paolo savona

L’ISTAT CORREGGE PAOLO SAVONA CHE INTENDE FINANZIARE IL CONTRATTO DI GOVERNO CON L'AVANZO COMMERCIALE, CHE PERÒ STA DIMINUENDO - L’ISTITUTO HA CERTIFICATO L’ARRETRAMENTO DELL’AVANZO CON L’ESTERO DELLO 0,8% A CAUSA DELL’APPLICAZIONE DEI DAZI

Gian Maria De Francesco per “il Giornale”

paolo savona

 

Utilizzare l'avanzo della bilancia commerciale per sostenere la domanda interna tramite spesa in deficit. È quanto ha proposto il ministro degli Affari Ue, Paolo Savona, in un'intervista alla Verità. Purtroppo, le statistiche si sono incaricate di smentirlo perché proprio ieri l' Istat ha certificato l' arretramento dell' avanzo con l'estero dello 0,8% su base annua a causa della battuta d' arresto (-2,8%) segnato dell' export verso i Paesi extra-Ue nei primi cinque mesi dell' anno a causa degli effetti nefasti dell'applicazione di dazi.

 

paolo savona col suo libro (2)

Il dato è ancora buono ma, guardando all'aggregato del periodo gennaio maggio (+13,9 miliardi), appare difficile raggiungere i 47,8 miliardi di saldo positivo totalizzati l'anno scorso in un contesto geopolitico nel quale la chiusura agli scambi commerciali sembra farla da padrone tanto negli Usa quanto in Cina.

 

L'impressione, pertanto, è che Savona abbia voluto giocare una partita personalissima nel dibattito sulla sostenibilità delle politiche economiche promesse dal governo giallo-verde. «L'Italia da tempo vive al di sotto delle proprie risorse, come testimonia un avanzo di parte corrente della bilancia estera», ha ribadito sottolineando che «tale avanzo non può essere attivato, cioè non possiamo spendere, per l'incontro tra i vincoli di bilancio e di debito dei Trattati europei». Secondo il ministro, l' avanzo sull' estero è del 2,7% del Pil (circa 50 miliardi), «esattamente ciò che manca alla domanda interna» e che consentirebbe di intervenire sui temi della disoccupazione e del rischio-povertà in larghi strati della cittadinanza.

 

gianni letta giovanni tria

È un modo come un altro per spostare il discorso su un'altra questione. La bilancia commerciale, infatti, è parte integrante della bilancia delle partite correnti che, nonostante l'avanzo primario conseguito a suon di tasse (e di export), vede l'Italia costantemente in deficit un po' per la leggerezza con la quale è stata affrontata la spending review e un po' perché i circa 70 miliardi di spesa per interessi sui 2.300 miliardi di debito pubblico zavorrano la nostra economia.

 

Savona, che è profondo conoscitore di queste dinamiche, ha infatti evidenziato che sarebbe meglio se l' Ue proponesse «nel reciproco interesse un piano di investimenti di tale importo» per far sì che la crescita del Pil nominale sia in grado di rendere sostenibili flat tax, reddito di cittadinanza e revisione della Fornero «senza aumentare né il disavanzo pubblico né il rapporto debito pubblico/Pil su base annua».

istat

 

Quindi si può qualificare la sortita del ministro come un messaggio alla Germania che, con un avanzo commerciale monstre, tiene depressi gli investimenti ricomprando addirittura il proprio debito pubblico. Non è un mistero che Berlino, pur non avendone la necessità, faccia quello che dovrebbe fare Roma con il proprio avanzo. Savona ha presentato queste tesi come un «piano A» contrapposto al famigerato «piano B» di uscita dall' euro.

 

Ed è per questo motivo che ha rimarcato la sintonia di vedute con il prudente ministro Tria che, invece, ricordando che è stato proprio il titolare del Tesoro a rimarcare la necessità che l' Unione europea metta al centro le politiche per gli investimenti. «Il problema è la cadenza temporale dell' operazione, non la possibilità di attuarla: esiste cioè una possibilità tecnica, occorre una volontà politica», ha concluso.

Ultimi Dagoreport

software israeliano paragon spyware whatsapp alfredo mantovano giorgia meloni peter thiel

DAGOREPORT – SE C’È UNO SPIATO, C’È ANCHE UNO SPIONE: IL GOVERNO MELONI SMENTISCE DI AVER MESSO SOTTO CONTROLLO I GIORNALISTI COL SOFTWARE ISRAELIANO DI “PARAGON SOLUTIONS” - PECCATO CHE L’AZIENDA DI TEL AVIV, SCRIVE "THE GUARDIAN", NON FACCIA AFFARI CON PRIVATI, MA VENDA I SUOI PREGIATI SERVIZI DI HACKERAGGIO SOLO A “CLIENTI GOVERNATIVI” CHE DOVREBBERO UTILIZZARLI PER PREVENIRE IL CRIMINE - CHI AVEVA FIRMATO IL CONTRATTO STRACCIATO DAGLI ISRAELIANI PER "VIOLAZIONI"? QUAL È "L'ABUSO" CHE HA SPINTO PARAGON A DISDETTARE L'ACCORDO? – ANCHE IL MERCATO FIORENTE DELLO SPIONAGGIO GLOBALE HA IL SUO BOSS: È PETER THIEL, IL “CAVALIERE NERO” DELLA TECNO-DESTRA AMERICANA, CHE CON LA SOCIETA' PALANTIR APPLICA L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE AL VECCHIO MESTIERE DELLO 007…

barbara berlusconi

DAGOREPORT - BERLUSCONI ALLA SCALA SI È VISTO UNA SOLA VOLTA, MA IL BERLUSCONISMO SÌ, E NON AVEVA FATTO MALE CON FEDELE CONFALONIERI, CHE FU PRESIDENTE DELLA FILARMONICA DELLA SCALA E BRUNO ERMOLLI, POTENTISSIMO VICEPRESIDENTE DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA - INVECE BARBARA B. LA SI VIDE DUE VOLTE, AL BRACCIO DI PATO, L’EX ATTACCANTE DEL MILAN. LA SUA NOMINA NEL CDA DELLA SCALA? DONNA, GIOVANE… E POI CON QUEL COGNOME! LA COMPETENZA? BEH… LA PASSIONE MMM…: PERCHÉ, DA QUEL GIORNO CHE VENNE CON PATO, NON SI È PRESA UN BEL PALCO ANZICHÉ TORNARE ALLA SCALA SOLO QUINDICI ANNI DOPO DA CONSIGLIERE/A?

vincenzo de luca elly schlein nicola salvati antonio misiani

DAGOREPORT – VINCENZO DE LUCA NON FA AMMUINA: IL GOVERNATORE DELLA CAMPANIA VA AVANTI NELLA SUA GUERRA A ELLY SCHLEIN - SULLA SUA PRESUNTA VICINANZA AL TESORIERE DEM, NICOLA SALVATI, ARRESTATO PER FAVOREGGIAMENTO DELL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA, RIBATTE COLPO SU COLPO: “DOVREBBE CHIEDERE A UN VALOROSO STATISTA DI NOME MISIANI, CHE FA IL COMMISSARIO DEL PD CAMPANO” – LA STRATEGIA DELLO “SCERIFFO DI SALERNO”: SE NON OTTIENE IL TERZO MANDATO, DOVRÀ ESSERE LUI A SCEGLIERE IL CANDIDATO PRESIDENTE DEL PD. ALTRIMENTI, CORRERÀ COMUNQUE CON UNA SUA LISTA, RENDENDO IMPOSSIBILE LA VITTORIA IN CAMPANIA DI ELLY SCHLEIN…

osama almasri torturatore libico giorgia meloni alfredo mantovano giuseppe conte matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – LA SOLITA OPPOSIZIONE ALLE VONGOLE: SUL CASO ALMASRI SCHLEIN E CONTE E RENZI HANNO STREPITATO DI “CONIGLI” E ''PINOCCHI'' A NORDIO E PIANTEDOSI, ULULANDO CONTRO L’ASSENZA DELLA MELONI, INVECE DI INCHIODARE L'ALTRO RESPONSABILE, OLTRE ALLA PREMIER, DELLA PESSIMA GESTIONE DELL’AFFAIRE DEL BOIA LIBICO: ALFREDO MANTOVANO, AUTORITÀ DELEGATA ALL’INTELLIGENCE, CHE HA DATO ORDINE ALL'AISE DI CARAVELLI DI RIPORTARE A CASA CON UN AEREO DEI SERVIZI IL RAS LIBICO CHE E' STRAPAGATO PER BLOCCARE GLI SBARCHI DI MIGLIAIA DI NORDAFRICANI A LAMPEDUSA – EPPURE BASTAVA POCO PER EVITARE IL PASTROCCHIO: UNA VOLTA FERMATO DALLA POLIZIA A TORINO, ALMASRI NON DOVEVA ESSERE ARRESTATO MA RISPEDITO SUBITO IN LIBIA CON VOLO PRIVATO, CHIEDENDOGLI LA MASSIMA RISERVATEZZA - INVECE L'ARRIVO A TRIPOLI DEL TORTURATORE E STUPRATORE DEL CARCERE DI MITIGA CON IL FALCON DELL'AISE, RIPRESO DA TIVU' E FOTOGRAFI, FUOCHI D’ARTIFICIO E ABBRACCI, HA RESO EVIDENTE IL “RICATTO” DELLA LIBIA E LAMPANTE LO SPUTTANAMENTO DEL GOVERNO MELONI - VIDEO

ursula von der leyen giorgia meloni

URSULA VON DER LEYEN, CALZATO L'ELMETTO, HA PRESO PER LA COLLOTTOLA GIORGIA MELONI - A MARGINE DEL CONSIGLIO EUROPEO INFORMALE DI TRE GIORNI FA, L’HA AFFRONTATA CON UN DISCORSO CHIARISSIMO E DURISSIMO: “CARA GIORGIA, VA BENISSIMO SE CI VUOI DARE UNA MANO NEI RAPPORTI CON TRUMP, MA DEVI PRIMA CONCORDARE OGNI MOSSA CON ME. SE VAI PER CONTO TUO, POI SONO CAZZI TUOI” – LA REAZIONE DELLA SEMPRE COMBATTIVA GIORGIA? DA CAMALEONTE: HA ABBOZZATO, SI È MOSTRATA DISPONIBILE E HA RASSICURATO URSULA ("MI ADOPERO PER FARTI INCONTRARE TRUMP"). MA IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NON HA ABBOCCATO, PUNTUALIZZANDO CHE C’È UNA DIFFERENZA TRA IL FARE IL "PONTIERE" E FARE LA "TESTA DI PONTE" – IL “FORTINO” DI BRUXELLES: MACRON VUOLE “RITORSIONI” CONTRO TRUMP, MERZ SI ALLONTANA DAI NAZISTI “MUSK-ERATI” DI AFD. E SANCHEZ E TUSK…