ursula von der leyen volodymyr zelensky viktor orban vladimir putin

ORBAN ABBAIA MA NON MORDE: IL CONSIGLIO EUROPEO HA DETTO SÌ ALL’APERTURA DEI NEGOZIATI DI ADESIONE DELL'UCRAINA NELL’UE – LA DECISIONE È STATA PRESA SENZA ALCUNA OBIEZIONE, NEMMENO QUELLA DEL PREMIER UNGHERESE, CHE GIUSTO STAMANI AVEVA RIBADITO LA SUA CONTRARIETÀ. CHE COSA AVRANNO OFFERTO I VERTICI EUROPEI A ORBAN PER CONVINCERLO?

Estratto da www.ansa.it

 

charles michel volodymyr zelensky

Il Consiglio Europeo ha deciso di aprire i negoziati di adesione con l'Ucraina. Lo ha detto il Presidente Charles Michel su X-Twitter.  Alla decisione […] "nessuno ha obiettato". Lo hanno segnalato fonti europee: "E' una decisione presa dal Consiglio europeo che non è stata bloccata da alcuno Stato".

 

"Questa è una vittoria per l'Ucraina. Una vittoria per tutta l'Europa. Una vittoria che motiva, ispira e rafforza". Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky commentando la decisione del Consiglio Europeo di aprire i negoziati di adesione con l'Ucraina, annunciata da Charles Michel.

 

URSULA VON DER LEYEN - ZELENSKY - CHARLES MICHEL

Il Consiglio Europeo ha deciso anche di aprire i negoziati anche con la Moldavia e di concedere lo status di Paese candidato alla Georgia. […]

 

[…] Il vertice Ue è iniziato dal dossier del bilancio comune e non, come previsto inizialmente, dall'Ucraina. A volere il cambio dell'ordine del giorno è stato Charles Michel, che sul tavolo ha presentato una proposta di compromesso tra la revisione presentata dalla Commissione e la posizione dei frugali, contrari all'immissione di nuovi fondi se non per l'Ucraina. Nella proposta di Michel le nuove risorse, a quanto si apprende, sono pari a 1/3 dei 66 miliardi proposti dalla Commissione con in un più la previsione di redistribuire i fondi già in bilancio. Tra le priorità l'Ucraina resta in cima alla lista e c'è anche la migrazione.

volodymyr zelensky discute con viktor orban al giuramento di javier milei 5

 

"L'allargamento non è una questione teorica, è un processo basato sul merito, giuridicamente dettagliato, che ha delle pre condizioni, ce ne sono sette per l'Ucraina e anche nella valutazione della Commissione europea tre su sette non sono state raggiunte, per cui non c'è motivo per negoziarla", ha detto Viktor Orban arrivando al vertice dei leader europei. "I soldi per l'Ucraina sono già nel bilancio. Se vogliamo dare più soldi e su un arco di tempo più lungo, bisogna farlo fuori dal bilancio".

 

URSULA VON DER LEYEN VOLODYMYR ZELENSKY

"Oggi vi chiedo una cosa: non tradite i cittadini e la loro fiducia nell'Europa. Se nessuno crede nell'Europa, cosa terrà in vita l'Unione Europea? I cittadini europei non vedranno alcun beneficio se Mosca riceverà un lasciapassare da Bruxelles sotto forma di negatività nei confronti dell'Ucraina. Putin la userà sicuramente contro di noi e contro tutta l'Europa", ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, parlando in videocollegamento al vertice Ue.

 

[…] La presidente del Consiglio ha in mattinata incontrato il primo ministro dell'Ungheria, Viktor Orban, per uno scambio di vedute sui principali temi all'ordine del giorno del Consiglio europeo - ha reso noto Palazzo Chigi - prima dell'inizio dei lavori.

viktor orban e vladimir putin

 

Gli incontri che Giorgia Meloni ha avuto in queste ultime ore riflettono un "metodo che conferma quanto sottolineato dallo stesso presidente Meloni in occasione delle comunicazioni in Parlamento quando ha affermato che fare politica estera vuol dire parlare con tutti".

 

[…] Anche il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il presidente francese Emmanuel Macron e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen hanno visto Orban. "Si tratta di parlare tra di noi e questo non include dare dei resoconti delle colazioni": con una battuta Scholz ha declinato commenti sull'esito dell'incontro ribadendo il "sostegno" della Germania alla proposta della Commissione sull'allargamento. "Per quanto riguarda l'Ucraina, cercheremo attivamente di raggiungere una buona intesa europea", ha spiegato il cancelliere. [….]

charles michel volodymyr zelensky

volodymyr zelensky discute con viktor orban al giuramento di javier milei volodymyr zelensky ursula von der leyen zelensky ursula von der leyen

charles michel volodymyr zelensky

volodymyr zelensky charles michel charles michel volodymyr zelensky 2charles michel volodymyr zelensky

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…