orlando palamara

L’ORLANDO FURIOSO! IL MINISTRO QUERELA L’EX ASSESSORE SPEZZINO PAOLO ASTI CHE LO AVEVA ASSOCIATO AL "SISTEMA" PALAMARA QUANDO ERA GUARDASIGILLI – FRATELLI D’ITALIA PRESENTA UN’INTERROGAZIONE E SOTTOLINEA LE NUMEROSE CITAZIONI DELL'EX MINISTRO FATTE DA PALAMARA NEL SUO LIBRO E NON SMENTITE. AD INIZIARE DAI CONTATTI PER…

Massimo Malpica per il Giornale

 

orlando

Il ministro del Lavoro Andrea Orlando? Suscettibile, a dir poco. Era Guardasigilli quando il «sistema» denunciato da Luca Palamara funzionava come un orologio svizzero, eppure se qualcuno glielo ricorda replica a forza di querele. Chiedere all'ex assessore spezzino Paolo Asti, che per aver difeso il suo ex sindaco, Pierluigi Pieracchini, da un attacco di Orlando, ricordando all'ex ministro di aver quantomeno «controllato male» uno dei «Proconsoli» nel Csm che si è poi dimostrato uno dei «più infedeli che la Repubblica abbia avuto».

luca palamara al csm 1

 

Un chiaro riferimento a Palamara, nemmeno troppo velenoso, infilato tra le righe di un articoletto uscito su un quotidiano locale della Spezia a ottobre dello scorso anno. Tutto era cominciato con un'intervista in cui Orlando aveva attaccato Pieracchini definendolo un «proconsole» di Toti, e paragonando il Governatore alla Russia e il sindaco alla Bulgaria «fedele alla linea».

 

Il primo cittadino aveva replicato, e il giorno dopo anche l'allora assessore Asti aveva fatto lo stesso, con in più quell'accenno al caso Palamara. Solo che l'ex Guardasigilli l'ha presa malissimo. E l'11 febbraio scorso ha pensato bene di presentarsi in procura a Roma per querelare Asti per diffamazione a mezzo stampa, avendogli lo spezzino attribuito «responsabilità» in merito alla questione Palamara.

 

ANDREA ORLANDO

Peccato, come è noto, che a coinvolgere Orlando non penalmente, visto che non è indagato, ma per il suo ruolo politico nella vicenda sollevata dall'ex numero uno dell'Anm è stato proprio Palamara. Con una serie di riferimenti all'ex ministro nel libro-intervista «Il Sistema» di Alessandro Sallusti. Così Asti ha preso nota, e tornando sei mesi dopo sulla questione, ha ribadito come i suoi riferimenti alle responsabilità di Orlando ricalcassero né più né meno quelli poi ribaditi nel libro uscito pochi mesi più tardi, nel quale a chiamare in causa l'ex Guardasigilli non è appunto Asti ma proprio Palamara, quanto basta ad Asti per ribadire come «pur essendo l'On. Orlando estraneo, fino a oggi, a qualsiasi inchiesta, gravano su di lui le responsabilità politiche da me richiamate».

luca palamara al csm 2

 

Vista la sproporzionata reazione dell'Orlando furioso, la questione sulla «inassociabilità» di un ex ministro della Giustizia a un ex potentissimo magistrato è finita pure in Parlamento. Grazie a un'interrogazione di Fdi, firmata da Andrea Del Mastro Delle Vedove, Giovanni Donzelli e Federico Mollicone. Nell'interpellanza i tre fratelli d'Italia si chiedono come mai Orlando se la sia presa tanto considerando, in primo luogo, che «la posizione di vertice al dicastero di via Arenula comporta quantomeno un'indubbia responsabilità politica in materia di giustizia», per poi ribadire le numerose citazioni dell'ex ministro fatte da Palamara e non smentite.

ALESSANDRO SALLUSTI INTERVISTA LUCA PALAMARA - IL SISTEMA

 

Come i contatti, messi nero su bianco dall'ex presidente Anm, con il Guardasigilli sia in occasione della nomina di Legnini a vicepresidente del Csm che per la designazione a procuratore capo di Napoli di Giovanni Melillo, che all'epoca era proprio capo di Gabinetto di Orlando.

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…