L'UCRAINA ACCUSA LA RUSSIA DI AVER INVASO MILITARMENTE LA REGIONE DI KHERSON, AL CONFINE CON LA CRIMEA, E MINACCIA DI RISPONDERE "CON TUTTI I MEZZI PER FERMARE L'INVASIONE"

Ansa.it

L'Ucraina accusa la Russia di aver invaso militarmente il proprio territorio nella regione di Kherson, al confine con la Crimea. Il ministero degli Esteri di Kiev chiede il "ritiro immediato" delle forze russe e minaccia di rispondere "con tutti i mezzi per fermare l'invasione militare".

La risoluzione presentata al Consiglio di Sicurezza dell'Onu contro il referendum in Crimea non passa per il veto posto dalla Russia. La Cina si è astenuta, mentre gli altri 13 Paesi hanno votato a favore.

"La Russia può porre il veto in Consiglio di Sicurezza, ma non può porre il veto alla verità": lo ha dichiarato l'ambasciatrice americana alle Nazioni Unite, Samantha Power. "Oggi è un giorno triste", ha continuato. "Questo documento è fondato su principi che forniscono le basi per il diritto internazionale".

Per l'ambasciatrice americana all'Onu il voto di oggi mostra "l'isolamento di Mosca" di fronte alla comunità internazionale. "La Russia non può cambiare le aspirazioni del popolo ucraino - ha detto - e fin dall'inizio di questa crisi la posizione russa è stata in contrasto non solo con la legge, ma anche con i fatti".

Quindi la stoccata. "La Russia dovrà rispondere delle sue azioni, e potrebbe essere soggetta ad un isolamento diplomatico ed economico", ha detto Power precisando che, se verranno confermate le accuse di Kiev sulla presenza di truppe russe sul territorio nazionale, si tratterebbe di "una escalation scandalosa".

Il Cremlino invita al "realismo politico per non scivolare verso una ancora più profonda contrapposizione" sull'Ucraina. "Speriamo che sia a noi che ai nostri partner basterà la saggezza politica, il senso di realismo politico per non scivolare verso una ancora più profonda contrapposizione, quella ideologica o di altro genere", ha detto il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, in una intervista all'emittente Ren-Tv.

Il Cremlino dissente poi dalle allusioni degli economisti sul rischio di un auto-isolamento della Russia. "Sarebbe illogico, irrealistico e assurdo, oggi nell'epoca della globalizzazione, della assoluta interdipendenza economica", ha commentato il portavoce Dmitri Peskov in una intervista a Ren-Tv. A suo avviso la Russia dipende dall'Occidente nella stessa misura in cui l'Occidente dipende dalla Russia.

"Siamo interessati allo sviluppo della cooperazione (con l'Occidente, ndr), e non vorremmo che quanto avviene in Ucraina provocasse l'effetto opposto", ha concluso Peskov.

 

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