maurizio landini 1

LANDINI CI SPIEGHI PERCHÉ I FEMMINICIDI SAREBBERO COLPA DEL CAPITALISMO - IL LEADER DELLA CGIL DURANTE LA MANIFESTAZIONE "CONTRO I FASCISMI" SI È FATTO PRENDERE LA MANO E SI È LASCIATO ANDARE A UN DELIRIO SU VIOLENZA CONTRO LE DONNE E COMUNISMO: "SUCCEDE QUANDO UN UOMO, NELLA SUA TESTA MALATA, HA L’IDEA DI ESSERE LUI PROPRIETARIO DELLA VITA DI UN’ALTRA PERSONA. PROVATE A PENSARE CHE DANNI PUÒ CREARE L’IDEA DELLA PROPRIETÀ PRIVATA" - MA CHE C'ENTRANO MARX, ENGELS E LENIN CON LE DONNE AMMAZZATE? - VIDEO

Niccolò Magnani per www.ilsussidiario.net

 

maurizio landini 2

«Quando un uomo arriva a fare una violenza contro una donna, nella sua testa malata, ha l’idea di essere lui proprietario della vita di un’altra persona. Provate a pensare che danni può creare l’idea della proprietà privata»: le parole dette sabato dal leader Cgil Maurizio Landini durante la manifestazione “Contro i fascismi” sono emerse solo in queste ultime ore ma (comprensibilmente) hanno scatenato social e politica.

 

maurizio landini 1

Il "salto" logico impressiona e inquieta, con un “revanscismo” in salsa comunista che viene appiccicato dal leader infervorato (gli concediamo la parziale scusante della foga con cui stava aizzando la folla nel comizio contro la minaccia “fascista”) contro una vicenda grave come le violenze di genere e i cosiddetti “femminicidi”.

 

il leader della cgil maurizio landini 3

Dalle panchine alle scarpette rosse, è proprio da sinistra che tradizionalmente si alza l’invocazione di leggi per proteggere le donne dai mariti/compagni/uomini violenti: con la dichiarazione di Landini però la gaffe è immediata, anche se non è certo l’unica in quelle parole partorite dal palco di Piazza San Giovanni a Roma.

 

il leader della cgil maurizio landini 4

IL COMUNISMO (ILLOGICO) DEL LEADER CGIL

Ma come ci è arrivato Landini a dire una “cosa” del genere? Il discorso era partito dal “salto culturale” necessario da fare per superare le differenze latenti ancora nel nostro Paese: e così il segretario generale della Cgil sottolineava a gran voce, «Dobbiamo fare un salto culturale. In particolare noi uomini, perché questo è il Paese delle differenze che aumentano tra uomini e donne, ma questo è il Paese in cui anche durante la pandemia, sono aumentate le violenze contro le donne, e la vogliamo dire in italiano, senza girarci intorno: la violenza contro le donne la fanno gli uomini, e se ci pensate qui c’è un punto fondamentale».

 

il leader della cgil maurizio landini 2

Ecco, è proprio sul “punto” che cade il già fragile eloquio landiniano: «Quando un uomo arriva a fare una violenza contro una donna, nella sua testa malata, ha l’idea di essere lui proprietario della vita di un’altra persona. Provate a pensare che danni può creare l’idea della proprietà privata: le persone non sono proprietà di nessuno».

 

il leader della cgil maurizio landini 1

Insomma un femminicidio, un delitto atroce di un uomo contro la compagna, non è imputabile solamente alla furia egoista e disperante scaturita in un malsano rapporto di coppia: no, c’è una motivazione ben più “grande” e che affonda le radici in Marx, Engels e Lenin.

 

maurizio landini alla manifestazione dei sindacati a piazza san giovanni

Il problema è la proprietà privata, sì, per Landini è proprio quel concetto tra l’altro permesso e garantito dalla Costituzione (quella super-antifascista di cui, giustamente, ci si vanta ad ogni comizio della Cgil).

 

maurizio landini alla manifestazione dei sindacati a piazza san giovanni

Laconico e, per il sottoscritto, condivisibile il commento piccato dato da Francesco Specchia oggi su “Libero” in merito al “caso Landini”: «Quello di Landini è un automatismo. Non è colpa sua, è il vecchio istinto da falce e martello. Sin da quando era apprendista saldatore, appena sente, legge o vede “proprietà privata” – dai libri di Adam Smith ai cartelli attaccati ai cancelli sotto i divieti di sosta - Landini va quasi in trance, si irrigidisce e gli torna su tutto Marx: la proprietà privata è un furto, la sua abolizione è l’essenza del comunismo…».

 

MARIO DRAGHI E MAURIZIO LANDINI

Fa specie che il fondatore di “Libera” Don Luigi Ciotti, sacerdote presente sul palco della manifestazione Cgil a fianco di Landini, non abbia di che contestare del “passaggio illogico” fatto dal sindacalista.

 

maurizio landini e nicola zingaretti

Ultimi Dagoreport

elly schlein almasri giuseppe conte giorgia meloni

DAGOREPORT - BENVENUTI AL GRANDE RITORNO DELLA SINISTRA DI TAFAZZI! NON CI VOLEVA L’ACUME DI CHURCHILL PER NON FINIRE NELLA TRAPPOLA PER TOPI TESA ALL'OPPOSIZIONE DALLA DUCETTA, CHE HA PRESO AL BALZO L’ATTO GIUDIZIARIO RICEVUTO DA LO VOI PER IL CASO ALMASRI (CHE FINIRÀ NELLA FUFFA DELLA RAGION DI STATO) PER METTERE SU UNA INDIAVOLATA SCENEGGIATA DA ‘’MARTIRE DELLA MAGISTRATURA’’ CHE LE IMPEDISCE DI GOVERNARE LA SUA "NAZIONE" - TUTTE POLEMICHE CHE NON GIOVANO ALL’OPPOSIZIONE, CHE NON PORTANO VOTI, DATO CHE ALL’OPINIONE PUBBLICA DEL TRAFFICANTE LIBICO, INTERESSA BEN POCO. DELLA MAGISTRATURA, LASCIAMO PERDERE - I PROBLEMI REALI DELLA “GGGENTE” SONO BEN ALTRI: LA SANITÀ, LA SCUOLA PER I FIGLI, LA SICUREZZA, I SALARI SEMPRE PIÙ MISERI, ALTRO CHE DIRITTI GAY E ALMASRI. ANCHE PERCHE’ IL VERO SFIDANTE DEL GOVERNO NON È L’OPPOSIZIONE MA LA MAGISTRATURA, CONTRARIA ALLA RIFORMA DI PALAZZO CHIGI. DUE POTERI, POLITICO E GIUDIZIARIO, IN LOTTA: ANCHE PER SERGIO MATTARELLA, QUESTA VOLTA, SARÀ DURA...

donald trump zelensky putin

DAGOREPORT - UCRAINA, LA TRATTATIVA SEGRETA TRA PUTIN E TRUMP È GIA' INIZIATA (KIEV E UE NON SONO STATI NEANCHE COINVOLTI) - “MAD VLAD” GODE E ELOGIA IN MANIERA SMACCATA IL TYCOON A CUI DELL'UCRAINA FREGA SOLO PER LE RISORSE DEL SOTTOSUOLO – IL PIANO DI TRUMP: CHIUDERE L’ACCORDO PER IL CESSATE IL FUOCO E POI PROCEDERE CON I DAZI PER L'EUROPA. MA NON SARA' FACILE - PER LA PACE, PUTIN PONE COME CONDIZIONE LA RIMOZIONE DI ZELENSKY, CONSIDERATO UN PRESIDENTE ILLEGITTIMO (IL SUO MANDATO, SCADUTO NEL 2024, E' STATO PROROGATO GRAZIE ALLA LEGGE MARZIALE) - MA LA CASA BIANCA NON PUO' FORZARE GLI UCRAINI A SFANCULARLO: L’EX COMICO È ANCORA MOLTO POPOLARE IN PATRIA (52% DI CONSENSI), E L'UNICO CANDIDATO ALTERNATIVO È IL GENERALE ZALUZHNY, IDOLO DELLA RESISTENZA ALL'INVASIONE RUSSA...

donnet, caltagirone, milleri, orcel

DAGOREPORT - COSA POTREBBE SUCCEDERE DOPO LA MOSSA DI ANDREA ORCEL CHE SI È MESSO IN TASCA IL 4,1% DI GENERALI? ALL’INIZIO IL CEO DI UNICREDIT SI POSIZIONERÀ IN MEZZO AL CAMPO NEL RUOLO DI ARBITRO. DOPODICHÉ DECIDERÀ DA CHE PARTE STARE TRA I DUE DUELLANTI: CON IL CEO DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, OPPURE CON IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI? DIPENDERÀ DA CHI POTRÀ DARE PIÙ VANTAGGI A ORCEL - UNICREDIT HA IN BALLO DUE CAMPAGNE DI CONQUISTA: COMMERBANK E BANCO BPM. SE LA PRIMA HA FATTO INCAZZARE IL GOVERNO TEDESCO, LA SECONDA HA FATTO GIRARE LE PALLE A PALAZZO CHIGI CHE SUPPORTA CALTA-MILLERI PER UN TERZO POLO BANCARIO FORMATO DA BPM-MPS. E LA RISPOSTA DEL GOVERNO, PER OSTACOLARE L’OPERAZIONE, È STATA L'AVVIO DELLA PROCEDURA DI GOLDEN POWER - CHI FARÀ FELICE ORCEL: DONNET O CALTA?