sovrani monarchie

A CHI LO SCETTRO? - L'ITALIA È L'UNICA REPUBBLICA RIMASTA IN GARA A EURO 2020 ASSIEME A TRE MONARCHIE - LA CORONA BRITANNICA TRA LO "SCISSIONISTA" HARRY E IL PORCELLONE ANDREA, NON E' MESSA BENE - QUELLA SPAGNOLA TRA SCANDALI DI CORRUZIONE E LITI IN FAMIGLIA E' MESSA PEGGIO - LA MONARCHIA DANESE E' TALMENTE DISCRETA CHE NESSUNO HA BEN CAPITO SE GOVERNA UN RE O UNA REGINA...

Estratto dell'articolo di Corrado Augias per “la Repubblica

 

MATTARELLA REGINA

Per una di quelle occorrenze casuali nelle quali si ha la tentazione di ricercare un significato, delle quattro semifinaliste europee, l'Italia è l'unica repubblica. Tre monarchie le altre: Spagna, Inghilterra, Danimarca.

 

Monarchie un po' anomale per diverse ragioni, con la sola eccezione degli inglesi rimasti ostinatamente legati ai loro sovrani nonostante l'evidente declino di quella nobile famiglia i cui ultimi eredi non si comportano meglio di altri nelle cui vene il sangue è blu e s'aggirano smarriti alla ricerca di se stessi.

 

william e kate stadio

Da parecchi secoli i re non scendono più in battaglia alla testa dei loro eserciti, eppure, durante l'ultimo conflitto, nel corso delle devastanti incursioni della Luftwaffe nel 1940, l'Inghilterra ha avuto in re Giorgio VI e in sua moglie Elizabeth Bowes-Lyon un fondamentale punto di riferimento.

 

Se Winston Churchill è stato la mente politica, re e regina hanno rappresentato un modello simbolico, esempio di frugalità in un momento in cui le sorti dell'isola parevano davvero appese a un filo.

 

regina elisabetta

Erik Larson ha scritto un magnifico racconto su quegli anni e la figura di Churchill, appena pubblicato da Neri Pozza, titolo: "Splendore e viltà". Parliamo però di ottant'anni fa, da quei giorni pieni di crudeltà e di gloria molta acqua è passata sotto i ponti del Tamigi.

 

Diverso il caso spagnolo. Il re di quella stupenda terra portava con disinvoltura un nome importante che investe anche la nostra storia: Juan Carlos Alfonso Víctor María de Borbón y Borbón-Dos Sicilias. Ha avuto anch'egli il suo buon momento nel 1975 quando assicurò il passaggio del proprio Paese alla democrazia dopo la dittatura del fascista Francisco Franco.

 

juan carlos e sofia

Poi ancora nel 1981 quando il colonnello Antonio Tejero assaltò il parlamento pistola alla mano. Un tentativo di golpe non lontano da quello tentato da Junio Valerio Borghese nel 1970 alla testa delle Guardie Forestali, più insidioso però. Dietro il pittoresco colonnello si muovevano elementi della Guardia Civil e dell'esercito.

 

JUAN CARLOS A CACCIA DI ELEFANTI IN BOTSWANA 1

Re Juan Carlos nell'occasione rimase solidamente fermo nella difesa della Spagna democratica. Poi basta. Nel 2012 viene implicato in un umiliante incidente durante una partita di caccia agli elefanti in Botswana mentre il suo Paese - e il resto dell'Europa - è in preda ad una grave crisi economica. Patetica la sua foto, carabina al braccio, con la carcassa del pachiderma alle spalle. Non si sa se compiangere di più il povero animale o un sovrano così mal ridotto.

 

Leggi l'articolo completo su:

https://www.repubblica.it/commenti/2021/07/05/news/gli_azzurri_sfidano_le_corone-309045639/

 

JUAN CARLOS A CACCIA DI ELEFANTI IN BOTSWANA

 

LA REGINA MARGHERITA DI DANIMARCA E IL PRINCIPE HENRIKLA REGINA MARGHERITA DI DANIMARCA E IL PRINCIPE HENRIK LA REGINA MARGHERITA DI DANIMARCA E IL PRINCIPE HENRIK LA REGINA MARGHERITA DI DANIMARCA E IL PRINCIPE HENRIK

Ultimi Dagoreport

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. LA QUESTIONE DELLA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA SI INGARBUGLIA – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…