EUROPA DA RECOVERY! – L’ITALIA E LA SPAGNA SONO GLI UNICI DUE PAESI AD AVER RICHIESTO LA TERZA TRANCHE DEL PNRR ALLA COMMISSIONE EUROPEA. LA FRANCIA E LA GERMANIA SONO MOLTO PIÙ IN RITARDO DI NOI, MA È NORMALE: IL PNRR DI BERLINO VALE "SOLO" 25,6 MILIARDI, IL NOSTRO 195,5 (SETTE VOLTE E MEZZO IN PIÙ) E LA MELONI SI DEVE SBRIGARE ALTRIMENTI QUEI SOLDI ANDRANNO PERSI - PER RICEVERE LA NOSTRA TERZA TRANCHE CI VORRÀ UN MESE IN PIÙ PER VERIFICARE IL RAGGIUNGIMENTO DEI 55 OBIETTIVI
Estratto dell’articolo di Francesca Basso per “Corriere della Sera”
L’ultimo pagamento effettuato dalla Commissione europea nell’ambito dei Piani nazionali di ripresa e resilienza risale a due giorni fa: venerdì ha versato 6 miliardi di euro alla Spagna, unico Paese ad avere incassato la terza tranche. […]
Finora Bruxelles ha erogato ai Paesi Ue oltre 150 miliardi, per la precisione 98,66 miliardi di sovvenzioni e 47,11 miliardi di prestiti. L’Italia ha incassato 66,9 miliardi ed è in attesa del pagamento della terza tranche che vale 19 miliardi. L’esborso è però subordinato al raggiungimento degli obiettivi concordati con la Commissione Ue e contenuti nel Pnrr.
Per la nostra terza tranche serve un supplemento di esame, ci vorrà un mese in più rispetto ai due mesi canonici per verificare il raggiungimento dei 55 obiettivi previsti. Ma come ha osservato anche il commissario all’Economia Paolo Gentiloni «decisione analoga è stata presa per altri 7-8 Paesi».
L’Italia è l’unico Stato Ue insieme alla Spagna ad avere già chiesto la terza tranche. Ci sono alcuni governi che non hanno ancora inviato la domanda nemmeno per la prima: la Germania, ad esempio, ha finora incassato solo i 2,5 miliardi dell’anticipo. E come Berlino, sono fermi all’anticipo anche Austria (anche se ha richiesto la prima tranche), Belgio, Lussemburgo, Danimarca, Lituania, Estonia, Finlandia e Slovenia. La Francia è invece alla prima tranche di sovvenzioni, pari a 7,4 miliardi, ricevuta il 4 marzo di un anno fa.
Sono al primo pagamento anche Lettonia, Romania, Bulgaria, Cipro, Malta e Repubblica Ceca. Mentre hanno incassato il secondo assegno come l’Italia anche il Portogallo, la Grecia, la Slovacchia, la Croazia. Polonia e Ungheria hanno avuto il via libera al Pnrr solo nel giugno e nel dicembre scorsi a causa dei problemi legati al mancato rispetto dello Stato di diritto.
Bisogna tenere presente che il nostro Pnrr vale 195,5 miliardi, di cui 122,6 miliardi di prestiti: Roma si è impegnata a completare 132 investimenti e 58 riforme entro il 2026. […] E il Pnrr di Berlino vale 25,6 miliardi di sovvenzioni, quello di Roma è sette volte e mezzo in più. Hanno quindi meno fretta di noi. […]