LEGIONARI DI CRISTO E DEL BUNGA BUNGA: L’EPURAZIONE CONTINUA DELLA CONGREGA DEI MANIACI

Paolo Rodari per "La Repubblica"

Un anno fa aveva fatto una pubblica e clamorosa ammissione: «Ho avuto una relazione con una donna, dalla quale è nato un bambino. Sono profondamente pentito per questa trasgressione e ho cercato di riparare.

I miei superiori e io abbiamo deciso che la cosa migliore per me sarà prendere un anno per riflettere sui miei doveri di sacerdote, senza esercitare ministero pubblico. Sono veramente mortificato per tutti coloro che saranno feriti da questa rivelazione e vi chiedo preghiere mentre cerco la maniera migliore di procedere per il futuro».

E oggi, a un anno di distanza, padre Thomas Williams ha fatto di più. Ha scritto direttamente a Papa Francesco chiedendogli di essere dispensato dagli obblighi dell'ordinazione sacerdotale. In sostanza, la riflessione ha maturato in lui la decisione di non riprendere più il proprio ministero. E chiede al Papa di sottoscrivere questa scelta.

Non è altro che l'ultimo capitolo, l'epilogo, di uno scandalo che ancora una volta ha colpito un membro dei Legionari di Cristo, anche in questo caso un prete della vecchia guardia legata a padre Marcial Maciel Degollado, il fondatore degli stessi Legionari che abusò sessualmente di minori ed ebbe figli da diverse donne.

Nella Legione, padre Williams non è uno qualunque: 51 anni, americano del Michigan, dal 2001 al 2007 decano della facoltà di teologia dell'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, è un seguito commentatore per le catene televisive Nbc e Cbs, un volto noto, insomma, anche al grande pubblico.

Certo, la lettera inviata a Francesco, dice anche altro. A ben vedere, infatti, è uno dei frutti dell'operazione di pulizia messa in campo dal cardinale Velasio De Paolis, per volere di Benedetto XVI dal 2010 "commissario" presso gli stessi Legionari di Cristo.

Ratzinger, insomma, che nella curia romana di Karol Wojtyla fu uno dei pochi cardinali a non favorire l'ascesa romana di padre Maciel che nel 2004 festeggiò nella basilica di San Paolo Fuori le Mura i sessant'anni di sacerdozio. Vi andò tutta la curia romana, vescovi e cardinali compresi.

L'unico che rimase a casa fu appunto l'allora prefetto della Dottrina della fede. Ratzinger chiese a De Paolis di lavorare sodo per ricostruire dalle fondamenta un istituto religioso vessato dalle colpe del suo fondatore. In questo senso, la lettera di Williams a Francesco, seppure scritta autonomamente dal sacerdote statunitense, resta figlia del tentativo di De Paolis di dare ai Legionari una nuova vita, di portarli fuori da una condotta fatta di omissioni e coperture.

I dirigenti dei Legionari erano a conoscenza delle mancanze di Williams da tempo, almeno dal 2005. L'ha ammesso in una lettera l'ormai ex direttore generale Alvaro Corcuera, il quale, probabilmente non a caso, lo scorso ottobre è stato messo a riposo da De Paolis.

Al suo posto, ha spiegato lo stesso De Paolis, «esercita le funzioni di direttore generale il vicario generale, padre Sylvester Heereman». Assieme a padre Heereman, De Paolis ha promosso al vertice della Legione un altro prete, padre Deomar De Guedes Vaz, 51 anni, brasiliano.

Sia De Guedes Vaz che Heerman, sono stati fra i più decisi nel prendere le distanze dal fondatore quando vennero alla luce le sue colpe. Questa decisione li ha portati a collaborare con De Paolis nella difficile strada della trasparenza.

A fine 2013 dovrebbe essere convocato un capitolo generale nel quale si dovranno eleggere i nuovi superiori dei Legionari e approvare anche le nuove costituzioni. Allora, si augura il Vaticano, l'"operazione De Paolis" potrà dirsi a tutti gli effetti conclusa.

 

padre Thomas D Williams gfi padre thomas williams dei legionari di cristo MARCIAL MACIEL - FONDATORE LEGIONARI DI CRISTORADUNO LEGIONARI DI CRISTO

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