alain de benoist

"LA SOSTITUZIONE ETNICA ESISTE, VENITE A PARIGI E GUARDATEVI INTORNO" - LEGGETE E CONSERVATE L’INTERVISTA AL FILOSOFO ALAIN DE BENOIST: “IL POLITICAMENTE CORRETTO È LA ‘NOVELLISTICA’ DI CUI PARLA ORWELL IN ‘1984’, CHE MIRA A CAMBIARE IL SIGNIFICATO DELLE PAROLE PER TRASFORMARE LE MENTI DELLE PERSONE - UNA NOVITÀ NON È BUONA SOLO PERCHÉ È NUOVA O SODDISFA I GRUPPI DI PRESSIONE. È BUONA SE CONTRIBUISCE AL BENE COMUNE - L’IMMIGRAZIONE? LA STRAGRANDE MAGGIORANZA DEGLI EUROPEI È OSTILE: LE PERSONE NON VOGLIONO SENTIRSI STRANIERE NEL PROPRIO PAESE - IL VALORE DA DIFENDERE È QUELLO DELL'UGUAGLIANZA DI GENERE. IL MODO MIGLIORE PER USCIRE DAL PATRIARCATO NON È SOSTITUIRLO COL MATRIARCATO”

Estratto dell’articolo di Caterina Soffici per “la Stampa”

 

ALAIN DE BENOIST

Alain de Benoist, 80 anni, scrittore e filosofo francese […] In Italia è appena uscito La scomparsa dell'identità (Giubilei Regnani).

 

[…] «[…] In Francia, la divisione orizzontale destra-sinistra viene gradualmente sostituita da una divisione verticale che contrappone il popolo alle élite. Mi considero un comunitario, persino un socialista conservatore […] Il mio principale nemico è il capitalismo liberale. […] l'attuale governo italiano non è né populista né sovranista, e ancor meno post-fascista. È un governo conservatore-liberale molto classico. La grande domanda per i conservatori è cosa vogliono (e possono) mantenere».

 

george orwell 1984

Da anni la destra denuncia l'esistenza di un pensiero unico dominante di sinistra, che coincide grossomodo con il politicamente corretto. Lei ha qualcosa contro il politicamente corretto?

«L'ideologia dominante è un misto di progressismo, che combina ciò che resta dell'ideologia del progresso con l'inflazione dei diritti individuali e il monoteismo del mercato. Il politicamente corretto è la "novellistica" di cui parla Orwell in 1984, che mira a cambiare il significato delle parole per trasformare le menti delle persone. Eufemizzando il linguaggio per non urtare i sentimenti di nessuno, aggiunge l'autocensura alla censura e trasforma la società in un cumulo di sensibilità».

george orwell

 

[…] «[…] cercare di discutere oggi sulla base del fascismo o dell'antifascismo equivale a comportarsi come i dinosauri. L'evoluzione non è stata gentile con i dinosauri».

 

Avrà notato che uso «ministra» e non «ministro». Anche di questo si è discusso molto in Italia. Meloni vuole essere chiamata «il presidente» e non «la presidente». Lei si è occupato di identità, e qui siamo di fronte a un caso tipico di declinazione identitaria: perché la cultura della destra non riconosce che la funzione si declina col genere?

«La grammatica francese vieta la femminilizzazione della maggior parte dei sostantivi funzionali, in quanto rientrano nel cosiddetto "neutro maschile". L'idea che il genere grammaticale e il sesso biologico siano collegati è una finzione linguistica (né l'inglese moderno né il turco hanno un genere grammaticale). Le innovazioni linguistiche sono legittime quando sono sancite dall'uso, non quando sono decretate per legge».

 

ALAIN DE BENOIST

La destra italiana sembra avere paura del futuro. Ha sempre uno sguardo rivolto al passato, sembra che non riesca ad affrontare i temi posti da una società che cambia. […]

«Nell'era dell'intelligenza artificiale, delle prospettive transumaniste, dei disastri climatici e delle crisi finanziarie globali, la paura del futuro è meno irrazionale della paura del passato. Una novità non è buona solo perché è nuova o perché soddisfa i gruppi di pressione. È buona se contribuisce al bene comune. Detesto l'omofobia, ma il desiderio di matrimonio tra persone dello stesso sesso mi sembra derivare principalmente da un desiderio di normalizzazione borghese. Questa è anche l'opinione della maggior parte dei miei amici gay».

 

politicamente corretto

C'è un altro tema che accomuna le destre in Europa in un asse sovranista che va da Le Pen a Orban: la paura del diverso, del migrante. Perché?

«Non ho mai smesso di criticare la concezione "sovranista" della sovranità, concepita come indivisibile e assoluta secondo il modello di Jean Bodin. Da parte mia, sono favorevole a una sovranità distribuita, basata sul principio di sussidiarietà definito da Johannes Althusius. Ma più importante della sovranità nazionale è la sovranità popolare, che è il fondamento della democrazia».

 

Noi tutti siamo degli ibridi. Fin dai tempi dell'Impero romano siamo figli di un miscuglio di incroci e di migrazioni. Perché oggi fanno paura?

politicamente corretto

«È una questione di proporzioni. Le popolazioni miste sono sempre esistite, ma l'ibridazione diffusa che porta all'indistinzione è un'esclusiva dell'Occidente contemporaneo».

 

Le migrazioni sono fenomeni globali e incontrollabili. Non sarebbe meglio inglobare e dare dignità ai cittadini stranieri - migranti economici / rifugiati politici / richiedenti asilo - piuttosto che cercare di respingerli o rinchiuderli nelle banlieue dove poi scoppiano rivolte? O diventano un problema sociale mentre potrebbero essere una risorsa di fronte al calo demografico?

ALAIN DE BENOIST

«Andate a dire ai giapponesi o ai cinesi che la migrazione è fuori controllo! La politica pubblica non può basarsi sulla moralità o sulla generosità individuale. Deve dare la priorità al bene comune. Personalmente sono ostile all'immigrazione, ma non certo agli immigrati.

La stragrande maggioranza degli europei (il 75% in Francia) è altrettanto ostile, perché le persone non vogliono sentirsi straniere nel proprio Paese, vogliono preservare la propria socievolezza, non vogliono che il loro diritto alla continuità storica sia minato e vogliono mantenere il controllo delle condizioni della propria riproduzione sociale».

 

Per lei cosa è l'identità nazionale?

«Semplice: l'identità di un popolo è la sua storia».

islam in francia 1

 

Ha senso parlare di «sostituzione etnica»?

«Venga a Parigi e si guardi intorno».

 

Lei è contrario alle teorie del genere. Perché?

«Perché si basano sull'idea che il genere non abbia nulla a che fare con il sesso biologico, il che è una falsità. E perché invece di promuovere le donne, nega l'esistenza stessa delle differenze tra uomini e donne e contribuisce alla guerra tra i sessi, alimentata dal neopuritanesimo imperante».

 

sharia e islam francia

Perché non si può sostenere che «ognuno è ciò che vuole essere»? Chi lo deve decidere, se non l'individuo?

«L'individualismo di ispirazione borghese e liberale è una delle cause principali della scomparsa dei legami sociali e della disgregazione delle società. Ma anche da questa prospettiva, l'ideale del self-made man è irraggiungibile. Non si può mai costruire se stessi dal nulla».

 

Nel suo libro paragona una donna con la barba, una lesbica nera in transizione, una donna senza utero, un uomo provvisto di vagina a una vacca da latte e a un canarino. Che problema ha la destra con identità che non sono canoniche? (e anche con le vacche da latte e i canarini?)

«A prescindere dal nostro orientamento sessuale, i sessi saranno sempre e solo due. Si possono fare trattamenti ormonali o mutilazioni genitali, ma i cromosomi sessuali saranno sempre XX o XY».

 

ALAIN DE BENOIST

Lei parla anche di «neorazzismo identitario». Ci può spiegare cosa significa?

«Il neorazzismo identitario, praticato dai sostenitori dell'ideologia "postcoloniale", consiste nell'accusare un immaginario "razzismo sistemico" argomentando sulla base della nozione di razza. In realtà, non si tratta più del contrario del razzismo, ma di un razzismo in senso opposto. È anche un buon pretesto per perdere interesse nella rabbia sociale e nella lotta contro l'alienazione del lavoro da parte dell'ideologia del profitto».

ISLAM IN FRANCIA

 

[…] La accusano di essere un putiniano. È vero?

«Non sono né putiniano e né zelenskiano. […] Poiché l'Ue non ha alcun interesse esistenziale in Ucraina, avrebbe dovuto offrire subito una mediazione. Mi dispiace che si sia unita al campo dei guerrafondai, con il rischio di portare a un'estremizzazione di cui pagheremo tutti il prezzo».

 

C'è un certo machismo in giro. Perché la cultura della destra non ha ancora superato il patriarcato e il paternalismo? Li reputa dei valori da difendere?

«Per me, il valore da difendere è quello dell'uguaglianza di genere. Non sono convinto che il modo migliore per uscire dal patriarcato sia quello di sostituirlo con il matriarcato». […]

volodymyr zelensky e vladimir putin 3

Ultimi Dagoreport

woody allen ian bremmer la terrazza

FLASH! – A CHE PUNTO E' LA NOTTE DELL’INTELLIGHENZIA VICINA AL PARTITO DEMOCRATICO USA - A CASA DELL'EX MOGLIE DI UN BANCHIERE, SI È TENUTA UNA CENA CON 50 OSPITI, TRA CUI WOODY ALLEN, IMPEGNATI A DIBATTERE SUL TEMA: QUAL È IL MOMENTO GIUSTO E IL PAESE PIÙ ADATTO PER SCAPPARE DALL’AMERICA TRUMPIANA? MEGLIO IL CHIANTISHIRE DELLA TOSCANA O L’ALGARVE PORTOGHESE? FINCHE' IL POLITOLOGO IAN BREMMER HA TUONATO: “TUTTI VOI AVETE CASE ALL’ESTERO, E POTETE FUGGIRE QUANDO VOLETE. MA SE QUI, OGGI, CI FOSSE UN OPERAIO DEMOCRATICO, VI FAREBBE A PEZZI…”

meloni musk trump

DAGOREPORT – TEMPI DURI PER GIORGIA - RIDOTTA ALL'IRRILEVANZA IN EUROPA  DALL'ENTRATA IN SCENA DI MACRON E STARMER (SUBITO RICEVUTI ALLA CASA BIANCA), PER FAR VEDERE AL MONDO CHE CONTA ANCORA QUALCOSA LA STATISTA DELLA GARBATELLA STA FACENDO IL DIAVOLO A QUATTRO PER OTTENERE UN INCONTRO CON TRUMP ENTRO MARZO (IL 2 APRILE ENTRERANNO IN VIGORE I FOLLI DAZI AMERICANI SUI PRODOTTI EUROPEI) - MA IL CALIGOLA A STELLE E STRISCE LA STA IGNORANDO (SE NE FOTTE ANCHE DEL VOTO FAVOREVOLE DI FDI AL PIANO “REARM EUROPE” DI URSULA). E I RAPPORTI DI MELONI CON MUSK NON SONO PIÙ BUONI COME QUELLI DI UNA VOLTA (VEDI IL CASO STARLINK), CHE LE SPALANCARONO LE PORTE TRUMPIANE DI MAR-A-LAGO. PER RACCATTARE UN FACCIA A FACCIA CON "KING DONALD", L'ORFANELLA DI MUSK (E STROPPA) E' STATA COSTRETTA AD ATTIVARE LE VIE DIPLOMATICHE DELL'AMBASCIATORE ITALIANO A WASHINGTON, MARIANGELA ZAPPIA (AD OGGI TUTTO TACE) - NELLA TREPIDANTE ATTESA DI TRASVOLARE L'ATLANTICO, OGGI MELONI SI E' ACCONTENTATA DI UN VIAGGETTO A TORINO (I SATELLITI ARGOTEC), DANDO BUCA ALL’INCONTRO CON L'INDUSTRIA DELLA MODA MILANESE (PRIMA GLI ARMAMENTI, POI LE GONNE)... 

davide lacerenza giuseppe cruciani selvaggia lucarelli

TE LO DÒ IO IL “MOSTRO”! – SELVAGGIA LUCARELLI, CHE SBATTE AL MURO GIUSEPPE CRUCIANI, REO DI ESSERE NIENT’ALTRO CHE IL “MEGAFONO” DI LACERENZA, DIMENTICA CHE L’AUTORE DEL PRIMO ARTICOLO CHE HA PORTATO ALLA RIBALTA LE NEFANDEZZE DELLO SCIROCCATO DELLA GINTONERIA E’ PROPRIO LEI, CON UNA BOMBASTICA INTERVISTA NEL 2020 SULLE PAGINE DI T.P.I. (“LA ZANZARA” ARRIVA SOLO NEL 2023) – POI TUTTI I MEDIA HANNO INZUPPATO IL BISCOTTO SULLA MILANO DA PIPPARE DI LACERENZA. IVI COMPRESO IL PALUDATO “CORRIERE DELLA SERA" CHE HA DEDICATO UNA PAGINATA DI INTERVISTA AL "MOSTRO", CON VIRGOLETTATI STRACULT (“LA SCOMMESSA DELLE SCOMMESSE ERA ROMPERE LE NOCI CON L’UCCELLO, VINCEVO SEMPRE!”) - ORA, A SCANDALO SCOPPIATO, I TRASH-PROTAGONISTI DELLE BALORDE SERATE MILANESI SPUNTANO COME FUNGHI TRA TV E GIORNALI. SE FILIPPO CHAMPAGNE È OSPITE DI VESPA A “PORTA A PORTA”, GILETTI RADDOPPIA: FILIPPO CHAMPAGNE E (DIETRO ESBORSO DI UN COMPENSO) LA ESCORT DAYANA Q DETTA “LA FABULOSA”… - VIDEO

andrea scanzi

DAGOREPORT - ANDREA SCANZI, OSPITE DI CATTELAN, FA INCAZZARE L’INTERA REDAZIONE DEL “FATTO QUOTIDIANO” QUANDO SPIEGA PERCHÉ LE SUE “BELLE INTERVISTE” VENGONO ROVINATE DAI TITOLISTI A LAVORO AL DESK: “QUELLO CHE VIENE CHIAMATO IN GERGO ‘CULO DI PIETRA’ È COLUI CHE NON HA SPESSO UNA GRANDE VITA SOCIALE, PERCHÉ STA DENTRO LA REDAZIONE, NON SCRIVE, NON FIRMA E DEVE TITOLARE GLI ALTRI CHE MAGARI NON STANNO IN REDAZIONE E FANNO I FIGHI E MANDANO L'ARTICOLO, QUINDI SECONDO ME C'È ANCHE UNA CERTA FRUSTRAZIONE” - “LO FANNO UN PO’ PER PUNIRMI” - I COLLEGHI DEL “FATTO”, SIA A ROMA CHE A MILANO, HANNO CHIESTO AL CDR DI PRENDERE INIZIATIVE CONTRO SCANZI - CHE FARA’ TRAVAGLIO? - LE SCUSE E LA PRECISAZIONE DI SCANZI - VIDEO!

roberto tomasi – andrea valeri blackstone – gianluca ricci macquarie – scannapieco – salvini autostrade

DAGOREPORT - DUE VISIONI CONTRAPPOSTE SUL FUTURO DI AUTOSTRADE PER L’ITALIA (ASPI) SI SONO CONFRONTATE AL CDA DI QUESTA MATTINA. DA UNA PARTE CDP (51%), DALL’ALTRA I FONDI BLACKSTONE (24,5%) E MACQUARIE (24,5%). IN BALLO, UN PIANO CHE HA COME PRIORITÀ LA MESSA IN SICUREZZA DELLA RETE AUTOSTRADALE. ALLA RICHIESTA DEI DUE FONDI DI VARARE UN SOSTANZIOSO AUMENTO DELLE TARIFFE, CHE PORTEREBBERO A UNA IMPENNATA DEI PREZZI SU OGNI GENERE DI MERCI E UN TRACOLLO DI CONSENSO PER IL GOVERNO MELONI, OGGI IN CDA CDP HA RISPOSTO CON UN CALCIONE DECIDENDO CHE NON SARANNO PIÙ DISTRIBUITI DIVIDENDI PARI AL 100% DELL’UTILE: PER L'ESERCIO 2024 SI LIMITERANNO AL 60% - CHE FINE FARA' IL CEO ROBERTO TOMASI?