò a Palermo, all' Aquila, in Puglia e in Calabria, solo così l' Italia può vincere". L' Italia, appunto. Non più la Padania. E neppure il Nord.

Anche perché, di fatto, la Lega ha allargato ed esteso le basi del suo consenso. Secondo le indicazioni dei sondaggi (Demos per Repubblica) condotti nel 2017, infatti, è stimata intorno al 13%. Al pari di Forza Italia.

SALVINI CON LA MAGLIETTA PRO PADANIASALVINI CON LA MAGLIETTA PRO PADANIA

 

La Lega: oggi appare forte e radicata nel Nord Ovest e ancor più nel Nord Est. Ma mostra una presenza ormai solida anche nelle regioni - un tempo "rosse" - dell' Italia centrale, dove supera il 13,5%. E, soprattutto, va oltre il 10% nelle Regioni del Centro Sud. Mentre nel Mezzogiorno e nelle Isole scavalca l' 8%.

 

Questa trasformazione appare più evidente se osserviamo l' ampiezza del consenso "personale" ai principali leader. Salvini, infatti, fra gli elettori, dispone di un grado di fiducia molto ampio. Intorno al 35%. Superiore di circa 10 punti rispetto a Maroni, nel 2013, quand' era segretario federale.

 

salvini a napoli d8salvini a napoli d8

E a Umberto Bossi, nel 2008, che diverrà ministro delle riforme istituzionali nel quarto governo Berlusconi. La distanza tra Salvini e chi l' ha preceduto, però, appare evidente e profonda soprattutto "oltre il Po". Nelle regioni dell' Italia centrale e del Centro-Sud, infatti, la fiducia verso Salvini si avvicina al 40%, come nel Nord. E scende solo nel Sud e nelle Isole, dove, comunque, raggiunge quasi il 30%. Egli è, dunque, molto più popolare del partito. E utilizza, per questo , la propria immagine non solo per trainare i consensi "della" Lega, ma anche il proprio consenso "nel" partito.

 

Napoli contro Salvini   87ec3b16Napoli contro Salvini 87ec3b16

D' altra parte, è un leader mediale, iper-attivo sul Web e sui Social Network. E iper-presente sugli schermi, sui giornali e nelle riviste. Non solo di informazione "politica". Ma anche sulla stampa pop. Un "invitato speciale" dei talk tv, perché alza gli ascolti. Visto che è aggressivo e svelto, nel linguaggio. E utilizza argomenti particolarmente "interessanti" e popolari. In primo luogo, la paura e le paure. Verso la criminalità e verso gli immigrati. Verso gli immigrati e gli stranieri (criminali). E la paura, si sa, fa ascolti.

 

SALVINI TRUMPIZZATOSALVINI TRUMPIZZATO

La Lega di Salvini, dunque, è diversa del passato. Meno nordista e più nazionale. La Ligue Nationale, l' ho definita, da tempo, per assonanza con Il Front National di Marine Le Pen. Della quale Salvini è amico, ma anche alleato, in ambito europeo. O meglio: anti-europeo. Salvini: ha condotto la sua Lega nella grande famiglia dei populismi anti-europei. Perlopiù, di Destra.

 

L' elettorato leghista ha, coerentemente, modificato i suoi orientamenti politici, negli ultimi 10 anni. Ma soprattutto dopo l' affermazione di Salvini. In particolare: si è spostato a Destra (quasi 40%). Mentre fino a 4 anni fa era ancora prevalentemente di Centro-destra.

salvini a firenzesalvini a firenze

Sul piano "internazionale", manifesta simpatia per Trump e per Putin, ma anche (in misura molto superiore alla media) per Marine Le Pen. Mentre appare più fredda verso Macron e ostile verso la Merkel. Dunque, una Lega anti-tedesca e anti-europea. Attratta dai nuovi "populismi" globali.

 

La Lega, dunque, oggi è un soggetto politico personale, posizionato nel campo di Destra.

Per questo, il suo elettorato si sente vicino ai Fd' I oltre che a FI. È, inoltre, in competizione con il M5s, che le ha sottratto spazio nella protesta anti-sistema. Così, Bossi e lo stesso Maroni hanno ragione di non riconoscersi nella Lega di Salvini. Che si è allontanata dalla storia scritta da loro.

SALVINISALVINI

 

Tuttavia, non è solo la Lega ad essere cambiata. È l' Italia. (Insieme al mondo). Sul piano elettorale, infatti, il M5s, nel 2013 e il Pd(r), nel 2014, hanno raccolto consensi omogenei nel Paese. D' altronde, le "zone rosse" sono divenute instabili, quelle bianche hanno cambiato colore più volte. L' Italia politica, insomma, è divenuta "incolore". La Lega di Salvini si è adeguata. Il rischio che corre è divenire anch' essa "incolore".

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…

trump musk xi

DAGOREPORT – DONALD TRUMP HA IN CANNA DUE ORDINI ESECUTIVI BOMBASTICI, CHE FIRMERÀ IL GIORNO DOPO L’INAUGURAZIONE: IL PRIMO INAUGURERÀ LA DEPORTAZIONE DI 9,5 MILIONI DI IMMIGRATI. MA IL SECONDO È ANCORA PIÙ BOMBASTICO: L’IMPOSIZIONE DEI DAZI SUI PRODOTTI CINESI - UN CLASSICO TRUMPIANO: DARE UNA RANDELLATA E POI COSTRINGERE L’INTERLOCUTORE A TRATTARE DA UNA POSIZIONE DI DEBOLEZZA. MA COME REAGIRÀ XI JINPING? CHISSÀ CHE AL DRAGONE NON VENGA IN MENTE DI CHIUDERE, PER LA GIOIA DI ELON MUSK, LE MEGAFABBRICHE DI TESLA A SHANGHAI…

salvini romeo

DAGOREPORT - CHI L'AVREBBE MAI DETTO: MASSIMILIANO ROMEO È IL PROTAGONISTA INDISCUSSO DELLA LEGA DI FINE 2024 - EX FEDELISSIMO DEL “CAPITONE”, È STATO L’UNICO A ESPORSI CONTRO IL SEGRETARIO, E OTTENERE LA LEADERSHIP IN LOMBARDIA – DOPO LA SUA SFIDA VINTA, ANCHE FEDRIGA È USCITO ALLO SCOPERTO CANNONEGGIANDO CONTRO L’EVENTUALE RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE - CHE SUCCEDERÀ AL CONGRESSO? NIENTE: SALVINI HA IN MANO LA MAGGIORANZA DEI DELEGATI, E L’ASSEMBLEA AVRÀ CARATTERE PROGRAMMATICO. MA LA DISSIDENZA CRESCE…