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“ZELENSKY NON MI CONVINCE” – “LAMBERTOW” DINI COMPIE 92 ANNI E PERDE I FRENI INIBITORI A “UN GIORNO DA PECORA”: “DA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO NON SO SE SAREI ANDATO A TROVARLO, TUTTO L’OCCIDENTE PARLA DI DEMOCRAZIA E LIBERTÀ, MA IN UCRAINA LUI HA ABOLITO TUTTI I PARTITI DI OPPOSIZIONE” – LE ARAGOSTE CHE GLI CUCINÒ FIDEL CASTRO E LA MANCATA ELEZIONE AL QUIRINALE - VIDEO!

 

Da “Un Giorno da Pecora – Rai Radio1”

 

LAMBERTO DINI A UN GIORNO DA PECORA

I miei 92 anni? “Me ne sento molti di meno, per fortuna sto ancora bene e spero di aver ancora tempo davanti a me. Gli auguri che mi hanno stupito di più? Ho ricevuto una lettera dall’Ambasciatore russo in Italia, a cui ho risposto, sempre per iscritto”. A parlare, a Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1, è Lamberto Dini, che oggi compie 92 anni, e che è stato festeggiato dal programma con una torta ricevuta, e degustata, in diretta radiofonica.

 

Sul notevole traguardo raggiunto, l’ex presidente del Consiglio ha detto, rispondendo ad una domanda dei conduttori Giorgio Lauro e, solo per oggi, Evelina Christillin: “preferirei tornare ad avere 20 anni anche rinunciando alle cariche che ho avuto, ci sarebbero state altre circostanze con cui confrontarmi”. Che consiglio darebbe per arrivare alla sua età? "Ci sono tanti che sognano di andare in pensione, io dico il contrario: bisogna mantenersi sempre attivi, mai passare le giornate 'ai giardinetti', nel modo più assoluto". 

LAMBERTO DINI A UN GIORNO DA PECORA

 

Lei però ha rischiato di diventare anche presidente della Repubblica. “E’ vero, nel 2013 stavo per diventare presidente della Repubblica, ero il candidato del c.destra, ma la maggioranza era di c.sinistra e Bersani disse a Berlusconi che non poteva fare nomi”. Rimpiange quella opportunità? “Assolutamente no, non ho davvero mai pensato di poter arrivare al Quirinale”.

 

“Alle primarie Pd non sono riuscito ad andare ma avrei votato Bonaccini, Schlein ancora non ha dimostrato molto. I giovani hanno votato per lei? Si, molti giovani 5S, che la vedono come colei che può allearsi di nuovo con loro”. Così a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, l’ex premier Lamberto Dini.

 

lamberto dini

Meloni da Zelensky? “La premier ha preso una posizione molto netta e si sta accreditando in ambito internazionale. Se io da premier ci sarei andato? Non sono sicuro, questo presidente dell’Ucraina non mi convince”. Così a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, l’ex premier Lamberto Dini.  Come mai il leader ucraino non la convince? “Tutto l’occidente parla di democrazia e libertà, ma in Ucraina lui ha abolito tutti i partiti di opposizione, e nel suo paese c’è una corruzione pazzesca.

silvio berlusconi lamberto dini

 

Non a caso stamane sul New York Times ho letto che molti si interrogano sul fatto che tutte le armi mandate siano state realmente utilizzate per fare la guerra oppure, come hanno scritto molti giornali in passato, se il 40% di quelle più leggere vengano rivendute dall’Ucraina al mercato nero, cosa che sarebbe scioccante”. Le armi vengono inviate perché la Russia ha invaso il loro Paese. “Detto questo infatti Putin ha fatto l’errore della vita con invasione e Russia pagherà prezzo molto alto per porre fine alla guerra”.

lamberto dini

 

Le sanzioni alla Russia sono efficaci a suo avviso? “Le sanzioni sono uno strumento di dubbia legalità e comunque sono sempre aggirabili. Certamente però danneggiano la Russia – ha concluso Dini a Rai Radio1 -, l’economia russa ne esce comunque indebolita”.

 

Fidel Castro? “Lo incontrai in visita ufficiale a Cuba nel 1997, ci conoscemmo a cena. Ero con mia moglie e Castro con lei parlava delle piantagioni di riso”. Cosa mangiaste? “Delle aragoste, che però non avevano soddisfatto del tutto Fidel. Il quale ci disse: nessuna le cucina come faccio io. Domani venite a trovarmi e le preparerò per voi”.

 

LAMBERTO DINI

A raccontare l’aneddoto a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, è l’ex premier Lamberto Dini, che ai microfoni della trasmissione oggi, nel giorno del suo 92esimo compleanno,  ha ricordato alcuni degli incontri più straordinari avuti nel corso della sua lunga carriera. Lei e sua moglie accoglieste l’invito? “Si, certo. E l’aragosta era buona, l’aveva preparata in molti modi. E in più Fidel mi regalo’ diversi cofanetti di sigari cubani, che ho ancora e qualche volta fumo”.

 

Nei giorni seguenti vi rincontraste? “Il giorno dopo. Io, Castro e mia moglie andammo a fare delle visite in giro e Donatella faceva notare al leader cubano le pessime condizioni di molti campi di riso, redarguendolo sulla necessità di risolvere quei problemi”. Castro che atteggiamento aveva a riguardo? “Le disse: perché non viene a vivere qui che la faccio subito ministro dell’Agricoltura?” Lei ha anche avuto l’onore di sedere a tavola con la Regina Elisabetta. “

 

La incontrai da ministro degli Esteri a Buckingham Palace. Andai con l’allora presidente Ciampi a fare un ‘lunch’ con la Regina, io ero seduto alla sua sinistra”. Cosa ricorda di quel memorabile incontro? Rimasi impressionato dalla sua conoscenza molto accurata e dalle analisi molto sagge di tutti i leader mondiali dell'epoca”, ha ricordato Dini a Un Giorno da Pecora.

lamberto diniLAMBERTO DINI A PORTA PORTESE

 

 

 

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