''L'INGEGNER" ALEMANNO' ERA PAGATO DALLA FONDAZIONE FINANZIATA DA BUZZI. ''ORA SONO POVERO PER COLPA DELLA POLITICA. DEVO PAGARE I DEBITI DELLE CAMPAGNE ELETTORALI'' - OLTRE AL VITALIZIO DA PARLAMENTARE, 4.500 EURO AL MESE PER ''CONSULENZE''. ''NON MI BASTANO, E' UN BAGNO DI SANGUE''
1. BUZZI PAGAVA LA FONDAZIONE CHE STIPENDIAVA ALEMANNO
Marco Lillo e Valeria Pacelli per ''il Fatto Quotidiano''
SALVATORE BUZZI - LUCIANO CASAMONICA - GIANNI ALEMANNO
Dalle carte dell' inchiesta romana per corruzione si scopre un fatto non contestato come reato dai pm ma inedito e interessante: Gianni Alemanno ha incassato 70 mila euro dalla Fondazione Nuova Italia di cui è presidente. Quando il 10 giugno del 2013 Alemanno perse le elezioni contro Marino, davanti alle telecamere in maniche di camicia promise: "Tirerò fuori la mia laurea in Ingegneria (presa a Perugia, nel 2003 quando era ministro, 45enne, con 106 su 110, ndr). Ho un cugino ingegnere che da anni mi chiede di aprire uno studio insieme a Roma, penso proprio che gli darò retta. In fondo il politico di professione è un modello morto".
Sante parole. Un mese dopo, il 10 luglio del 2013, Alemanno è pronto per la discesa in cantiere. A La Zanzara annuncia: "Oggi sono entrato nel popolo delle partite Iva. Prima prendevo 5 mila e 300 euro, ora da consigliere comunale al massimo arrivo a 1.500, qualcosa tocca inventarsi. Io sono ingegnere e farò consulenze". Detto fatto.
la cena poletti alemanno casamonica buzzi
Poco dopo l' ingegnere Alemanno comincia a fatturare alla grande: 4mila e 500 euro al mese. La scorsa settimana a Bersaglio Mobile si vanta ancora "ho ripreso a fare l' ingegnere". A Mentana non sfugge la battuta: "Quindi grandi appalti?". Serio Alemanno lo rassicura: "No niente pubblico, tutto privato". In realtà il cugino non c' entra. Non c' entrano nemmeno i grandi appalti e non c' entra nemmeno l' ingegneria.
Come ci spiega con trasparenza nell' intervista sotto, Alemanno ha usato la partita Iva per farsi dare uno stipendio come presidente dalla Fondazione Nuova Italia dopo la sconfitta elettorale quando era in cattive acque finanziarie. Le sue fatture sono trattate in un'informativa del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Roma guidato dal colonnello Cosimo Di Gesù, confluita nel fascicolo dei pm romani Giuseppe Cascini, Paolo Ielo, Michele Prestipino e Luca Tescaroli, che hanno chiuso le indagini contestando ad Alemanno 'solo' la corruzione e non la mafia.
Alemanno non è accusato per queste fatture della Fondazione ma è invece indagato per essersi fatto corrompere con versamenti per 125 mila euro, dei quali 40 mila sono i contributi liberali versati dalle coop di Salvatore Buzzi alla Fondazione Nuova Italia di cui l' ex sindaco è presidente e nella quale due arrestati a dicembre nella retata di Mafia Capitale, Riccardo Mancini e Franco Panzironi, erano membri influenti. Panzironi ne era segretario generale, consigliere e socio fondatore e la usava come cassa per i contributi delle imprese amiche.
MANIFESTO ELETTORALE DI GIANNI ALEMANNO
I pagamenti all' ingegnere Alemanno da parte della Fondazione Nuova Italia che vanno dall' estate del 2013 alla primavera del 2014 dimostrano un fatto inedito: l' ex sindaco non ha avuto solo un rapporto politico con la Fondazione ma ha incassato personalmente circa 70 mila euro lordi. La Finanza segnala i pagamenti ai magistrati visto quello che è emerso sulla Fondazione nell' inchiesta.
I pm hanno chiesto e ottenuto l' arresto di Panzironi e probabilmente chiederanno il rinvio a giudizio di Alemanno (solo per corruzione) anche per i 40 mila euro pagati, in cambio di favori alle sue coop, da Buzzi proprio alla Fondazione.
In un momento di divertente sincerità a La Zanzara l' ex sindaco ammetteva: "Non sono granchè come ingegnere, in effetti ho fatto poca roba" ma poteva trovare un committente meno imbarazzante.
La Fondazione Nuova Italia da un lato paga circa 70 mila euro ad Alemanno dall' estate del 2013 al marzo del 2014 e dall' altro incassa da gennaio 2012 a settembre 2014 ben 113 mila euro dalle imprese e dalle coop di Salvatore Buzzi. "Le due cose non hanno relazione, io mi sono fatto pagare 14 mila euro a trimestre dopo la sconfitta elettorale perché ero in difficoltà e dovevo far fronte ai debiti della campagna elettorale", ci ha spiegato Alemanno.
Certo però non è bello scoprire che anche nel per io do in cui lui si fa pagare dalla Fondazione questa incassa da Buzzi le donazioni: a dicembre del 2013 arrivano alla Fondazione 10 mila euro da una coop di Buzzi. Anche se i versamenti più importanti, pari rispettivamente a 33 mila euro, 10 mila e 35 mila euro arrivano alla Fondazione prima: ossia a gennaio, novembre e di cembre del 2012.
Tutti versamenti registrati ma non trasparenti perché le Fondazioni non devono pubblicare la lista dei donatori.
zucconi ricorda l elezione di alemanno
Ora l' ex sindaco ha trovato un vero lavoro da ingegnere. Il 20 novembre del 2014 ha creato la GM building Srl, dove G sta per Gianni e M sta per Marco Matteoni. Il socio misterioso che Alemanno non ci ha voluto rivelare (vedi intervista) è il 52enne presidente di Edilizia Confartigianato Imprese di Roma. Il capitale ammonta a 10 mila euro ed è diviso a metà tra i due soci. L' impresa però risulta ancora inattiva.
2. "ORA SONO POVERO, PER COLPA DELLA POLITICA"
Marco Lillo per ''il Fatto Quotidiano''
Non è un caso di corruzione ma di nuova povertà". Così replica l' ex sindaco di Roma Gianni Alemanno quando gli contestiamo i pagamenti ricevuti dalla Fondazione Nuova Italia.
Ingegnere Alemanno, ci spiega cosa sono queste fatture trovate dalla Guardia di Finanza? Lei in tv dice che fa l' ingegnere per vivere e noi immaginavamo ponti o case. E invece lei nel 2013-2014 si è fatto pagare come ingegnere circa 70 mila euro dalla Fondazione Nuova Italia, quella di cui lei era presidente. Come è questa storia?
Queste fatture non c' entrano nulla con la mia attività professionale. Non sono state fatte come ingegnere. Quando faccio delle attività di qualsiasi genere uso la partita Iva, ma nell' oggetto c' è scritto qualcosa come "collaborazione".
L' ammontare è più o meno pari allo stipendio da sindaco, sembra quasi una sostituzione del reddito perso. Dopo che ho finito il mio incarico da sindaco, per un certo periodo mi è stato pagato un compenso come presidente della Fondazione perché avevo tante spese da pagare per la campagna elettorale e non avevo proprio reddito materiale.
Ma lei ha il vitalizio dalla Camera dei deputati di circa 4 mila e 500 euro e poi è stato anche consigliere regionale.
Non prendo il vitalizio da consigliere regionale perché mi sono fatto liquidare i contributi. Prendo solo quello da parlamentare ma il problema è che, per pagare i debiti della campagna elettorale, ho dovuto vendere la casa di Roma e sto vendendo anche quella al mare che mi aveva lasciato mio padre. Un bagno di sangue. La campagna si è conclusa con un disavanzo dichiarato di circa 400 mila euro. Mi sono trovato in forte difficoltà economica.
Così la famosa "casa di pregio ai Parioli comprata dall'Inail nel 2007 ha preso il volo?
BERLUSCONI CANTA ALLA CENA DI ALEMANNO
Sì e ho incassato poco per la crisi del mercato, ma sono stato costretto a vendere perché così ho estinto due mutui (la casa è stata venduta a 620 mila euro nel luglio 2014 ed era stata comprata a 530 mila, ndr) e non è finita: mi resta ancora un prestito con una rata di 800 euro al mese. Tutto ciò però non ha nulla a che fare con l' indagine.
È vero, ma c' è una cosa imbarazzante: lei incassa 70 mila euro dalla stessa Fondazione che prendeva i soldi dalle coop di Buzzi.
Non c' è alcun rapporto tra i soldi che incasso io e quelli che ha donato, sempre dichiarandoli, Buzzi. Tutti i soldi delle donazioni sono stati spesi in campagna elettorale. Le mie fatture partono dopo le elezioni perse e finiscono, mi pare, a marzo del 2014, ben prima che scoppiasse Mafia Capitale.
Le coop di Buzzi però donano anche nel periodo in cui lei incassava 5 mila euro al mese dalla stessa Fondazione.
Io prendevo circa 14 mila euro compresa l' Iva per ogni trimestre. Però il suo ragionamento non tiene: i soldi di Buzzi servivano per le campagne elettorali e io sto ancora pagando i debiti per quelle campagne.
Lei a Mentana ha detto che ora fa l' ingegnere per vivere. Ma ha fatto solo questa attività per la Fondazione?
No. Faccio l' amministratore delegato di una società immobiliare. L' ho costituita con un mio amico per fare attività solo nel privato, niente pubblico. Ma non vi dico chi è il socio.
Tanto lo scopriamo con le visure. Alemanno, comunque i pm la accusano di essere un corrotto e queste fatture certo non aiutano.
Io uscirò assolto dalle accuse e una cosa è certa: sono più povero di quando ho iniziato a fare il sindaco.