LETTA CONTINUA! IL (FINTO) RITIRO DI ENRICHETTO DALLA POLITICA E DALL’ITALIA È GIÀ FINITO: IL PREMIER DEFENESTRATO DA RENZI PRESENTA UN CORSO DELLA SUA SCUOLA DI PARIGI. E DOVE SI TERRÀ? A ROMA! - ‘’INVITARE RENZI? PERCHE' NO’’

enrico letta giacca battistonienrico letta giacca battistoniENRICO LETTA AL MEETING DI RIMINIENRICO LETTA AL MEETING DI RIMINI

(DIRE) - Un grande 'rassembleur' per l'Italia. Enrico Letta presenta alla stampa estera la Scuola di politiche, il corso che da ottobre a maggio 2016 formera' 100 giovani tra i 19 e i 25 anni. La conferenza stampa e' anche l'occasione per stemperare la polemica con il premier Matteo Renzi. Invitarlo alle lezioni? "Why not", dice Letta. Frequenza obbligatoria e gratuita, otto moduli didattici, lezioni a Roma, con puntate a Strasburgo e Bruxelles.

 

Tanti i docenti di alto profilo, a partire dai relatori delle conferenze aperte al pubblico, che saranno tenute da Pascal Lamy, Emma Bonino, Marc Lazar, Sabino Cassese, Herman Van Rompuy, Federica Mogherini, Martin Schulz, Daniel Gros. Nel corpo insegnante tanti nomi del governo Letta, da Enrico Giovannini a Carlo dell'Aringa, a Maria Chiara Carrozza, Filippo Patroni Griffi.

 

ENRICO LETTA IN VESPA CON OSCAR GIANNINO CHE SPINGEENRICO LETTA IN VESPA CON OSCAR GIANNINO CHE SPINGE

Ma anche nomi noti prestati alla docenza, come Eleonora Andreatta, direttrice di Rai fiction ("a partire dal tema del racconto dell'Italia ci aiutera' a capire in che paese siamo"), a Mauro Berruto, gia' commissario della Nazionale di Pallavolo ("il lavoro di team e' essenziale"). Tutti 'prestatori d'opera a titolo gratuito'. "Per me- dice l'ex premier Enrico Letta- e' stato di grande soddisfazione non ricevere neppure un 'no'. Ma tanti si', tutti entusiasti".

ROMANO PRODI E ENRICO LETTAROMANO PRODI E ENRICO LETTA

 

La presentazione del corso, che si aprira' con una conferenza dello stesso Letta il 9 ottobre nella sede del Parlamento Ue in Italia, e' pero' l'occasione per un approfondimento sul contesto europeo e italiano. "Bisogna lavorare per fare davvero gli Stati uniti d'Europa. L'integrazione a livello dei 19 deve essere totale. Non solo monetaria, perche' altrimenti fallisce", dice l'ex premier secondo il quale "oggi la situazione sta basculando.

 

Cosi'- dice- l'Europa non puo' rimanere. La tentazione che si percepisce e' di aspettare i prossimi due anni, perche' ci saranno il referendum in Inghilterra, le presidenziali in Francia, le legislative in Germania. E allora qualcuno pensa che si puo' far battere la palla, tanto le cose vere arrivano dopo. E' sbagliato, non abbiamo due anni davanti. C'e' il rischio fortissimo di un ritorno a una logica nazionale".

ENRICO LETTA CON MATTEO RENZI ENRICO LETTA CON MATTEO RENZI

 

Per Letta "la pietra angolare" della politica italiana ed europea dei prossimi anni sara' "la capacita' di unire", di fare rassemblement, come diceva De Gaulle "rispetto a un sistema che divide. Per unire ci vuole pazienza ma alla fine paga sempre". Un po' a sorpresa, da Letta arriva un apprezzamento delle riforme in atto. "Anche il sistema istituzionale che stiamo creando in Italia fara' si che vince chi unira'", spiega. Di li' a parlare di Renzi, e' un passo. Lo invitera' a tenere lezione? "Vedremo. Per ora lavoro sui corsi. Ma why not?", risponde l'ex premier. Potrebbe essere Renzi il rassembleur italiano? Letta sorride.

VIGNETTA VINCINO DAL FOGLIO ENRICO LETTA EFFETTO LEPRE PER RENZI VIGNETTA VINCINO DAL FOGLIO ENRICO LETTA EFFETTO LEPRE PER RENZI

 

"Cosa devo dire?". Personalismo e presentismo sono le storture di certa politica che purtroppo induce al conformismo. "Ma io non mi metto tra i nostalgici della politica di un tempo. Mi metto tra coloro che vogliono riflettere su come, in un tempo in cui si cerca la personalizzazione, la si possa coniugare con la responsabilita' individuale. Se ci metti la faccia rispondi in prima persona. Non vorrei che scopriamo che il presentismo e' un modo di divorare fenomeni, e a forza di farlo, ci perde il paese".

 

MATTEO RENZI E LA BOMBA A ENRICO LETTA MATTEO RENZI E LA BOMBA A ENRICO LETTA

Del resto, osserva, "e' finita l'epoca delle carriere politiche cinquantennali. Devi avere un lavoro nella vita vera, per essere libero". In ogni caso, chiarisce Enrico Letta, "la scuola non e' un passaggio verso un ritorno in campo nel Pd, magari al prossimo congresso". Anche se Letta, dimessosi da parlamentare e ora cittadino europeo e italiano, non si e' "dimesso dalla politica", passione "piu' forte di un tempo".

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