1- MA ALLA FINE DELLA GIORNATA PIÙ CONVULSA DELLA SECONDA REPUBBLICA, COSA HA PRODOTTO IL VIA VAI AL SUPREMO COLLE DI MAGGIORANZA, OPPOSIZIONE, TERZO POLO E QUANT’ALTRI? HA PRODOTTO UN PERCORSO, AUTOREVOLMENTE SUGGERITO A SILVIO B. 2- ECCOLO: APPROVARE UN DECRETO LACRIME E SANGUE, FARLO FIRMARE A GIORGIO NAPOLETANO E ANDARE A PRESENTARLO AL G20 DI CANNES ACCOMPAGNATO DA DICHIARAZIONI BENEVOLI DELL’OPPOSIZIONE (O DELLA PARTE PIÙ RESPONSABILE DI ESSA), OTTENERE GLI ELOGI DEL G20 E, ALLA FINE ANNUNCIARE, COME GRANDE E ULTIMO SERVIZIO ALLA PROPRIA NAZIONE, LE DIMISSIONI ALL’INIZIO DELLA PROSSIMA SETTIMANA 3- QUESTO IL CONTENUTO DELL’ULTIMA OFFERTA “DI SISTEMA” (LE FORZE POLITICHE E SOCIALI MA SOPRATTUTTO INTERNAZIONALI CHE HANNO SCELTO COME RIFERIMENTO IL QUIRINALE) AL SIRE DI HARDCORE IL QUALE OVVIAMENTE RIFIUTA L’USCITA “SPINTANEA”

DAGOREPORT

Ma alla fine della fiera cosa ha prodotto il via vai al Supremo Colle di maggioranza, opposizione, terzo polo e quant'altri, inframmezzati da migliaia di telefonate che non allungano la vita e decine e decine di incontri tutti, anche i più normali, decisivi per le sorti del Paese?

Ha prodotto un percorso, autorevolmente suggerito a Silvio B. Eccolo: approvare un decreto lacrime e sangue, farlo firmare a Giorgio Napoletano e andare a presentarlo a Cannes accompagnato da dichiarazioni benevoli dell'opposizione (o della parte più responsabile di essa), ottenere gli elogi del G20 e, alla fine annunciare, come grande e ultimo servizio alla propria nazione, le dimissioni all'inizio della prossima settimana.

Tornare in Italia, sistemare le ultime cose, passare in ospedale da Cassano, eventualmente organizzare un elegante week end (questo per la verità viene lasciato alla decisione personale), andare in Parlamento a presentare il decreto lunedì, insieme alle proprie dimissioni. Possibilmente, ma questo è solo un auspicio, senza prendersela ancora con i magistrati comunisti alleati dei mercati cattivi.

Questo il contenuto dell'ultima offerta "di sistema" (le forze politiche e sociali nonché internazionali che hanno scelto come riferimento il Quirinale) a Silvio B. Il quale ovviamente rifiuta, dopo aver litigato ancora una volta con Giulio Tremonti fino all'una di ieri notte (il ministro dell'economia gli dice ancora una volta che può mettere qualsiasi cosa all'ordine del giorno del consiglio dei ministri ma che il problema dei mercati è soltanto lui in persona), manda Verdini a cercare di recuperare i quindici dissidenti del Pdl che in queste ore stanno decidendosi al gran passo, annuncia il decreto.

Intanto Corrado Passera salta il fosso e chiede "discontinuità" alla guida del Paese, usando lo stesso vocabolo che Francesco Gaetano Caltagirone usò per sponsorizzare Alemanno al Comune di Roma. Intanto la Banca d'Italia indica ai mercati che l'Italia può reggere tassi d'interesse anche dell'8 per cento. Fatte tutte le somme, o le somme di tutto, come fa lo spread a non volare?

 

VIGNETTA GIANNELLI BERLUSCONI OMBRA NAPOLITANONapolitano e Berlusconi addormentato LUIGI GRILLO IGNAZIO VISCO resize Passera e Bazoli

Ultimi Dagoreport

luca zaia giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – DI FRONTE ALLO PSICODRAMMA LEGHISTA SUL VENETO, CON SALVINI CHE PER SALVARE LA POLTRONA E' STATO  COSTRETTO AD APPOGGIARE LA LISTA DI ZAIA, MELONI E FAZZOLARI HANNO ORDINATO AI FRATELLINI D’ITALIA UN SECCO “NO COMMENT” - LA PREMIER E IL SUO BRACCIO DESTRO (E TESO) ASPETTANO CHE LE CONTRADDIZIONI INTERNE AL CARROCCIO ESPLODANO E POI DECIDERE IL DA FARSI - PER NON SPACCARE LA COALIZIONE, LA DUCETTA POTREBBE SCENDERE A MITI CONSIGLI, NON CANDIDARE IL “SUO” LUCA DE CARLO E MAGARI TROVARE UN NOME “CIVICO”...

giorgia meloni daniela santanche matteo salvini renzi

CHE SUCCEDE ORA CHE DANIELA SANTANCHÈ È STATA RINVIATA A GIUDIZIO PER FALSO IN BILANCIO? NIENTE! PER GIORGIA MELONI UN RIMPASTO È INDIGERIBILE, E PER QUESTO, ALMENO PER ORA, LASCERÀ LA "PITONESSA" AL SUO POSTO - LA DUCETTA TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI: SE ZOMPA UN MINISTRO, LEGA E FORZA ITALIA CHIEDERANNO POLTRONE – IL DAGOREPORT DI DICEMBRE CHE RIVELAVA IL PIANO STUDIATO INSIEME A FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO IN PRIMO GRADO, COME DEL RESTO IL "CAPITONE" PER IL CASO "OPEN ARMS", PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? – IL SUSSULTO DI ELLY SCHLEIN: “MELONI PRETENDA LE DIMISSIONI DI SANTANCHÈ”

francesco lollobrigida

DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL GIORNO: “QUANTE GUERRE NON CI SAREBBERO STATE DI FRONTE A CENE BEN ORGANIZZATE?”. E TRA UNA CAZZATA E UNA GAFFE, FERMAVA PURE I TRENI - DOPO DUE ANNI DI LOLLISMO SENZA LIMITISMO, QUESTA ESTATE, UNA VOLTA SEGATO DALLA MOGLIE, LA SORELLA D’ITALIA ARIANNA MELONI, È SCOMPARSA LA NOSTRA RUBRICA PREFERITA: “LA SAI L'ULTIMA DI LOLLOBRIGIDA?”. ZAC!, IL SILENZIO È SCESO COME GHIGLIOTTINA SUL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA (PER MANCANZA DI PROVE). DALLA “BANDA DEI QUATTRO” DI PALAZZO CHIGI (LE DUE MELONI, FAZZOLARI E SCURTI), ERA PARTITO L’ORDINE DI CUCIRGLI L’EFFERVESCENTE BOCCUCCIA (STESSO TRATTAMENTO ALL’ALTRA “PECORA NERA”, ANDREA GIAMBRUNO). A QUESTO PUNTO, NON ESSENDO ANCORA NATO UN MOVIMENTO DI LIBERAZIONE DEL REIETTO, L’EX STALLONE DI SUBIACO SI E’ MESSO IN TESTA DI FORMARE UN… - VIDEO, TUTTE LE GAFFES!

giorgia meloni marina berlusconi paolo barelli sigfrido ranucci antonio tajani

DAGOREPORT - DOPO LE VIOLENTE POLEMICHE PER LA PUNTATA SU BERLUSCONI-DELL’UTRI-MAFIA, DOMENICA PROSSIMA LA CAVALIERA MARINA POTREBBE PERSINO INVIARE UNA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO A RANUCCI - '’REPORT’’ SCODELLERÀ UN SERVIZIO AL VETRIOLO SU PAOLO BARELLI, FEDELISSIMO SCUDIERO DI ANTONIO TAJANI, DEL QUALE DIVENTERÀ PRESTO CONSUOCERO - CON TAJANI RIDOTTO A CAVALIER SERVENTE DELLA DUCETTA, L'IMPERO BERLUSCONIANO HA BISOGNO DI UN PARTITO CON UNA NUOVA E CARISMATICA LEADERSHIP. MA MARINA E PIER SILVIO HANNO TEMPI LENTISSIMI PRIMA DI TRASFORMARE LE PAROLE IN FATTI. NON SONO RIUSCITI NEMMENO A OTTENERE DA TAJANI LA MESSA IN FUORIGIOCO DI BARELLI E GASPARRI - ORA VEDIAMO SE “REPORT” RIUSCIRÀ A DARE UNA SPINTARELLA AL CAMBIO DI GUARDIA DENTRO FORZA ITALIA…

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...