L’IRAN NON SI ACCONTENTERÀ DELLE PAROLE – PALAZZO CHIGI “CONFERMA L’IMPEGNO PRESSO LE AUTORITÀ IRANIANE PER L’IMMEDIATA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA, E, IN ATTESA DI ESSA, PER UN TRATTAMENTO RISPETTOSO DELLA DIGNITÀ UMANA”. MA IL REGIME DI TEHERAN CHIEDE IN CAMBIO UNA COSA SOLA: LA SCARCERAZIONE DI MOHAMMAD ABEDINI, DETENUTO SU RICHIESTA DEGLI USA – LA MAMMA DELLA GIORNALISTA: “LA FIDUCIA È TANTA, IO, COME CECILIA, SONO UN PO' UN SOLDATO: ASPETTO E RISPETTO IL LAVORO CHE STANNO FACENDO. MIA FIGLIA È IN UNA CELLA DI PUNIZIONE. È UN'ECCELLENZA ITALIANA, NON LO SONO SOLO VINO E COTECHINO” - DOMANI MANTOVANO RIFERIRÀ AL COPASIR
CECILIA SALA, LA MAMMA: INCONTRO CON MELONI MI HA AIUTATO
(askanews) - "Va male , è ovvio però questo incontro" con la premier Giorgia Meloni "mi ha aiutato: ci siamo guardate negli occhi, anche tra mamme. La fiducia è tanta, sicuramente stanno lavorando e io sono un po' come Cecilia, sono un po' un soldato, aspetto e rispetto il lavoro che stanno facendo.
Quello che potrò fare da parte mia lo farò, sicuramente loro stanno facendo il loro". Lo ha detto Elisabetta Vernoni, madre di Cecilia Sala, la cittadina italiana arrestata e detenuta in Iran, al termine dell'incontro a Palazzo Chigi con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
alfredo mantovano giorgia meloni
IRAN: CASO SALA, GOVERNO CONFERMA IMPEGNO PER IMMEDIATA LIBERAZIONE
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Si è tenuta questo pomeriggio a Palazzo Chigi una riunione convocata dal Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in relazione al trattenimento in Iran della giornalista italiana Cecilia Sala. Alla riunione hanno preso parte il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, e il Consigliere diplomatico del Presidente, Fabrizio Saggio.
All’esito dell’incontro, il Governo conferma l’impegno presso le autorità iraniane per l’immediata liberazione di Cecilia Sala, e, in attesa di essa, per un trattamento rispettoso della dignità umana.
Per quanto riguarda Mohammad Abedini, che è al momento in stato di detenzione cautelare su richiesta delle autorità degli Stati Uniti, il Governo ribadisce che a tutti i detenuti è garantita parità di trattamento nel rispetto delle leggi italiane e delle convenzioni internazionali.
Il sottosegretario Mantovano, in veste di Autorità delegata, venendo incontro alle richieste delle opposizioni, ha dato immediata disponibilità al presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, Lorenzo Guerini, a riferire al Copasir già domani mattina, e quindi per suo tramite al Parlamento.
Nel corso del pomeriggio, inoltre, il Presidente Meloni ha avuto un colloquio telefonico con Renato Sala, padre di Cecilia, e ha incontrato a Palazzo Chigi la madre, Elisabetta Vernoni, conclude la nota di Palzzo Chigi.
P.CHIGI, ABEDINI TRATTATO RISPETTANDO LEGGI E CONVENZIONI
(ANSA) - "Per quanto riguarda Mohammad Abedini, che è al momento in stato di detenzione cautelare su richiesta delle autorità degli Stati Uniti, il Governo ribadisce che a tutti i detenuti è garantita parità di trattamento nel rispetto delle leggi italiane e delle convenzioni internazionali". Lo afferma una nota di Palazzo Chigi dopo il vertice sul caso della giornalista Cecilia Sala, detenuta in Iran.
P.CHIGI, SALA SIA TRATTATA CON DIGNITÀ E LIBERATA SUBITO
(ANSA) - "Il Governo conferma l'impegno presso le autorità iraniane per l'immediata liberazione di Cecilia Sala, e, in attesa di essa, per un trattamento rispettoso della dignità umana". Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi dopo il vertice sul caso della giornalista italiana detenuta in Iran.
MAMMA DI SALA, SCELTE IMPORTANTI DA ITALIA PER SUO RIENTRO
(ANSA) - "La prima preoccupazione adesso sono assolutamente le condizioni di vita carceraria di mia figlia. Si è parlato di cella singola. Non esistono le celle singole. Esistono le celle di detenzioni comuni e poi ci sono le celle di punizione. Lei è una di queste evidentemente. Io non lo so come sono, ma se una dorme per terra mi fa pensare che nel 2024 si chiami così.
ELISABETTA VERNONI - MAMMA DI CECILIA SALA
Quindi la prima cosa sono condizioni più dignitose di vita carceraria e poi decisioni importanti e di forza del nostro Paese per ragionare sul rientro in Italia, di cui io non piango, non frigno e non chiedo tempi, perché sono realtà molto particolari". Lo ha detto Elisabetta Vernoni, mamma di Cecilia Sala, la giornalista italiana detenuta in Iran, lasciando Palazzo Chigi dopo l'incontro con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Mamma di Sala,Meloni più puntuale rispetto a rassicurazioni +
(ANSA) - "La premier ha fatto un salto di qualità dalle rassicurazioni comprensibili che ricevo sempre. È stata più precisa e più puntuale ed è questo che io volevo e questo ho avuto".
GIORGIA MELONI ALFREDO MANTOVANO
Lo ha detto Elisabetta Vernoni, mamma di Cecilia Sala, la giornalista italiana detenuta in Iran, lasciando Palazzo Chigi dopo l'incontro con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. A chi le domandava se fosse soddisfatta dell'incontro, ha risposto: "Ovviamente sì, nel senso che in questo momento, è ovvio che i miei umori... Ieri è stato un momento di cambio d'umore forte, però assolutamente sì".
MAMMA DI SALA, CONDIZIONI IN CELLA NON LA SEGNINO PER LA VITA
(ANSA) - "Cerca di essere un soldato Cecilia, cerco di esserlo io. Però le condizioni carcerarie per una ragazza di 29 anni che non ha compiuto nulla devono essere quelle che non la possano segnare per tutta la vita. Poi, se pensiamo a giorni o altro, io rispetto i tempi che mi diranno, ma le condizioni devono essere quelle di non segnare una ragazza che è solo un'eccellenza italiana, non lo sono solo il vino e i cotechini".
Lo ha detto Elisabetta Vernoni, mamma di Cecilia Sala, la giornalista italiana detenuta in Iran, lasciando Palazzo Chigi dopo l'incontro con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Le hanno dato dei tempi? "Qualche cosa - ha risposto -, ma cose molto generiche, su cui adesso certo attendo notizie più precise".
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