diamanti

DAI DIAMANTI… NASCONO SCAZZI! - L'UNIONE EUROPEA VUOLE METTERE AL BANDO I DIAMANTI RUSSI. NONOSTANTE LE SANZIONI, LE GEMME GREZZE DI MOSCA INONDANO IL MERCATO GLOBALE MA ORA SI STA COMBATTENDO UNA GUERRA COMMERCIALE CHE ATTRAVERSA ALMENO TRE CONTINENTI: ASIA, EUROPA E AFRICA - DA UN LATO SONO SCHIERATI PER LE SANZIONI IL BELGIO, CHE È IL PIÙ IMPORTANTE SNODO COMMERCIALE DI DIAMANTI E L'UE. DALL'ALTRO, LA MULTINAZIONALE SUDAFRICANA "DE BEERS" E IL "WORLD DIAMOND COUNCIL" CHE HA IL SUPPORTO DELL'INDIA...

Estratto dell’articolo di Marco Ventura per “il Messaggero”

 

DIAMANTI 1

È una vera e propria "guerra dei diamanti" quella che si sta combattendo all'ombra del conflitto in Ucraina e attraversa almeno tre continenti: Asia, Europa e Africa. L'Unione Europea si prepara a chiedere al G7 di mettere al bando i diamanti russi, di fatto applicando le sanzioni anche alle gemme grezze e non tagliate che inondano il mercato globale e provengono dalle miniere della Federazione, che è il più grande fornitore al mondo.

 

[…] Il G7 vale da solo il 70 per cento del mercato complessivo dei diamanti, pari a 77 miliardi di euro l'anno. La compagnia mineraria di Stato russa, Alrosa, da sola fornisce un terzo di tutti i diamanti del globo, con ricavi per il Cremlino da 3 miliardi di euro l'anno che sono destinati a pagare la prosecuzione della guerra. Il problema è come applicare il divieto.

 

DIAMANTI

Da un lato, infatti, sono schierati per le sanzioni sui diamanti russi il Belgio, che storicamente è un mercato fondamentale perché belga è il più importante snodo commerciale di diamanti, Anversa, e ovviamente la Ue. Dall'altro, la multinazionale sudafricana De Beers e il World Diamond Council che ha il supporto dell'India, dove viene tagliato il maggior numero di gemme.

 

Insomma, uno scontro fra titani sullo sfondo della guerra. Il paradosso è che con l'invasione dell'Ucraina i russi hanno potenziato le forniture di diamanti, raddoppiandole, anche se i prezzi sono rimasti stabili avendo trovato strade alternative per lo smercio negli Stati Uniti e nel resto del G7.

 

DIAMANTI PREZIOSI

Fervono incontri e negoziati. Scrive il "Times" che a margine della Assemblea dell'Onu dovrebbe tenersi un colloquio tra il premier belga, Alexander De Croo, e il direttore esecutivo di Cartier, Cyrille Vigneron, che insieme ad altri rivenditori di diamanti preme per mettere al bando i diamanti russi, da confinare a un livello di prezzo più basso indirizzato fra l'altro alla Cina. In Russia c'è metà delle miniere di diamanti del mondo.

coi soldi dei diamanti si ricostrui la russia

 

E i ricavi si traducono in munizioni e missili da usare contro le città ucraine. Il gruppo De Beers, da parte sua, dice di non sapere nulla delle discussioni in corso in Belgio e nella Ue e chiede che non venga favorito un centro di smercio piuttosto che un altro. Niente bando ai russi, insomma. De Beers, per inciso, ha visto venti suoi dipendenti morire nell'incidente di un bus nella provincia mineraria sudafricana di Limpopo. […]

 

bucabig

A questo scenario si aggiunge la riorganizzazione delle truppe mercenarie Wagner soprattutto nella Repubblica centrafricana, dove i contractor di Prigozhin garantiscono la protezione della leadership golpista, ma anche delle miniere di oro e diamanti in alcune regioni del Paese sotto minaccia delle forze ribelli. […]

la alrosa gestisce la miniera di mirdiamanti dalle ceneri dei defunti 7diamanti anversa

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…