federico d'annunzio eike schmidt

L’ULTIMA IMPRESA DI D’ANNUNZIO! - NON DEL "VATE" MA DEL BISNIPOTE FEDERICO CHE CORRE CON “IL TEDESCO” EIKE SCHMIDT ALLE ELEZIONI COMUNALI DI FIRENZE - D’ANNUNZIO JR SARA’ NELLA LISTA A SOSTEGNO DELL’EX DIRETTORE DEGLI UFFIZI, CANDIDATO SINDACO DEL CENTRODESTRA: “SCHMIDT È UN INNOVATORE, COME IL VATE. IO HO UN’ESTRAZIONE LIBERALE E DEMOCRATICA. AMO CROCE E GIOLITTI MA MI SENTO PIÙ TECNICO...”

Marco Gasperetti per il "Corriere della Sera" - Estratti

 

FEDERICO D'ANNUNZIO

È l’ultima impresa di D’Annunzio. Non Gabriele ma Federico, il bisnipote del Vate che un’impresa (non epica ma economica) l’aveva già aperta a Pisa nel 2020. Ma stavolta Federico D’Annunzio, 60 anni, moglie e tre figlie, ha sfidato anche il bisnonno alleandosi con un tedesco. E, come ci racconta la storia, il Vate non amava in modo particolare i germanici.

 

Il tedesco in questione, ma adesso anche un po’ italiano dopo aver chiesto e ottenuto la cittadinanza, si chiama Eike Schmidt, già direttore della Galleria degli Uffizi e candidato a sindaco di Firenze per il centrodestra. Insomma, D’Annunzio jr ha deciso di entrare nell’agone politico e di aderire alla lista civica capitanata da Eike.

 

Come l’avrebbe presa il Vate? «Ne sarebbe stato felicissimo — risponde Federico —, perché come tutti sanno era un grande amante dell’innovazione. Eike Schmidt è un innovatore, lo ha dimostrato agli Uffizi, e lo sarà anche come sindaco. E io gli darò una mano».

 

federico d'annunzio giulia mazzoni

Che il pronipote di D’Annunzio sia un innovatore non ci sono dubbi. Fiorentino da una decina di anni (è nato a Roma), quattro anni orsono ha creato a Pisa un’impresa ristrutturando parte di un palazzo storico davanti al quale i Lorena allestivano feste favolose, assumendo diversi giovani. L’azienda si chiama Traent, acronimo di Trasparent entreprise, che ha come obiettivo quello di rivoluzionare l’etica del lavoro utilizzando la tecnologia della blockchain, la stessa dei Bit-coin. E adesso è convinto di poter rivoluzionare anche la politica fiorentina.

 

Eike Schmidt - presentazione candidatura a sindaco di firenze

«La blockchain è una tecnologia rivoluzionaria — continua —, che può dare fiducia ai cittadini perché nulla è falsificabile e dunque consente di diminuire passaggi burocratici, interferenze, errori e rende tutti i processi assolutamente trasparenti e automatizzati e soprattutto la partecipazione diretta dei cittadini farà di loro il vero motore della città».

 

Ma politicamente, qual è la visione dell’erede del Vate? A chi s’ispira? «Io ho un’estrazione liberale e democratica — risponde —. Amo De Ruggiero, Croce, Giolitti». Qualche nome un po’ più d’attualità? «Non voglio fare un’intervista politica, mi sento più tecnico

 

federico d'annunzio giulia mazzoniEike Schmidt - presentazione candidatura a sindaco di firenzefederico d annunzioEike Schmidt - presentazione candidatura a sindaco di firenzefederico d annunzio pronipote

(...)

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...