risparmio in italia risparmiatori italiani

L'ITALIA È UNA RUOTA QUADRATA CHE NON GIRA - RAPPORTO CENSIS: NEL PIENO DELLA PANDEMIA, MILLE MILIARDI DI EURO MESSI ''AL PIZZO'' DAGLI ITALIANI (CONTANTE E DEPOSITI A VISTA) - 3,2 MILIONI DI "GARANTITI ASSOLUTI", I DIPENDENTI PUBBLICI, 16 MILIONI DI PENSIONATI. POI LA FALANGE DEI PIÙ VULNERABILI, I DIPENDENTI DEL SETTORE PRIVATO E LE PARTITE IVA; INFINE, "L'UNIVERSO DEGLI SCOMPARSI", CIRCA 5 MILIONI DI PERSONE ALLE PRESE CON LAVORETTI NEI SERVIZI E LAVORO NERO, INABISSATI

Enrica Piovan per l'ANSA

 

Una ruota quadrata che non gira. Il sistema Italia avanza a fatica, arranca tra pesanti tonfi e tentennamenti. Mai lo si era visto così bene come durante questo anno eccezionale: l'epidemia, infatti, ha squarciato il velo sulle vulnerabilità strutturali del nostro paese. Il re è nudo e ora il rischio è che, una volta che ci saremo lasciati alle spalle il virus, questi difetti si ripresentino domani più gravi se non si interviene ora in maniera energica. La fotografa che il Censis scatta come ogni anno nel 54.mo Rapporto sulla situazione sociale del Paese, trova una società indebolita e impantanata, in cui prevalgono paura e ansia e che nella logica del meglio sudditi che morti rinuncia ai propri diritti, si aggrappa al salvagente dello Stato e approva anche le ultime restrizioni natalizie; ma proprio in questa crisi si scorge l'opportunità di quel cambio di passo, non più rinviabile, per poter rimettere in cammino l'economia e risaldare la società.

 

italiani risparmiatori

Nell'anno della paura nera dell'epidemia, il virus ha aggredito una società già stanca e ha accelerato alcuni processi già in atto. Nell'Italia già provata da anni di resistenza alla divaricazione dei redditi, il Covid ha infatti ampliato le disuguaglianze sociali già esistenti, con da una parte sempre più famiglie con un sussidio di cittadinanza (+22,8%), e dall'altra pochi miliardari (40) aumentati sia in numero che in patrimonio durante la prima ondata dell'epidemia.

 

La vera frattura sociale risulta essere tra chi ha la certezza del reddito e chi no. Se ci sono 3,2 milioni di "garantiti assoluti", i dipendenti pubblici, cui si aggiungono 16 milioni di pensionati che si trasformano in "silver welfare" a supporto di figli e nipoti, per il resto si entra nelle "sabbie mobili: il settore privato senza casematte protettive"; c'è poi la falange dei più vulnerabili, i dipendenti del settore privato e le partite Iva; infine, "l'universo degli scomparsi", circa 5 milioni di persone alle prese con lavoretti nei servizi e lavoro nero, inabissatisi senza rumore.

 

censis

E con il lavoro che va a picco, a pagare il conto sono i più deboli, i giovani e le donne, che hanno perso nel terzo trimestre già 457 mila i posti di lavoro, mandando in fumo il 76% dell'occupazione. In questa crescente incertezza, in cui si fanno sempre meno figli (i nuovi nati nel 2019 sono stati 420.170 e quest'anno sprofonderanno sotto soglia 400 mila) e si riduce la propensione al consumo, si sceglie la strada di mettere i soldi da parte per evitare di contrarre debiti: cresce infatti la liquidità delle famiglie (contante e depositi a vista hanno superato 1.000 miliardi).

 

 Ma ci sono anche persone a rischio immediato di insicurezza economica, che dispongono di risorse finanziarie per meno di un mese (il 17,1%). E sempre più famiglie in difficoltà a pagare il riscaldamento della casa. L'emergenza accentua i divari anche nelle scuole: l'esperimento della didattica a distanza, infatti, sembra non aver funzionato adeguatamente tanto che per il 74,8% dei dirigenti ha ampliato il gap di apprendimento tra gli studenti. Il virus ha anche evidenziato i limiti del sistema sanitario nazionale, che è arrivato all'appuntamento col Covid "piuttosto fragile", dopo anni di contenimento della spesa pubblica nella sanità e di "mancato ricambio generazionale di medici e infermieri".

 

risparmio

Ma ha anche portato il 37% degli italiani ad utilizzare molto meno di prima i mezzi pubblici. E' una società in cui si è radicata la "bonus economy", una mole di sussidi per 26 miliardi a oltre 14 milioni di beneficiari (quasi 2 mila euro a testa ad un quarto della popolazione). Una società che nel 2020 ha preferito spostarsi nelle seconde case piuttosto che viaggiare e si è riscoperta sempre più digitale. Ma anche una società in cui il clima di incertezza e paura legato alla pandemia spinge il 40% degli italiani a considerare un azzardo avviare un'impresa dopo l'epidemia e fa riaffiorare l'idea di giustificare la pena di morte (quasi la metà degli italiani la reintrodurrebbe).

 

PENSIONATI RITIRANO ALLA POSTA

 "Il timore è che questi difetti possano ripresentarsi domani più gravi di prima se non interverremo in maniera energica", osserva il direttore generale del Censis Valerii. La strada, indica il Censis, parte dal sistema fiscale, per arrivare al ridisegno del sistema fiscale, fino alle questioni territoriali. "La sfida è che la classe dirigente ritrovi la forza e il coraggio di mettere mano ai problemi del Paese", osserva il segretario generale De Rita. E soprattutto serve chiarezza, indica il presidente del Cnel Treu, luce indispensabile per aiutare il disorientamento.

Ultimi Dagoreport

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...