benjamin netanyahu joe biden segno della croce

DAGOREPORT – L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT

benjamin netanyahu

Gli 007 della Cia stanno svolgendo un ruolo fondamentale non solo per trovare una quadra per la guerra russo-ucraina ma sono al lavoro anche in Medioriente, dove la loro mediazione ha finora impedito una pericolosa escalation.

 

Gli agenti hanno rapporti continui con il Mossad, alleato storico, ma anche con i servizi di sicurezza iraniani. Un dialogo confermato oggi dal ministro degli Esteri di Teheran, Hossein Amirabdollahian, che ha dichiarato che il regime teocratico ha informato preventivamente Washington sull’attacco a Israele di sabato scorso.

benjamin netanyahu Benny Gantz

 

È stata questa interlocuzione a evitare che i 400 missili e droni iraniani provocassero incidenti, danni e morti (infatti il massiccio attacco ha causato solo il ferimento di una bambina). Nonno Biden lo ha fatto presente allo scatenato Benjamin Netanyahu, sottolineando come il funzionamento dello scudo difensivo, si potesse considerare esso stesso una “vittoria”.

 

joe biden bibi netanyahu in israele

Il messaggio implicito è stato: noi ti abbiamo difeso, gli iraniani hanno dimostrato di non volere un’escalation, avvisandoci dell’attacco, ora evita di far esplodere la regione e tutto il Medioriente. Anche perché, è il senso del discorso di Biden, una ulteriore controreazione di Teheran potrebbe non limitarsi a uno spettacolino pirotecnico (400 missili, dei quali metà a elica, lenti e facilmente intercettabili, e droni) ma a un attacco ancora più massiccio per bloccare il quale potrebbe non bastare il solo “Iron Dome” (la cupola dello Stato ebraico che intercetta i razzi).

NETANYAHU GALLANT

 

Netanyahu, però, finora è stato irremovibile. Vuole una rappresaglia per mandare un messaggio a tutti i nemici di Israele, sente di avere il consenso popolare a una dimostrazione di forza (https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/ldquo-rsquo-iran-ha-dichiarato-guerra-israele-non-resta-altro-fare-392017.htm) e già dopo il lancio di missili iraniano era pronto a rispondere.

 

A fermarlo, nonostante le pressioni belliciste dei suoi alleati di governo, compreso il “moderato” Benny Gantz, è stata la telefonata di Biden e l’accorta mediazione degli 007 americani, che hanno avvertito Teheran, mettendo in allerta gli ayatollah.

 

IRON DOME - LO SCUDO CHE PROTEGGE ISRAELE

Grazie all’intervento della Cia si è evitata una escalation e sono volate, al posto dei missili, le solite minacce: da un lato l’Iran promette di usare un’arma “mai utilizzata prima”, dall’altro Israele che rinvia la risposta sine die con la scusa del sadismo psicologico: “Dovranno aspettare nervosamente senza sapere quando potrebbe arrivare”.

 

Nonostante abbiano evitato il peggio, gli americani non si fidano di Netanyahu: lo considerano inaffidabile e imprevedibile e, alle mediazioni dell’intelligence vorrebbero accompagnare una manovra politica per far cadere il suo governo.

 

IRAN ATTACCA ISRAELE

Un’operazione spericolata e di difficile realizzazione perché gli stessi oppositori di "Bibi", come Benny Gantz, ex capo di stato maggiore, hanno posizioni altrettanto ruvide dal punto di vista militare.

 

L’opinione pubblica israeliana è in larga parte favorevole sia alla guerra a Gaza che a una risposta “muscolare” all’Iran. E Netanyahu ha un futuro politico (ed evita la galera) solo finché la guerra e lo stato d'allarme proseguono.

 

batteria antimissile iron dome israele

Tra l'altro l'operazione “terroristica” con cui il Mossad ha eliminato il generale delle Guardie rivoluzionarie iraniane, Mohammad Reza Zahedi, nell'ambasciata iraniana a Damasco e la successiva tensione con Teheran non è spuntata per caso: è servita al premier israeliano a "oscurare" temporaneamente la mattanza nella Striscia di Gaza, che tanto ha danneggiato l'immagine di Israele, indignando le opinioni pubbliche in mezzo mondo.

 

Ps: Biden deve prestare attenzione alle sue mosse in Medioriente: una fetta della comunità ebraica americana è contraria all’ipotesi “due popoli, due stati”, per risolvere la questione israelo-palestinese, e si sta avvicinando al partito repubblicano, e dunque a Donald Trump, schierati con Netanyahu (Trump è stato l’artefice degli accordi di Abramo e ha riconosciuto ufficialmente Gerusalemme come capitale dello Stato ebraico).

iraniani festeggiano l attacco a israele LA DIFESA DI ISRAELE DALL ATTACCO IRANIANO I DETTAGLI DELL ATTACCO DELL IRAN A ISRAELE attacco iraniano a israele lancia razzi iranBENJAMIN NETANYAHU AL CONFINE CON IL LIBANOnetanyahu gaza palestinaATTACCO IRANIANO A ISREALE parenti degli ostaggi israeliani protestano contro netanyahu 3ANTONY BLINKEN - BENJAMIN NETANYAHU attacco dell iran a israele cielo di gerusalemme proteste contro netanyahu in israele 1BENJAMIN NETANYAHU VISITA I SOLDATI ISRAELIANI NELLA STRISCIA DI GAZAproteste contro netanyahu in israele 2I DETTAGLI DELL ATTACCO DELL IRAN A ISRAELE

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...