MANDATE GRILLO IN RUSSIA! - IL BLOGGER LEADER DELL'OPPOSIZIONE A PUTIN CONDANNATO A 5 ANNI E AMMANETTATO IN AULA

Da LaStampa.it

Il leader dell'opposizione russa, l'avvocato-blogger Alexei Navalny, è stato condannato a cinque anni di carcere ed è stato arrestato nell'aula del tribunale di Kirov che ha emesso la sentenza, riconoscendolo colpevole di appropriazione indebita. Lo riferiscono le agenzie di stampa russe.

L'accusa aveva chiesto sei anni di prigione. Sotto processo da metà aprile, il 37enne Navalny è accusato di aver sottratto 16 milioni di rubli, (circa 400.000 euro) a una società forestale - la Kirovles - organizzando la vendita sottocosto di grandi partite di legname.

All'epoca dei fatti per cui viene riconosciuto colpevole, l'avvocato oggi leader dell'opposizione anti-Putin era consulente del governatore della regione di Kirov. La condanna al carcere arriva all'indomani della formalizzazione della candidatura di Navalny a sindaco di Mosca. Da tempo, e di nuovo stamattina, l'oppositore si è detto certo della condanna, a suo avviso "organizzata" per bloccare le sue attività politiche.

Le autorità russe nel frattempo hanno cominciato a chiudere la piazza del Maneggio, sotto le mura del Cremlino, dove in serata alle 19 locali, le 17 in Italia, è stato convocato un raduno a sostegno dell'attivista. Sulla pagina Facebook dell'evento hanno aderito oltre 6.500 persone, mentre le autorità cittadine hanno già fatto sapere che, non trattandosi di una manifestazione autorizzata, ogni tentativo di raduno sarà bloccato sul nascere.

Misure apposite sono state prese anche a Kirov per fare in modo che non si crei ressa durante l'udienza, dato il gran numero di giornalisti e sostenitori accorsi nella cittadina per seguire l'ultimo atto di un processo definito da molti «kafkiano». Come riportano i mass media in Russia, Navalny è partito da Mosca ieri sera in treno con la moglie, diversi reporter e molti sostenitori.

La pena massima sarebbe stata dieci anni di detenzione. La difesa ha reclamato l'assoluzione, e lo stesso blogger ha denunciato che si tratta di accuse fabbricate per metterlo fuori gioco e «vendicarsi di lui politicamente». A suo dire, la sentenza «sarà dettata da Vladimir Putin in persona».

 

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